Come riallocare i portafogli nel secondo semestre del 2020. Contributo a cura di David Semple, portfolio manager di VanEck. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di David Semple, portfolio manager di VanEck. Contenuto sponsorizzato.
Quali mercati offrono attualmente le opportunità più vantaggiose per gli investitori: i mercati emergenti o quelli sviluppati? Con gli investitori che riflettono sulle modalità di riallocazione dei propri portafogli all'inizio del secondo semestre del 2020, condividiamo la nostra view per aiutarli a esplorare le diverse asset class e prendere decisioni d'investimento informate per la restante parte dell'anno e oltre:
- Innanzitutto, prevediamo che la crescita sarà il fattore trainante dei ritorni azionari dei mercati emergenti nel futuro prossimo. Riteniamo che le società con fondamentali e stime di crescita solide svolgeranno un ruolo centrale e di punta in un nuovo decennio di trasformazione economica. Siamo ottimisti sul fatto che il costante sostegno monetario e fiscale nei Paesi dei mercati emergenti aiuterà a contrastare l'impatto economico complessivo della pandemia.
- In secondo luogo, i mercati sviluppati sono diventati sovraffollati e sopravvalutati, mentre attualmente è molto più entusiasmante seguire e investire nei mercati emergenti in evoluzione come quelli dell'assistenza sanitaria in Cina e della digitalizzazione in India. Le società dei mercati emergenti presentano attualmente quotazioni scontate e sono piuttosto interessanti da una prospettiva di diversificazione del portafoglio complessivo di un investitore.
La crescita dei mercati emergenti detta il futuro delle economie globali
Nonostante l'incertezza dovuta al COVID-19, riteniamo che le prospettive di crescita dei mercati emergenti stiano costantemente acquisendo una rilevanza maggiore per l'economia globale. Come illustrato nel grafico riportato di seguito, si prevede che la tendenza di crescita dei mercati emergenti registrerà una ripresa e supererà quella dei mercati sviluppati. In base alle stime del Fondo monetario internazionale relative ad aprile 2020, per l'insieme dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo si prevede che la crescita (misurata dal Pil effettivo) diminuirà dell'1,0% nel 2020 e aumenterà del 6,6% nel 2021. Si prevede che la crescita delle economie avanzate scenderà a livelli pari al -6,1% nel 2020 e registrerà una ripresa del 4,5% nel 2021. In sintesi, si stima che la crescita dell'economia globale registrerà un valore negativo pari al 3,0% nel 2020, prevalentemente a causa delle sottoperformance delle economie avanzate, e un aumento del 5,8% nel 2021, grazie ai risultati futuri della crescita globale favoriti dai mercati emergenti e dalle economie dei Paesi in via di sviluppo. Grazie alla traiettoria di crescita prevista dei mercati emergenti, unita ai bassi target di inflazione1 stabiliti dalle Banche centrali indipendenti dei paesi, i mercati emergenti costituiscono un'opportunità di investimento straordinaria per gli investitori globali.
Fonte: Calcoli del personale del FMI. Dati fino ad aprile 2020.
Avviso di rischio da effetto gregge: i mercati sviluppati sono sovraffollati e sopravvalutati
Da dieci anni ormai gli investitori globali inseguono gli stessi attivi: i titoli di Stato più sicuri, le obbligazioni corporate investment grade, le azioni di società tecnologiche e attivi denominati in dollari statunitensi2. Questa omologazione nelle allocazioni ha causato la sopravvalutazione e il sovraffollamento dei mercati sviluppati come, ad esempio, quello statunitense. Un'allocazione ragionata sui mercati emergenti può proteggere dal rischio di un tale effetto gregge di grande portata.
L'S&P 500 Index è sopravvalutato e sovraffollato, con relativa tendenza negativa del valore DM nel corso degli ultimi dieci anni
Fonte: Bloomberg. Dati al 31/5/2020.
Valutazioni dei mercati emergenti interessanti rispetto a quelle dei mercati sviluppati
Attualmente, i titoli dei mercati emergenti presentano quotazioni scontate rispetto a quelle dei mercati sviluppati, come illustrato nel grafico riportato di seguito. Siamo ottimisti sul fatto che le valutazioni delle società del portafoglio dei mercati emergenti aumenteranno nel tempo, poiché i livelli di tali mercati stanno raggiungendo quelli dei Paesi sviluppati. Ad esempio, le società nella focus list della strategia Emerging Markets Equity VanEck mostrano dati solidi e sono relativamente convenienti rispetto alle stime storiche o alle attuali valutazioni DM ai fini delle nostre previsioni sulla crescita della redditività operativa. I loro bilanci sono positivi e generano un forte flusso di cassa su un orizzonte temporale di 3-5 anni.
I mercati emergenti presentano quotazioni scontate rispetto a quelle dei mercati sviluppati
Fonte: Bloomberg. Dati al 31/5/2020.
In termini di rapporto prezzo/valore contabile, i titoli nell'indice azionario dei mercati emergenti MSCI presentano quotazioni maggiormente scontate rispetto a quelli dei mercati sviluppati, come evidenziato nel grafico riportato di seguito.
I mercati emergenti registrano valutazioni molto interessanti rispetto a quelle dei mercati sviluppati
Fonte: Bloomberg. Dati al 31/5/2020.
Azionario mercati emergenti: investimento growth rispetto a value
Nell'ambito dei mercati emergenti, riteniamo che l'approccio growth continuerà a superare quello value. Ciò è parzialmente dovuto al fatto che una notevole quota del valore nei mercati emergenti è rappresentata da società con flussi di utili estremamente ciclici (e dipendenti dall'economia), insieme a una maggiore proprietà statale. Definiamo tale aspetto "valore per un motivo". Inoltre, poiché molte strategie orientate al valore si basano su una qualche forma di regressione verso la media nelle relative metodologie valutative, la perturbazione in accelerazione che notiamo in tutti i settori può rendere molto difficoltoso attuare il value investing.
Evitare l'effetto gregge: rivolgersi all'azionario mercati emergenti
Con l'enfasi sulla strategia growth come fattore trainante delle economie globali e dei mercati emergenti in futuro, insieme a valutazioni interessanti e straordinarie opportunità per la diversificazione del portafoglio complessivo degli investitori, la strategia Emerging Markets Equity VanEck è ben posizionata per individuare e investire in società con crescita strutturale eccezionale che svolgono un ruolo centrale e di punta, oggi come in futuro, nell'ambito delle economie globali e dei mercati emergenti.
1 In base a quanto riportato nell'articolo "Away from the Crowd", pubblicato su The Economist del 26 ottobre 2019, gran parte delle 25 economie dei mercati emergenti presenti sulla pagina degli indicatori della pubblicazione registra un'inflazione inferiore al 4%.
2 Citato nell'articolo di The Economist "Away from the Crowd", pubblicato il 26 ottobre 2019.
L'investimento in mercati emergenti, tra cui quelli di frontiera, comporta un rischio più elevato, per la ridotta dimensione del mercato stesso, la scarsa liquidità e altri rischi dovuti a infrastrutture legali, regolamentari e aziendali meno solide a supporto dei mercati dei titoli.
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