CONTRIBUTO a cura di Rudi Van den Eynde, head of Thematic Global Equity presso Candriam. Contenuto sponsorizzato da Candriam.
Ottobre è il mese dedicato al tumore al seno.
Prevenzione, ricerca e cure
Buone notizie! Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per le donne con diagnosi di cancro al seno negli Stati Uniti è ora del 90%. Ma questo dato non deve mascherare un’altra realtà: una donna su otto (ovvero il 12%) svilupperà una forma invasiva di cancro al seno nel corso della propria vita. Nel 2020 sono stati diagnosticati due milioni di nuovi casi di cancro in tutto il mondo.
Il cancro al seno è il tipo di cancro più comune tra le donne e il secondo più mortale, dopo il cancro ai polmoni. Questa realtà evidenzia l’urgenza di continui progressi nel trattamento di questa malattia. Ricordiamo che, nel 2020, 685.000 donne sono morte di cancro al seno.
Ricerca: passi avanti significativi
Una comprensione più approfondita delle firme genetiche dei diversi tipi di cancro rende possibile personalizzare i trattamenti e sviluppare farmaci altamente specializzati. Un esempio degno di nota è l'Herceptin, che ha rivoluzionato la prognosi deltumore al seno "HER2-positivo", una forma di cancro particolarmente aggressiva. Tuttavia, nonostante questi progressi, il farmaco è efficace solo nel 20% dei pazienti affetti da questa mutazione genetica.
Nuove alternative alla chemioterapia
L’anno scorso, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato un nuovo farmaco per il tumore al seno triplo negativo, una delle forme di cancro al seno più complesse da trattare. Anche i trattamenti per il cancro al seno ereditario stanno facendo progressi, così come le terapie per i tumori metastatici o resistenti ai trattamenti standard.
Altri sviluppi dovrebbero essere notati negli ultimi anni:
- Nel campo dell’immunoterapia si stanno portando avanti ricerche promettenti, con l’obiettivo di stimolare il sistema immunitario affinché possa combattere più efficacemente i tumori.
- La crescente personalizzazione delle terapie antitumorali è sempre più adattata ad ogni singolo paziente.
Il prezzo dell'innovazione
I costi di alcuni trattamenti stanno aumentando rapidamente, limitandone talvolta l’accesso. Se da un lato i progressi tecnologici hanno aperto enormi possibilità per combattere le malattie, dall’altro hanno anche contribuito a un forte aumento dei prezzi. Si noti, tuttavia, che la concorrenza e le negoziazioni tra autorità sanitarie e produttori contribuiscono a rendere i trattamenti più accessibili nel tempo.
L'investitore, attore essenziale
Gli investitori, in particolare quelli istituzionali, hanno un ruolo cruciale, soprattutto nel finanziamento delle società non quotate. I loro investimenti contribuiscono a finanziare le innovazioni di domani. È solo quando che scadono i brevetti, da dieci a dodici anni dopo la loro autorizzazione all’immissione in commercio, che la concorrenza dei farmaci generici e biosimilari diventa molto forte e i prezzi iniziano a scendere. È quindi opportuno acquisire tempestivamente partecipazioni in aziende di successo, ad esempio prima delle tre fasi di sperimentazione clinica che devono essere eseguite prima dell'autorizzazione all'immissione in commercio.
Una cosa è chiara: in oncologia la redditività è un fattore decisivo che non deve essere trascurato. E con l’invecchiamento della popolazione mondiale, il potenziale è immenso e i gruppi sanitari non risparmiano né gli sforzi né le spese nello sviluppo dei trattamenti.
Anche in tempi turbolenti, come durante la pandemia di Covid, gli investitori hanno continuato a finanziare progetti di ricerca. Pertanto, il rapido sviluppo dei vaccini a mRNA ha consentito alla ricerca sul cancro di continuare quasi senza interruzioni. In sintesi, la ricerca attuale è sull’orlo di enormi scoperte e offre, a nostro avviso, un enorme potenziale a lungo termine per gli investitori che desiderano utilizzare il proprio capitale per migliorare la salute dell’umanità in tutto il mondo.
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