Covid-19, la banca depositaria in prima linea per supportare l’economia reale

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Andrea Cattaneo, Direttore generale e Stefano Bondioli, senior sales manager, BNP Paribas Securities Services

Contributo a cura di Andrea Cattaneo, Direttore generale e Stefano Bondioli, senior sales manager di BNP Paribas Securities Services. Contenuto sponsorizzato. 

II Covid-19 ha lanciato all'economia italiana ed alle PMI che ne caratterizzano il tessuto produttivo importanti sfide; per delineare le potenziali soluzioni occorre fare un confronto con la crisi finanziaria globale iniziata nel 2008.

Sembra ovvio dirlo, ma quella da Covid-19 è una crisi sanitaria con importanti risvolti economici, mentre nel 2008 ci siamo trovati ad affrontare una crisi del credito e liquidità; se a prima vista le conseguenze finanziarie dell'una e dell'altra sono simili, in realtà quella attuale richiede necessariamente soluzioni differenti da quelle adottate dal 2008 in avanti, una per tutte il "whatever it takes" pronunciato da Mario Draghi a Luglio del 2012 alla disperata difesa della moneta unica.

La cronaca ci racconta di numerose iniziative varate dal nostro Governo, quali il Decreto Cura Italia, Liquidità, Rilancio e Ristori, il ruolo centrale di CDP e l'utilizzo della Fondo di Garanzia, oppure, non da ultima, l'approvazione della normativa sui PIR Alternativi. Tuttavia non possiamo esimerci dal chiederci come e quando l'economia del Bel Paese riuscirà a risollevarsi. Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare anche la pesante eredità lasciata dalla crisi del 2008 al sistema bancario italiano ed il successivo inasprimento dei requisiti di liquidità e patrimonialità imposte dalla BCE ed altri organi di Vigilanza.

Capitali privati a supporto dell’economia reale

La politica espansiva adottata dalla BCE, l’impegno del sistema bancario italiano a gestire 338 miliardi di crediti deteriorati attesi a fine 2020 (stima contenuta nel Market Whatch Npl di Banca Ifis che comprende NPL ed UTP ancora presenti a bilancio bancario e quelle già cedute) e non da ultimo la ricerca di un ritorno attraente degli investimenti, hanno favorito lo sviluppo di numerosi gestori specializzati in investimenti alternativi, c.d. Private Capital.

Durante tutta la prima fase della crisi da Covid-19 ed ancora più in questa seconda ondata di contagi, abbiamo assistito a numerosi ed autorevoli interventi mirati a sottolineare il ruolo chiave che gestori specializzati in private equity, private debt e venture capital, affiancati da investitori Istituzionali ed individuali, possono giocare per supportare l'economia italiana a fronte di un premio per l'illiquidita degli investimenti effettuati.

Tra i tanti, riteniamo utile riportare la dichiarazione rilasciata dal presidente di AIFI, a margine del convegno "Ripartire più forti. La nuova sfida delle aziende italiane', Innocenzo Cipolletta sottolinea che "dopo il coronavirus, le imprese saranno molto indebitate e dovranno investire per adattarsi al nuovo scenario. Serviranno loro capitali, che possono essere forniti dal private capital". A lui ha risposto anche in una recente occasione la Dottoressa Antonella Massari, segretario generale di AIPB, ricordando come gli Eltif potranno contribuire sicuramente allo sviluppo degli investimenti nei mercati privati.

Le condizioni macroeconomiche sopra citate e la ricerca di de-correlazione del rendimento offerto all'investitore stanno costringendo il sistema bancario, il risparmio gestito e tutti i service provider a ridefinire la propria strategia ed il modello di business adottato.

Molte SGR italiane ed AIFM internazionali hanno infatti promosso numerosi nuovi fondi chiusi riservati e non, dedicati ad asset class alternative; ognuna di queste iniziative utilizza differenti strategie di investimento e comporta significativi impatti operativi per chi, quei fondi, deve gestirli nel rispetto della normativa AIFMD e proteggere gli interessi degli investitori: ovvero la Banca Depositaria.

La risposta di BNP Paribas Securities Services

BNP Paribas Securities Services è presente sul mercato italiano da oltre 25 anni e può oggi vantare una posizione di leadership nel mercato con 10 mila miliardi di Euro di asset in custodia, e 2.5 mila mliardi di euro di Asset amministrati.  Nel corso degli ultimi anni la quota, anche in Italia, di asset alternativi è aumentata significativamente, con all'attivo oggi oltre 200 Fondi chiusi di Private Equity, Private Debt, Venture Capital, Real Estate ed infrastrutturali. Sono infatti significativi gli investimenti effettuati dalla banca, e quelli gia approvati per i prossimi anni, al fine di rendere facile, immediato ed affidabile accedere a strumenti alternativi inseriti all'interno di Fondi chiusi.

I numerosi mandati di banca depositaria ed outsourcer conferiti a BNP Paribas Securities Services anche durante il periodo del Covid-19, dimostrano che i private market stanno crescendo e modificheranno per lungo tempo la scena finanziaria italiana in collaborazione, più che in competizione, con il canale bancario tradizionale. La banca vanta un'impareggiabile esperienza internazionale nel segmento degli investimenti alternativi, ed oggi vuole contribuire fattivamente alla ripartenza del nostro Paese. Ciò sarà possibile mettendo la propria esperienza a disposizione dei gestori cosi come di tutti gli investitori che vorranno inserire, all'interno del loro portafoglio, quote di fondi chiusi alternativi, ivi inclusi quelli che investono in NPL, UTP, ovvero crediti commerciali a breve scadenza.

E' evidente, anche se non immediato, che le procedure della Banca Depositaria utilizzate per svolgere i controlli imposti dalla normativa vigente nell'ambito dei fondi UCITS non siano adeguate quando gli investimenti sottostanti riguardano asset class alternative e spesso non custodibili. La sfida quotidiana più impegnativa da affrontare riguarda quindi la necessità di lavorare fianco a fianco con i clienti trovando soluzioni innovative che rispondano ad esigenze che solo poco tempo fa non erano nemmeno immaginabili. Grazie all’esperienza maturata a livello internazionale e facendo leva anche sugli investimenti in intelligenza artificiale fatti dal Gruppo BNP Paribas, BNP Paribas Securities Services sta lavorando per poter fornire ai propri clienti un più efficace utilizzo dei dati necessari per poter effettuare analisi in merito alla gestione del portafoglio ovvero del rischio associato.