Deutsche Bank Italia nomina Maria Giuseppina Cerè Chief information officer Italy. Cerè succede a Roberto Cabiati.
Movimenti in atto nel team di Deutsche Bank Italia. Maria Giuseppina Cerè è stata nominata Chief information officer Italy e, nel nuovo incarico, guiderà la squadra italiana nel percorso di creazione di una struttura integrata a livello globale, che prevede l’allineamento di ruoli organizzativi, funzioni e operation in un modello ad alta cooperazione, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti e l’esperienza tecnologica dei clienti e del personale.
Una volta conclusi gli iter autorizzativi, Cerè entrerà inoltre a far parte del consiglio di gestione di Deutsche Bank e opererà a diretto riporto di Roberto Parazzini, Chief executive officer (Ceo) di Deutsche Bank e Chief country officer Italia, e di Walter Giger, Cio della International Private Bank del gruppo Deutsche Bank.
“Ci congratuliamo con Maria per questo nuovo importante traguardo professionale – ha dichiarato Parazzini –. La sua lunga esperienza di leadership e competenze acquisite attraverso molteplici ruoli, la hanno dotata di una profonda conoscenza della governance, del business e in particolare della struttura IT della Banca. Siamo certi che darà un contributo significativo al continuo miglioramento dell’architettura tecnologica di Deutsche Bank in Italia, a beneficio dei nostri clienti”.
Laureata in Ingegneria Elettronica all’Università degli Studi di Firenze, Cerè ha cominciato la sua carriera come project manager in Accenture per poi approdare, nel 1999, nell’IT di Deutsche Bank, dove ha ricoperto negli anni ruoli di crescente responsabilità, fino alla nomina, nel 2004, a Chief technology officer e, nel 2007, a Coo Transformation Manager. Nell’ambito di un’esperienza quasi decennale nella divisione Regional Management, Ceré ha ricoperto poi anche i ruoli di Deputy country chief operating officer e di direttore generale della Fondazione Deutsche Bank Italia, l’ente non profit creato nel 2013 per promuovere, realizzare e gestire progetti di responsabilità sociale nel Paese a favore delle comunità del territorio in cui opera.
Cerè succede a Roberto Cabiati, che durante la sua trentennale carriera nell’istituto ha rivestito molteplici posizioni di crescente responsabilità in diverse aree, fino ad aver guidato e portato a compimento lo scorso anno il più grande progetto IT dell’istituto in Italia, ovvero l’outsourcing dei sistemi operativi verso la piattaforma di Cedacri. Cabiati continuerà a supportare la banca in alcuni progetti speciali fino al termine del 2021, quando andrà in pensione.