Brian Mangwiro, managing director e portfolio manager del global sovereign debt & currencies group di Barings, afferma che il debito dei mercati emergenti è "una asset class molto interessante con prospettive di solidi rendimenti positivi fino al 2024". L'esperto è molto ottimista e ritiene che il contesto sia particolarmente favorevole per il debito sovrano in valuta forte, principalmente per tre motivi. In primo luogo, i rischi di recessione globale rimangono bassi, il che contribuisce a sostenere la crescita economica dei mercati emergenti. In secondo luogo, le principali banche centrali, la Federal Reserve, la Banca centrale europea e la People's Bank of China probabilmente ridurranno i tassi di interesse nella seconda metà del 2024, il che è ampiamente favorevole per gli asset di rischio. In terzo luogo, i rendimenti complessivi dell'indice, attualmente intorno al 7% (esclusi i crediti in sofferenza), sono molto interessanti nell'attuale contesto di crescita, inflazione e politica monetaria. Baring è consapevole degli elevati rischi geopolitici e pertanto si concentra sugli investimenti in Paesi con fondamentali solidi e/o in miglioramento, come Brasile, Serbia, Indonesia e Cile, e sottopesa Paesi come il Sudafrica dove i fondamentali devono ancora migliorare. Anche l'entità dei tagli dei tassi della Federal Reserve è fondamentale; riduzioni più consistenti del previsto saranno probabilmente di supporto per i titoli sovrani EM ad alto rendimento anche in un contesto di mercato più ampio e orientato al rischio beta.
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