Per Valeria Carbone, gestore del fondo, si tratta di uno strumento ibrido che consente di reagire in maniera automatica ai movimenti del mercato beneficiando al meglio dal mondo obbligazionario ed azionario.
Il panorama dei fondi italiani è costituito da 907 fondi, stando al database di Morningstar DIrect, dei quali la gran maggioranza appartiene alla categoria fixed income (313), allocation (309) ed equity (175). Nel gruppo dei convertible troviamo solo un fondo: Nordfondo Obbligazioni Convertibili, nelle due classi A e C di Sella Gestioni.
Secondo Valeria Carbone, gestore obbligazionario, convertibile e corporate bond, alla guida del fondo insieme a Carlo Bodo dal 2013, “le obbligazioni convertibili si inseriscono ottimamente nell’attuale contesto di tassi di interesse bassi, di ricerca di rendimenti superiori, di aspettative positive sulla ripresa economica globale: la natura ibrida dello strumento consente di reagire in maniera automatica ai movimenti del mercato beneficiando al meglio dal mondo obbligazionario ed azionario”.
Sella Gestioni mediante il proprio fondo - Nordfondo Obbligazioni Convertibili, con un AUM di 22,8 milioni di euro sia in classe istituzionale che retail, vanta una conoscenza ed una presenza sul mercato dei convertibili dal 2002, ed una gestione dell’asset class euro attenta alla preservazione del capitale e alla protezione dei rischi di perdite estreme utilizzando in maniera tattica strumenti derivati esclusivamente a copertura per il contenimento della volatilità, partecipando però all’apprezzamento dei corsi azionari. Al fondo che da inizio anno ad oggi, ha raccolto 3,72 milioni di euro ed ha registrato un rendimento del 3,4%, “applichiamo una gestione dinamica atta a cogliere le opportunità presenti sul mercato (investimento residuale in strumenti ibridi di nuova generazione cocos, at1, o in titoli HY)”, spiega il gestore, “oltre ad un’analisi attenta e puntale sia della componente creditizia che delle valutazioni dei titoli azionari sottostanti ed una prevalenza per titoli convertibili che presentino una elevata convessità”.
Per investitori più avversi al rischio come notoriamente quelli italiani, che siano alla ricerca di rendimenti superiori rispetto ai titoli di stato, in un contesto di tassi bassi, di atteggiamento più costruttivo sul mercato azionario, le obbligazioni convertibili rappresentano uno strumento utile di avvicinamento al mercato azionario. Va però ricordato che sono allo stesso tempo strumenti illiquidi soggetti alla volatilità dei mercati, pertanto adatti all’investimento mediante il veicolo dei fondi, al cui interno diversificano maggiormente e consentono di gestire al meglio i rischi e le complesse specificità degli strumenti. Dall’altro lato in un contesto di possibile rialzo dei tassi di interesse, i titoli convertibili reagiscono in misura inferiore alla discesa dei prezzi obbligazionari, grazie ad una duration inferiore e alla componente opzionale implicita (reattività al mercato azionario).