O'Connor (Franklin Templeton): "Puntiamo a quadruplicare il nostro business globale degli ETF nei prossimi tre anni"

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Immagine concessa, Julian Hochgesang (Unsplash)

Obiettivi di sviluppo ambiziosi per il business globale degli ETF di Franklin Templeton. Con il mercato europeo (e l’Italia) a giocare un ruolo di primo piano in questo percorso di crescita. La società di gestione con base a San Mateo in California con circa 1,4 trilioni di dollari di masse in gestione è riconosciuta globalmente per la sua attività nei fondi comuni di investimento, ma nei suoi piani futuri vi è di crescere nel mercato altamente competitivo degli ETF. “Assieme alla CEO del gruppo Jenny Johnson, abbiamo definito degli obiettivi ambiziosi. Puntiamo a quadruplicare il nostro business globale degli ETF portandolo a 50 miliardi di dollari di masse nei prossimi tre anni”, ha dichiarato il responsabile globale degli ETF Patrick O'Connor in una recente intervista a FundsPeople.

Obiettivi di crescita

Attualmente le masse degli Exchange Traded Funds negoziati dal gestore si aggirano attorno ai 13 miliardi di dollari, con un’offerta che comprende ETF a gestione attiva, smart beta e passivi che investono in singoli Paesi e regioni del mondo. Il business principale è negli USA, che pesa circa il 77% delle masse, seguito dal mercato EMEA (16%) e Canada (7%). Ma è proprio in Europa che O'Connor rintraccia un elevato potenziale. “Ho delle grandi aspettative di crescita a livello globale, ma in modo più specifico in Europa”, commenta. “Siamo entusiasti di essere entrati recentemente nella classifica dei dieci provider di ETF in Europa con maggiori flussi”, dice. “In un anno difficile per i fondi come il 2022, in Europa il nostro mercato degli ETF si è dimostrato resiliente. Abbiamo registrato entrate per circa 600 milioni di euro, con quasi la metà delle vendite in ETF sul reddito fisso”, spiega. E proprio in questi mesi si celebra un anniversario importante per la presenza del gestore in Europa, con il quinto anniversario dalla nascita del business europeo degli ETF. I primi ETF smart beta sono approdati su Borsa Italiana cinque anni fa, nel gennaio 2018.

Il mercato europeo degli ETF ha retto ai significativi deflussi che hanno interessato l’industria nel 2022. Complessivamente, secondo i dati della European Fund and Asset Management Association (EFAMA) al 15 novembre dello scorso anno, gli ETP hanno registrato 62 miliardi di euro di afflussi, mentre alla fine di agosto i veicoli UCITS hanno registrato 198 miliardi di euro di deflussi. “Basso costo, trasparenza, liquidabilità e flessibilità sono le qualità che rendono gli ETF attraenti per gli investitori”, spiega l’esperto. “Inoltre, per il mercato europeo un tema a sostegno della raccolta sono gli ESG”, dichiara. “Di norma sono gli Stati Uniti a guidare l'innovazione a livello globale, ma per gli ESG il caso è diverso. Gli investimenti sostenibili sono una grande opportunità per l’Europa per rendersi capofila del cambiamento a livello globale”, spiega.

Secondo O'Connor un buon esempio del fermento sui temi dalla sostenibilità in Europa è lo sviluppo che ha subito negli ultimi anni l’asset class dei green bond, un comparto in cui Franklin Templeton è presente con il Franklin Liberty Euro Green Bond UCITS ETF, strumento sul reddito fisso a gestione attiva che sta riscuotendo un grande interesse tra gli investitori. Tra i lanci recenti da parte del gestore vi sono il Franklin Metaverse UCITS ETF per esporsi a società all'avanguardia in tutto il metaverso e il Franklin Catholic Principles Emerging Markets Sovereign Debt UCITS ETF per prendere esposizione ai mercati emergenti seguendo i principi della Chiesa Cattolica. Infine il Franklin MSCI China Paris Aligned Climate UCITS ETF è andato ad ampliare l’offerta degli ETF allineati agli accordi sul clima di Parigi.  

Italia mercato chiave

“Puntiamo a esser un gestore leader globale, ma con una forte presenza locale”, continua O'Connor. “La filosofia che ci contraddistingue e quella di quotare i nostri strumenti in modo capillare puntando sui mercati locali e non solo alle grandi piazze finanziarie come Londra o Francoforte”, dice. “L’Italia è stato il Paese a maggior crescita in Europa nel 2021. Abbiamo un team locale di alto livello in grado di coprire questo mercato per noi chiave, che riveste una grande importanza nella strategia di sviluppo del gruppo”, conclude.