Commento a cura di Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities, Hedge Invest SGR.
Commento a cura di Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities, Hedge Invest SGR.
L’estremo pessimismo verso i mercati africani emerso alla fine dello scorso anno, sommato a valutazioni estremamente attraenti, ha creato condizioni favorevoli per aumentare l’esposizione a quest’area e ha dato origine a numerose opportunità.
Il primo Paese che vale la pena considerare è la Nigeria. Febbraio sarà un mese molto importante: domani, 16 febbraio, l’imprenditore Atiku Abubakar si scontrerà con il presidente Muhammadu Buhari nelle elezioni nazionali. Le aspettative sono basse, perciò i titoli nigeriani hanno generalmente sottoperformato gli altri mercati africani. L’agenda di Atiku Abubakar è molto fitta di riforme per i settori delle infrastrutture e dell’energia. Si tratta di riforme molto significative e per questo motivo, in caso di una sua vittoria, assisteremo probabilmente un aggressivo movimento al rialzo per il mercato locale, di cui potrebbe beneficiare in particolare il settore bancario. Se invece dovesse vincere il presidente Buhari, ci potrebbe comunque essere una reazione positiva al rialzo, dovuta al superamento del momento di incertezza legato alle elezioni.
Un secondo Paese interessante è il Sudafrica, dove il Presidente Ramaphosa continua a lavorare duramente per migliorare l’economia. Il Presidente sta rimuovendo i rappresentanti corrotti del governo e affrontando la cattiva gestione della azienda di energia elettrica Eskom e di South African Airways. Le riforme richiedono tempo e i lavori sono lenti, ma il Sudafrica è sul giusto percorso, come segnalato dalla stabilizzazione della valuta. La chiave è continuare a portare avanti le riforme nonostante le difficoltà, per arrivare a vederne i risultati.
Anche la situazione in Egitto è in miglioramento. Il Paese sta attraversando una fase di riforme dal 2016. Ha dovuto attraversare numerose difficoltà, in particolare l’anno scorso, dato che in molti stavano perdendo la pazienza, ma con il nuovo anno le cose stanno effettivamente migliorando. La valuta è stabile e sta iniziando a rafforzarsi. Molte attività economiche, come il turismo, il Canale di Suez, l’offerta di elettricità e la produzione di gas, stanno ottenendo buoni risultati. Gli egiziani hanno dovuto lavorare duramente, ma ora ne stanno godendo i frutti.
La nostra visione sul ciclo delle commodity rimane positiva ed è incoraggiante vedere il prezzo del ferro tornare a 80 dollari a tonnellata dopo una piccola interruzione dell’offerta in Brasile. La view del mercato, con la quale non siamo d’accordo, è sempre stata che il prezzo debba rimanere al di sotto di una media di 65 dollari. Tuttavia, a nostro avviso, gli investitori non danno abbastanza peso alla persistente domanda globale di commodity e alla loro offerta limitata. La nostra aspettativa è che altre commodity come il nichel, il rame e il petrolio continueranno a salire per il resto del 2019. Le azioni di società leader nei settori energetico e minerario con operatività in Africa hanno ottenuto una buona performance all’inizio dell’anno e ci aspettiamo che ciò continui.