Normativa sulla sostenibilità ancora troppo confusionaria: le conseguenze per i portafogli

Mikhail Pavstyuk, Unsplash.

L’entrata in vigore il 10 marzo 2021 della Sustainable Finance Disclosure Regulation ha dato il via ad una regolamentazione più dettagliata per la finanza sostenibile, che cerca di chiarire gli obblighi di informativa ESG in capo ai partecipanti ai mercati finanziari, imponendo maggiore trasparenza sui processi di investimento. Tuttavia l’attuazione del Regolamento SFDR presenta ancora molte lacune poiché non sono stati ancora emanati standard tecnici di regolamentazione (RTS) che possano limitare gli spazi di discrezionalità degli operatori, lasciando all’industria ancora numerose zone d’ombra. Se la definizione dei prodotti articolo 9 è abbastanza chiara, in cui rientrano i fondi con obiettivi di investimento sostenibili ben definiti, quella dell’articolo 8, parlando di promozione delle caratteristiche ESG, è più vaga, dando la possibilità agli asset manager e ai selettori di usare criteri di classificazione diversi. Come impatta questa maggiore libertà nella costruzione dei portafogli? Ne discutiamo nell’ultima parte della tavola rotonda sull’impatto del cambiamento climatico nei portafogli.