Storiche o moderne, legate ai ricordi d'infanzia o ai sogni di un bambino che leggeva tutti i numeri di quattro ruote. Ecco la collezione di un appasionato di automobili.
Ho la passione per le automobili, per tutte le automobili, sin da bambino. Ricordo di aver iniziato a leggere regolarmente “Quattroruote” quando ero alle elementari e fino all’università, pur non essendo abbonato, non ho mai perso un numero. Sono cresciuto a Monza: da ragazzino con la bicicletta quasi ogni fine settimana andavo con gli amici a vedere sfrecciare le auto in pista. L’odore della benzina e dell’olio tipico dei box o delle officine dei preparatori, ma soprattutto il rombo di un motore, hanno sempre avuto per me un forte fascino. Sicuramente qualcosa mi è stato trasmesso da mio padre che negli anni ’50, come “gentleman-driver”, insieme a mio zio, gareggiava nelle varie corse dell’epoca, come la Mille Miglia, la Coppa d’Oro delle Dolomiti o il Rally del Sestriere, competizioni nelle quali si confrontavano con piloti professionisti.
Negli anni ’80 poi, grazie ad un caro amico, ho avuto la possibilità di partecipare come navigatore a gare di regolarità con vetture storiche e in seguito, negli anni ’90, quando il lavoro me l’ha consentito, ho potuto comprare la mia prima auto usata (semi) storica, una Porsche 911 vecchia di quindici anni.
Con il passare degli anni, ho poi iniziato ad appassionarmi anche ad altri modelli della stessa casa automobilistica, concentrando la mia attenzione sulle versioni degli anni ‘60 e ’70, oltre che sulle edizioni speciali.
La mia passione riguarda tutte le auto, moderne e storiche. Di recente, sono riuscito a ritrovarne una che avrei voluto avere da ragazzo, la Fiat 500 (Rossa) nella versione Lusso, quella con i baffetti, e a ricomprare il vecchio VW Maggiolone Cabrio (preparato) che apparteneva a mia madre e con il quale abbiamo imparato a guidare in famiglia. Sono anche diventato il felicissimo proprietario di una splendida Alfa Romeo 4C Launch Edition, che rappresenta in chiave moderna l’essenza del piacere di guida sportiva. Questo grazie al peso piuma abbinato a un motore potente, oltre che per i caratteri costruttivi particolari e il bellissimo design, tutti elementi che la rendono unica.
Considero le mie auto un mezzo di spostamento divertente e in genere le uso durante i fine settimana (ma non solo), soprattutto con la bella stagione, sia per partecipare a raduni per appassionati sia, semplicemente, per raggiungere la mia famiglia, che durante l’estate si trova all’estero. Naturalmente mi piacerebbe poter partecipare a molte più manifestazioni, ma il tempo purtroppo è scarso: posso aderire solo a pochi eventi, come ad esempio la gara notturna di 600 Km in mezzo alla neve e al ghiaccio che si svolge a febbraio sul Monte Grappa, o la “Sei Ruote di Speranza” a Monza che offre la possibilità di girare in pista con al fianco chi è meno fortunato, come i ragazzi diversamente abili.