Oltre il 60/40: la diversificazione in scenari di alta volatilità

Business breakfast fondi di fondi hedge. Foto Giulia Virgara per FundsPeople.
Business breakfast fondi di fondi hedge. Foto Giulia Virgara per FundsPeople

Nel mondo degli investimenti la diversificazione non è morta, ma di certo è cambiata profondamente. In un contesto di mercato che spesso muta alla velocità di un post, con inflazione sostenuta, anche se in rallentamento, prospettive di crescita fragili e banche centrali prudenti e in attesa di sviluppi sul fronte macro, gli investitori si trovano a navigare un ciclo monetario inedito. La correlazione tra azioni e obbligazioni è diventata più instabile e il tradizionale portafoglio bilanciato 60/40 mostra sempre più limiti. Non basta più combinare asset class, servono approcci che scompongano i driver di rischio e rendimento, costruendo portafogli resilienti, dinamici e adatti a scenari di mercato meno lineari. In questo contesto le strategie alternative stanno acquisendo una crescente centralità: strumenti decorrelati, capaci di generare rendimento anche nei momenti di turbolenza, sfruttando inefficienze e disallineamenti difficilmente accessibili alle strategie tradizionali, stanno prendendo un posto di maggior peso nelle scelte degli investitori. Ma se il ‘free lunch’ della diversificazione esiste ancora, oggi richiede una cucina più sofisticata: analisi tecnica, due diligence profonda, comprensione delle leve strategiche e capacità di comunicazione verso clienti e stakeholder. Come conciliare questa complessità con la costruzione di portafogli robusti e accessibili? E che ruolo hanno i fondi di fondi hedge in questo contesto? Cinque esperti di mercato ne discutono nella business breakfast di FundsPeople dedicata al mondo hedge.

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