Grazie ai nuovi indici di riferimento dell’UE si potrà investire nel cambiamento climatico in modo vantaggioso. Contributo a cura di Vincenzo Sagone, head of ETF, Indexing & Smart Beta business unit, Amundi SGR. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Vincenzo Sagone, head of ETF, Indexing & Smart Beta business unit, Amundi SGR. Contenuto sponsorizzato.
Grazie ai nuovi indici di riferimento dell’Unione Europea tutti potranno investire nel cambiamento climatico in modo economicamente vantaggioso.
Il potere nelle mani degli investitori su indici
A seguito dell’accordo di Parigi del 2015, quando il mondo si è riunito per concordare di limitare in questo secolo l’aumento della temperatura globale entro 2° C al di sopra dei livelli preindustriali, gli investitori si sono impegnati nella ricerca di soluzioni di investimento con un impatto positivo sul clima. Per molti investitori, le strategie attive negli investimenti climatici non erano convenienti né adeguate, e la prima generazione di indici low carbon non era sufficiente. Con l’introduzione delle nuove certificazioni degli indici sul clima a livello dell’Unione Europea, gli investitori hanno a disposizione nuovi modi per fare la differenza.
A conferma dell’importanza del ruolo della finanza, e in particolare delle gestioni indicizzate, nella transizione verso un’economia low carbon, un gruppo di esperti del settore degli investimenti, accademici e professionisti in ambito di sostenibilità ha sviluppato le certificazioni degli indici, fornendo agli investitori linee guida chiare e trasparenti per l’investimento sostenibile.
Un approccio duplice
L’impatto degli investimenti a low carbon aumenterà con la loro diffusione. L’iniziativa dell’Unione Europea consente infatti l’adozione su vasta scala di tali strategie da parte di investitori su indici e, applicando due livelli di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, fa chiarezza e agevola il processo di transizione:
Fonte: Amundi SGR.
* dalle quali derivano ricavi superiori alle percentuali indicate
Grazie a un grado di diversificazione elevato e a un tracking error contenuto rispetto all’indice principale, i nuovi indici sul cambiamento climatico possono sostituire la tradizionale esposizione geografica in portafoglio, producendo nel contempo un maggiore impatto.
Metodologie degli indici esaustive
Le soluzioni sul clima di Amundi ETF si avvalgono degli indici MSCI World Climate Change[1] e iStoxx Climate Ambition PAB. Entrambi eseguono uno screening positivo e negativo, applicano metodologie di riponderazione e classificazione allo scopo di centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Si basano inoltre sui dati storici relativi alle emissioni di gas serra (Scope 1, 2 e 3) per investire esplicitamente in società impegnate attivamente sul fronte del cambiamento climatico. L’analisi dei dati storici viene integrata da un approccio orientato al futuro che prende in considerazione la strategia aziendale e i rischi della transizione correlati alle emissioni di anidride carbonica.
Investimenti sul cambiamento climatico e investimenti tradizionali low carbon a confronto
Lo stile di investimento low carbon non è una novità assoluta. Amundi, per esempio, nel 2014 ha partecipato allo sviluppo della serie di indici MSCI Low Carbon Leaders con FRR e AP4. Tuttavia, la nuova generazione di indici sul cambiamento climatico, anche grazie al contesto normativo in cui sono state sviluppate le certificazioni CTB e PAB[2], offre un approccio più completo per gli investimenti ad impatto positivo. I nuovi indici correggono alcune carenze dei loro predecessori:
- Includono gli impegni futuri delle società per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
- Prendono in considerazione tutte le tipologie di emissioni di gas serra, ovvero Scope 1 (emissioni dirette), Scope 2 (elettricità acquistata) e Scope 3 (tutte le altre emissioni indirette), mentre gli indici low carbon tradizionali consideravano solamente le emissioni Scope 1 e 2.
Avvalendosi dei nuovi indici sul cambiamento climatico con la certificazione CTB o PAB, gli investitori possono essere certi che la misurazione della carbon intensity avvenga in modo più completo e che la gestione dell’indice adotti un approccio più proattivo e orientato al futuro.
Replicare indici sul cambiamento climatico con Amundi ETF
Questa nuova generazione di indici sul cambiamento climatico può essere utilizzata in portafoglio attraverso diversi strumenti. L’offerta di Amundi nel campo del cambiamento climatico spazia da soluzioni standardizzate a soluzioni personalizzate. In qualità di più grande asset manager in Europa[3], nonché pioniere nel campo degli investimenti responsabili, da molti anni Amundi gestisce strategie indicizzate che integrano un’ampia gamma di criteri ESG.
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