Azionariato attivo, un potente strumento nelle mani degli investitori

Kimberley Lewis, Hannah Simons, notizia
Kimberley Lewis, Hannah Simons, immagine concessa (Schroders)

CONTRIBUTO a cura di Kimberley Lewis, head of Active Ownership e Hannah Simons, head of Sustainability Strategy di Schroders. Contenuto sponsorizzato.

L'azionariato attivo è tra gli strumenti più importanti per un investitore sostenibile. Ma che cosa si intende esattamente per azionariato attivo? Come si procede in pratica? In che modo Schroders promuove il cambiamento tramite il confronto con il management delle aziende?

Azionariato attivo e engagement

L’azionariato attivo consiste nell’interagire con le società per influenzarne la condotta futura in relazione a questioni di sostenibilità. Mediante un confronto costante siamo in grado di conoscere l'azienda e, quando necessario, chiediamo al management di adottare nuove prassi. Una volta all’anno abbiamo anche l’opportunità di votare all’assemblea generale degli azionisti.

Nel nostro settore si tende a usare il termine 'engagement' per descrivere l’interazione con le società in cui sono investiti i capitali dei clienti. Tali interazioni sono fondamentali per valutare i fattori che rendono un investimento vantaggioso. Ecco perché non è solo il nostro team di investimento sostenibile a guidare queste attività, ma anche i gestori di portafoglio e gli analisti finanziari.

Perché tale attività ci permette di conoscere più a fondo le società in cui investiamo e di esporre loro le nostre aspettative. In ultima analisi, la connessione e la comprensione reciproca sono cruciali quando si parla di attuare cambiamenti a nostro avviso essenziali per salvaguardare e persino accrescere il valore degli investimenti di cui siamo responsabili.

In genere l’attività di engagement inizia ponendo le basi per una comprensione reciproca e aiutando la società a capire quale sia la nostra posizione in merito a un determinato argomento. Le modalità comprendono incontri a quattr’occhi con i rappresentanti dell’azienda come membri del cda o responsabili di aree specifiche, telefonate o comunicazioni scritte con i consulenti e gli stakeholder della società, nonché engagement collaborativo con altre aziende, ad esempio in materia di linee guida per il reporting.

Ci concentriamo principalmente su questioni che, in base a valutazioni approfondite, riteniamo rilevanti per il valore dei nostri investimenti in un’ottica di lungo periodo. Consideriamo ad esempio la relazione della società coi principali stakeholder, dipendenti, clienti, comunità, ambiente, fornitori e autorità normative, e il suo impatto sugli stessi.

Anche la struttura di governance e l’abilità del management che supervisiona i rapporti con tali stakeholder sono un argomento rilevante nell’ambito dell’attività di engagement.

I fattori per il successo

A nostro avviso sono quattro gli ingredienti per un azionariato attivo e un engagement di successo: conoscenza, relazioni, impatto e incentivi. Oltre a far leva sulle competenze del team degli investimenti sostenibili, teniamo conto delle prospettive dei nostri gestori di portafoglio, analisti, partner esterni e clienti per comprendere quali aspetti della sostenibilità influiscono di più sulla performance a lungo termine.

Schroders ha stretto nel tempo relazioni solide e durature con numerose aziende presenti nei portafogli poiché l’attività di engagement è iniziata già nel 2000. Le informazioni acquisite mediante l’engagement possono avere un’influenza diretta sulla tesi di investimento. In definitiva, abbiamo il potere per ridurre o addirittura chiudere una posizione se l’attività di engagement non dà buoni frutti oppure possiamo decidere di non investire affatto in una società. Nel caso delle azioni quotate, esercitiamo i diritti di voto.

Redigiamo dei report su base trimestrale che trattano tutti gli aspetti delle attività di engagement. Per facilitare tale compito, teniamo traccia di tutti gli interventi effettuati e valutiamo i passi avanti a fronte degli obiettivi prefissati. In ogni caso, un solido meccanismo di valutazione dei progressi non è importante solo ai fini del reporting. Per noi rappresenta anche un’opportunità per imparare, un modo per capire quale approccio dia le maggiori chance di successo e in quali circostanze.

I clienti ci chiedono spesso informazioni sui progressi. La trasparenza del processo è fondamentale anche per permettere ad altri soggetti di chiederci conto delle scelte operate in qualità di investitori.

L’azionariato attivo in futuro

Schroders vanta un’esperienza pluriennale nell'engagement e nell'azionariato attivo. Abbiamo nominato i primi esperti di governance nel 1998 e per oltre 20 anni abbiamo documentato e monitorato gli impegni assunti dalle società in ambito ESG. Il nostro team active ownership in rapida espansione, sta rafforzando queste basi. Ha definito la sua vision personale nell’Engagement Blueprint pubblicato di recente. Tale documento è disponibile alla sezione Active Ownership del nostro sito web.

Il focus sui futuri interventi di azionariato attivo è strettamente legato ai risultati che auspichiamo per le società in portafoglio e fungerà da bussola per orientare l’attività di engagement in futuro.