L’adesione rientra in un percorso avviato già nel 2019 con la definizione di uno specifico piano “illustrato e progressivamente rendicontato nelle Dichiarazioni Non Finanziarie del Gruppo”.
Cresce il numero delle entità italiane che aderiscono alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA). Ultimo istituto in ordine di tempo è Credem, che comunica il suo ingresso nel progetto della United Nations Environment Programme Finance Initiative (UnepFi), con l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile dell’economia reale globale all'obiettivo di emissioni zero (net-zero) entro il 2050.
L’adesione, sottolinea Credem in una nota, rientra in un percorso avviato già nel 2019 con la definizione di uno specifico piano “illustrato e progressivamente rendicontato nelle Dichiarazioni Non Finanziarie del Gruppo, che ha consentito di contribuire al perseguimento di 11 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030”.
Impegni vincolanti
Credem, come le altre aderenti alla NZBA, ha assunto una serie di impegni vincolanti, tra cui quello di fissare obiettivi di emissioni intermedi al 2030; mantenere alta l’attenzione sui settori chiave (quelli con maggiori emissioni climalteranti); pubblicare annualmente i dati relativi alle proprie emissioni; fissare un obiettivo a 18 mesi dalla sottoscrizione dell’impegno; allinearsi a scenari definiti in ambio scientifico e divulgare a cadenza annuale i progressi compiuti. “Aderiamo alla Net-Zero Banking Alliance con soddisfazione, convinzione e responsabilità”, ha dichiarato Angelo Campani, direttore generale Credem. “La nostra partecipazione è infatti frutto di un percorso condiviso tra il management e il Consiglio di Amministrazione, che ci ha accompagnati per diversi mesi e resi consapevoli dell’importanza degli impegni che stiamo assumendo e degli impatti che il nostro lavoro avrà anche sulle generazioni future”
NZBA, i numeri a oggi
La NZBA è nata ad aprile 2021, e riunisce a oggi 142 banche di 44 Paesi, con un patrimonio complessivo pari a circa 74 mila miliardi di dollari: il 41% degli asset detenuti dagli istituti di credito a livello globale (dati al 1° febbraio 2024).
A oggi sono otto le banche italiane che già aderiscono all’Alleanza Onu, si tratta di: Banca Ifis, Intesa Sanpaolo e Unicredit (ottobre 2021); Mediobanca (novembre 2021); Banca MPS (gennaio 2022); Bper Banca (marzo 2022); Banco BPM (marzo 2023) e Banca Popolare di Sondrio (dicembre 2023)