UBS AM: bond governativi globali, investire con un occhio alla sostenibilità

AlessandraCalabretta
Alessandra Calabretta

CONTRIBUTO a cura di Alessandra Calabretta, ETF & Index Fund Sales Italy di UBS Asset Management. Contenuto sponsorizzato da UBS AM.

Siamo all’inizio di una nuova era per il mondo obbligazionario. Dopo oltre un decennio di rendimenti prossimi allo zero, a causa di politiche monetarie accomodanti, ora le banche centrali hanno invertito la rotta, nel tentativo di domare un’inflazione che a settembre si è attestata al 10% in Europa e all’8,2% negli Stati Uniti.  

Federal Reserve e Banca Centrale Europea fra tutte hanno dunque intrapreso con convinzione la strada del rialzo dei tassi di interesse: oltreoceano i ritocchi in tal senso sono già stati cinque quest’anno, di cui per la prima volta tre consecutivi dell’entità di 0,75 punti percentuali, in quello che già appare come il ciclo di inasprimento monetario più aggressivo dai tempi di Paul Volcker, negli anni Ottanta. 

In Europa, la BCE si è mossa più lentamente poichè l’inflazione è, diversamente dagli Stati Uniti, un fenomeno dal lato dell’offerta e quindi del settore energetico. Dopo il riazo dei tassi d’interesse a luglio di 50 punti base per la prima volta dopo undici anni, Francoforte ha varato un ulteriore aumento di 75 punti base a settembre. 

La priorità nelle agende delle banche centrali è chiaramente di riportare l’inflazione sotto controllo – vale a dire intorno al 2% – anche se questo dovesse pesare sulle loro economie, con lo spettro del rischio recessione nonostante i dati sempre positivi dell’occupazione, in particolare in USA. 

L’aumento repentino dei tassi di interesse ha riportato rendimento su un’asset class tradizionale, come quella obbligazionaria, come non vedevamo da tempo. Ad esempio nel 2020 c’erano ben 18 trilioni di obbligazioni con rendimento negativo mentre ad esso si attestano al di sotto di 3 trilioni. Recentemente sia i rendimenti dei Treasury decennali USA, sia sui GILT britannici, complice l’annuncio di una politica fiscale espansiva da parte del governo del Regno Unito, hanno toccato nelle scorse settimane il massimo dal 2008, nel territorio del 4%.

È il momento di riconsiderare il reddito fisso?

In un contesto sfidante come quello descritto, il fixed income può tornare a rappresentare una reale opportunità di investimento da inserire nei propri portafogli, gestendo al meglio la duration in una logica di portafoglio. Il 2022 ha finora visto un aumento di oltre il 75% di bond con un rendimento superiore al 2%. 

In particolare, noi guardiamo favorevolmente le emissioni governative globali, possibilmente senza rinunciare ai temi caldi quali quelli ambientali, sociali e di governance (ESG), destinati a influire sempre di più sulla capacità degli emittenti di operare e generare rendimenti.

I nostri ETF obbligazionari ESG 

La vasta gamma della nostra offerta comprende due proposte in linea con quanto detto fin qui: il fondo UBS (Lux) Fund Solutions – J.P. Morgan Global Government ESG Liquid Bond UCITS ETF (USD) A-acc (LU1974693662 – EGO IM) e la sua versione a cambio coperto: l’UBS (Lux) Fund Solutions – J.P. Morgan Global Government ESG Liquid Bond UCITS ETF (hedged to EUR) A-acc (LU1974694553 – EGE IM).

Entrambi i prodotti replicano la composizione del J.P. Morgan Global Government ESG Liquid Bond Index (Total Return), che a sua volta deriva dall’indice JP Morgan GBI Aggregate, un benchmark che copre tutti i mercati governativi liquidi e in valuta locale dei Paesi sia sviluppati che emergenti, per un totale di 41 Paesi e 31 valute.

Rispetto al suo “indice-madre”, il J.P. Morgan Global Government ESG Liquid Bond Index (Total Return) punta a replicare la performance dei titoli di Stato globali liquidi con uno sguardo molto attento all’impegno ambientale, sociale e di governance dei Paesi emittenti. Paesi che vengono classificati in dieci categorie, sulla base del punteggio ESG: quelli che si collocano nelle ultime cinque posizioni vengono eliminati dall’indice ESG. Attualmente tale indice è esposto a 24 Paesi, tra sviluppati ed emergenti.

Aggiungiamo poi che i nostri fondi passivi hanno un’esposizione alle componenti del J.P. Morgan Global Government ESG Liquid Bond Index (Total Return) acquisita attraverso un approccio di cosiddetto “campionamento stratificato”. Si tratta di un processo su base quantitativa supportato dagli input qualitativi dei portfolio manager, teso a costruire un portafoglio ottimale in grado di replicare efficientemente le caratteristiche di rischio del benchmark con un minor numero di titoli, comunque sufficientemente liquidi e diversificati. I due fondi detengono quindi solo un sottoinsieme di titoli inclusi nell’indice. E potrebbero anche includere titoli non compresi nell’indice di riferimento, se il portfolio manager lo ritiene appropriato in funzione dell’obiettivo o di altri fattori.

In ultimo, entrambi gli ETF sono categorizzati come articolo 8 a norma della Sustainable Finance Disclosure Regulation, regolamento in vigore dal marzo 2021.