Nuovi ETF: tech Cina e lotta alle emissioni nel mirino dei provider internazionali

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Due nuovi ETF quotati su Borsa Italiana da Legal & General Investment Management. Disponibili l’L&G Quality Equity Dividends ESG Exclusions Europe ex-UK UCITS ETF e l’L&G Quality Equity Dividends ESG Exclusions Asia Pacific ex-Japan UCITS ETF. Entrambe le strategie sono state progettate per gli investitori che cercano un reddito azionario con valutazioni di qualità ed esclusioni responsabili.

I due ‘passivi’ replicano gli indici FTSE Russell e seguono strategie di investimento indicizzate sviluppate proattivamente e disegnate su misura. Questi indici si basano sulla qualità delle società sottostanti, selezionando quelle con dividendi solidi ed escludendo quelle che affrontano rischi significativi legati ai fattori ESG. Entrambi i fondi sono classificati come ‘Articolo 8’ in base alla direttiva Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) dell’Unione Europea.

Questi ETF sono stati sviluppati per rispondere a due obiettivi specifici degli investitori: da un lato, la ricerca di redditività, che resta sfidante a causa dei rendimenti dei tradizionali titoli obbligazionari ai minimi storici, o prossimi a questi; dall’altro, la conservazione del capitale, che rimane un requisito centrale per gli investitori. La metodologia di questi ETF prevede un set di tre screening sistematici per i dividendi, la qualità e le esclusioni legate ai fattori ESG.

Howie Li, head of ETF di LGIM, ha commentato: "Applichiamo rigorosi screening quantitativi per selezionare le azioni basandoci sulla loro qualità, sulle caratteristiche dei dividendi ed escludendo determinate aziende in base a parametri ESG. Cerchiamo di identificare le imprese in grado di generare dividendi costanti e per questo riteniamo che questi fondi siano una proposta importante per gli investitori in cerca di un reddito di qualità".

Mentre il country head Italy Giancarlo Sandrin ha aggiunto: "Stiamo continuando ad espandere la nostra offerta di ETF e siamo molto soddisfatti di poter presentare questi Quality Equity Dividend ETF ai clienti italiani. Offrendo agli investitori un’esposizione verso un range di imprese dalla qualità elevata, con solide caratteristiche dei dividendi e, grazie ad uno screening ESG, una riduzione dei rischi legati alla sostenibilità, riteniamo di essere ben posizionati per permettere loro di generare un reddito elevato nei loro portafogli".

LOTTA ELLE EMISSIONI DI CARBONIO

HANetf ha lanciato il Saturna Sustainable ESG Equity HANzero UCITS ETF, il primo ETF sostenibile a gestione attiva che permette di compensare le emissioni di carbonio del proprio investimento.

Sarà gestito attivamente da Saturna Capital e seguirà la stessa strategia del fondo comune d’investimento azionario sostenibile di Saturna, basato negli Stati Uniti, lanciato nel 2015 e valutato con il massimo rating da Morningstar (5 Globes).

Il Saturna sarà il secondo ETF in Europa lanciato da HANetf a incorporare la compensazione delle emissioni di carbonio, al fine di dare agli investitori attenti all'ambiente l'opportunità di puntare alla crescita del capitale con la sicurezza che qualsiasi emissione di carbonio legata al loro investimento sarà compensata. Il carbonio accumulato sarà poi compensato con progetti positivi per l’ambiente, verificabili, certificati e selezionati con cura da South Pole, leader specialista nelle attività di compensazione del carbonio. Nello specifico sono stati selezionati la conservazione della foresta di Topaiyo, in Nuova Irlanda provincia nord-orientale della Papua Nuova Guinea, e l’impianto idroelettrico del fiume Musi sull’isola di Sumatra. Entrambi i progetti contribuiscono a una serie di obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

GREEN BOND

Lyxor Asset Management ha reso disponibile il Lyxor Euro Government Green Bond (DR) UCITS ETF, il primo ETF al mondo che investe nei green bond sovrani della zona euro.

L'ETF replica l'indice Solactive Euro Government Green Bond, rappresentativo della performance delle obbligazioni verdi con rating Investment Grade ed emesse da Paesi della zona euro. Per poter essere incluse nell'indice, le obbligazioni devono essere approvate dalla Climate Bonds Initiative e soddisfare specifici criteri che riguardano, in particolare: la dimensione (almeno 300 milioni di euro), l'emittente (principalmente governi dell'Eurozona), la scadenza (almeno un anno), il rating (solo le obbligazioni Investment Grade sono ammissibili) e la valuta (euro).

"Fino ad oggi, un segmento sovrano forte e diversificato era il tassello mancante nel mercato dei green bond. Abbiamo ora raggiunto una fase in cui ogni investitore può e dovrebbe avere una strategia di green bond all’interno di un portafoglio obbligazionario. Questa quotazione permetterà agli investitori di perseguire i loro obiettivi di neutralità carbonica, grazie ad una maggiore chiarezza sull'uso dei capitali investiti, anche nella loro allocazione principale di obbligazioni sovrane", ha commentato François Millet, Head of ETF Strategy, ESG e Innovation.

TECH CINA

Infine Invesco punta sulla tecnologia in Cina, mettendo a disposizione degli investitori l’MSCI China Technology All Shares Stock Connect UCITS ETF. L’ETF mira a replicare l'indice MSCI China Technology All Shares Stock Connect Select che cattura un'ampia gamma di società tecnologiche innovative, per cogliere le opportunità offerte dalla rapida trasformazione del Dragone verso una ‘nuova’ economia.

L'indice è stato pensato per concentrarsi sulle società che traggono ricavi significativi dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi grazie alle innovazioni tecnologiche in settori come Internet, digitalizzazione, mobilità, automazione, innovazione industriale e sanità digitale. MSCI assegna un ‘punteggio di rilevanza’ per ogni titolo in MSCI China All Shares Stock Connect Index; tale punteggio rispecchia la percentuale di ricavi generati dalle aree di attività associate a tale obiettivo.

Fabrizio Arusa, Senior Relationship manager ETF Specialist della casa di gestione, ha dichiarato: "La Cina è nota da tempo per la sua attività di produzione ed esportazione di merci. Tuttavia, la Cina moderna è anche sede di molti dei maggiori innovatori al mondo, protagonisti nello sviluppo di tecnologie all'avanguardia. Pechino punta infatti a trasformare il Paese in un leader globale dell'innovazione, e nel suo ultimo Piano quinquennale, il Governo sottolinea l'importanza di continui investimenti in ambito tecnologico e nella ricerca e sviluppo".