Green Zone: Preservare la vita sott'acqua

Franz Welponer, notizia
Franz Welponer, immagine concessa (Natixis IM)

CONTRIBUTO a cura di Franz Welponer, managing director, head of Wholesale Italy, Ticino, Malta, Greece & Cyprus di Natixis Investment Managers. Contenuto sponsorizzato.

Gli oceani si estendono sul 71% della superficie terrestre e, con l'80% della nostra biodiversità, rappresentano il più grande habitat del pianeta.1 Contribuiscono inoltre a una serie di funzioni essenziali perché ci sia vita: dalla regolazione del clima alla sicurezza alimentare mondiale, dall'acqua potabile alla produzione di ossigeno.2

Nel profondo blu

Gli oceani assorbono circa il 23% delle emissioni annuali di anidride carbonica, subito dietro alle piante e alla vegetazione che, con il loro 29%, fungono da "pozzo di assorbimento del carbonio".3 A ciò si aggiunge che gli oceani assorbono più del 90% del calore in eccesso presente nel sistema climatico e, di conseguenza, assolvono una funzione fondamentale ai fini del controllo generale della temperatura.4 Però, come nel caso del riscaldamento del suolo, l'impatto dell'innalzamento della temperatura degli oceani è stato devastante. Negli ultimi trent'anni, la temperatura di superficie degli oceani è stata costantemente al di sopra dei livelli di qualsiasi epoca passata. Inoltre, mentre più della metà degli oceani tocca ormai temperature un tempo considerate estreme, il numero delle specie in serio pericolo è ormai incalcolabile.5

Tra l'altro, l'acqua più calda evapora più velocemente e, di conseguenza, alimenta tempeste più frequenti e violente. Questa situazione provoca già gravi conseguenze: nel 2021, il costo annuale medio delle calamità di origine meteorologica e climatica negli Stati Uniti ha raggiunto 160 miliardi di dollari, cioè otto volte più del costo registrato nei decenni 1980 e 1990.6 In gran parte, ciò è dovuto al fenomeno degli uragani, come il recente uragano Ian, il quinto per intensità ad essersi abbattuto sul suolo degli Stati Uniti, con danni costati alle compagnie di assicurazione tra 42 e 57 miliardi di dollari.7

Peggio ancora, gli oceani più caldi tenderanno a riemmettere anidride carbonica nell'atmosfera, con il rischio di riscaldare ulteriormente il pianeta innescando un circolo vizioso (una vera e propria "spirale catastrofica") che potrebbe vanificare qualsiasi tentativo di riportare indietro l'orologio del clima attraverso azioni mirate. Nel frattempo, anche l'attività umana contribuisce a peggiorare la situazione attraverso l'inquinamento (soprattutto a causa della plastica), l'acidificazione, la pesca intensiva e perfino la riduzione dell'ossigeno, evoluzione particolarmente preoccupante se si considera che gli oceani producono il 50% dell'ossigeno globale.8

"Proseguire su questa traiettoria non minaccia solo gli ecosistemi marini ma anche, indirettamente, la capacità futura degli oceani di ospitare la vita" osserva Live Ocean, associazione impegnata nella conservazione dei mari. "L'oceano non è solo una vittima dei cambiamenti climatici, ma è anche una componente vitale della soluzione".9

Sfruttare il potenziale degli oceani

Il mondo sta gradualmente aprendo gli occhi sulla necessità di proteggere i nostri mari. Dal 2015, la conservazione e l'uso sostenibile degli oceani sono due traguardi chiave degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile all'orizzonte 2030 (Obiettivo 14). E governi, banche multilaterali per lo sviluppo, ONG e filantropi intensificano l'impegno, consapevoli che gli oceani siano un alleato chiave per affrontare molte delle sfide planetarie che abbiamo di fronte. Ma non può bastare: per esempio, in uno studio del 2020, si stima che, se il mondo vuole darsi la possibilità di raggiungere l'Obiettivo delle Nazioni Unite relativo alla "Vita sott'acqua" entro il 2030, serviranno 174,5 miliardi di dollari di finanziamenti all'anno.10

Finora i progressi sono stati estremamente lenti. Di tutti gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, l'SDG 14 è di gran lunga il meno finanziato; infatti, a tutto il 2019, gli è stato riservato solo lo 0,01% di tutte le risorse per lo sviluppo e, dal 2016, solo lo 0,56% del totale dei fondi filantropici.11 Come rilevato dall'Economist: "La conservazione degli oceani, la ricerca e lo sviluppo sostenibile nel mondo sono sottofinanziati in modo allarmante... L'assenza di investimenti destinati agli oceani è evidente e molto preoccupante". È chiaro che governi e soggetti pubblici possono certamente fare di più. Ma anche il settore privato ha un suo ruolo da svolgere, mentre sul mercato stanno emergendo diverse opportunità utili a colmare questa lacuna, con offerte che spaziano sull'intera Blue Economy. Tra queste, l'acquacoltura e la pesca, le energie rinnovabili, il trasporto marino sostenibile, la gestione dell'inquinamento, le tecnologie oceaniche e il turismo sostenibile.

Nel frattempo, le alternative per gli investitori non mancano certo ma tutto dipende dai loro obiettivi. Sebbene ancora agli inizi, esistono già una quindicina di fondi a impatto pubblici e di private equity specializzati in questo ambito e pensati per permettere agi investitori di essere parte attiva della soluzione, veicolando il capitale di cui questo settore ha così bisogno. Si tratta, in maggioranza, di fondi di nicchia che investono o, in certi casi, forniscono il capitale di partenza a start-up che impattano sullo stato di salute generale degli oceani. Anche il mercato obbligazionario avanza a grandi passi e inizia a farsi notare grazie ai cosiddetti "blue bond". Come i più affermati green bond, i blue bond sono strumenti di debito che contribuiscono a finanziare vari progetti nell'ambito della Blue Economy, mirati per esempio alla pesca sostenibile, ai porti e allo shipping, al turismo, alle energie rinnovabili, alla gestione dei rifiuti e alla biodiversità.

Il Belize e le Seychelles hanno già collocato con successo due emissioni di blue bond, mentre l'Indonesia ha appena lanciato una sua offerta.12 È probabile che altri paesi li seguiranno a ruota. Un altro segnale incoraggiante è rappresentato dalla crescita di dimensioni delle operazioni più recenti e, per il futuro, è probabile che un incubatore di blue bond serva anche da stimolo per le operazioni di origination. È opinione diffusa che, tra non molto, sul mercato arriveranno anche emissioni societarie di blue bond, che aggiungeranno altre opportunità per gli investitori.13

Per il momento, l'investimento in blue bond è essenzialmente circoscritto ai fondi specializzati in green bond e obbligazioni sostenibili. Però questo mercato sta crescendo e non è impensabile che possa seguire le orme e il successo del fiorente mercato dei green bond, mettendo a disposizione degli investitori fondi specializzati in blue bond. Qualunque sia lo scenario futuro, è chiaro che gli investitori avranno un ruolo determinante nella conservazione e la protezione degli oceani, che sono il nostro habitat più grande e l'alleato più forte che abbiamo per lottare contro i cambiamenti climatici. Proprio per questo, l'umanità non può permettersi il lusso di non occuparsene.


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[1] Fonte: Unesco, https://ioc.unesco.org/topics/biodiversity

[2] Fonte: Unesco, https://ioc.unesco.org/topics/biodiversity

[3] Fonte: The Conversation, https://theconversation.com/yes-more-carbon-dioxide-in-the-atmosphere-helps-plants-grow-but-its-no-excuse-to-downplay-climate-change-130603

[4] Fonte: NASA, https://climate.nasa.gov/vital-signs/ocean-heat/

[5] Fonte: National Geographic, https://www.nationalgeographic.com/environment/article/ocean-threats

[6] Fonte: NCEI, https://www.ncei.noaa.gov/access/billions/time-series

[7] Fonte: Insurance Journal, https://www.insurancejournal.com/news/national/2022/10/03/688040.htm

[8] Fonte: Nazioni Unite, https://www.un.org/sustainabledevelopment/wp-content/uploads/2017/11/Report-on-Climate-Partnerships-for-a-Sustainable-Future.pdf

[9] Fonte: Live Ocean, https://liveocean.com/journal/a-healthy-ocean-is-our-best-ally/

[10] Fonte: Ensia, https://ensia.com/notable/ocean-sustainable-development/

[11] Fonte: The Economist, https://ocean.economist.com/blue-finance/articles/why-we-need-to-tackle-the-ocean-funding-crisis

[12] Fonte: Banca Mondiale, https://www.worldbank.org/en/news/feature/2022/07/21/indonesia-s-first-sustainability-bond-by-a-non-bank-financial-institution-focuses-on-green-and-inclusive-development

[13] Fonte: World Economic Forum, https://www.weforum.org/agenda/2022/09/sustainable-ocean-investing-goes-mainstream/