La forte resilienza di questa asset class continua ad attirare investitori, soprattutto in un contesto di bassi tassi di interesse. Contributo a cura di Mounir Corm, CEO, Founding Partner, Vauban Infrastructure Partners, affiliata di Natixis IM. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Mounir Corm, CEO, Founding Partner, Vauban Infrastructure Partners, affiliata di Natixis IM. Contenuto sponsorizzato.
Il project finance e la ristrutturazione del debito sono i punti di forza di Vauban che rendono resilienti i loro investimenti, ma essere in prima linea nella creazione di asset innovativi che tengano conto dell’evoluzione delle condizioni del mercato del debito è la vera chiave del successo.
Vauban ha sviluppato infatti soluzioni all'avanguardia per il finanziamento delle infrastrutture digitali. Un esempio lampante di questa tipologia di finanziamenti è Axione Infrastructures, con cui si è preparato lo sviluppo della rete nazionale di iniziativa pubblica FttH (Fiber to the Home) nelle zone rurali della Francia. Il progetto è stato rifinanziato tre volte, adattando progressivamente il suo profilo di debito senior: nel 2009 attraverso il ricorso limitato al project financing bancario, nel 2014 utilizzando la prima obbligazione europea per progetti di telecomunicazione rafforzata dal credito e nel 2019 con una piattaforma di debito FttH che prevedeva un pacchetto flessibile a 23 anni con struttura del debito senza rating.
Nel 2014, le condizioni di mercato erano ancora difficili per il finanziamento delle infrastrutture digitali e il mercato bancario era stato colpito dalla crisi finanziaria globale. La Banca europea per gli investimenti (BEI) e pochi altri partecipanti al mercato sostenevano iniziative di project bond per diversificare le fonti di finanziamento dei progetti infrastrutturali.
Esplorare tutte le opzioni possibili
Con Axione Infrastructures Vauban ha esplorato tutte le opzioni possibili, compreso il rifinanziamento bancario e obbligazionario, e un potenziamento della Project Bond Initiative con la BEI. L'obiettivo era quello di ottenere la più lunga scadenza del debito con le condizioni più ottimali possibili, al fine di migliorare il rendimento finanziario del bene. Riuscì ad ottenere impegni sul debito bancario e sul percorso obbligazionario con proposte di sottoscrizione molto competitive in termini di durata, struttura e condizioni finanziarie.
Lo schema di rifinanziamento che è stato selezionato e realizzato era basato su un Project Bond Credit Enhancement (PBCE) con la BEI, si trattava della prima e finora unica operazione PBCE per le telecomunicazioni chiusa in Europa e la prima transazione PBCE chiusa in Francia. Ciò si è tradotto in un aumento della scadenza del debito, nell'eliminazione dei rischi di rifinanziamento e di tasso d'interesse e nell'ottimizzazione delle condizioni di finanziamento. Per l'industria nel suo complesso, ha significato aprire l'accesso ai mercati del capitale di debito per le infrastrutture digitali e ampliare le loro fonti di finanziamento, fornendo al contempo un certo conforto al mercato riguardo la resilienza della classe di attività, grazie a un solido rating di credito investment grade.
Axione Infrastructures ha continuato il suo forte sviluppo che comprendeva gare d'appalto di nuovi progetti FttH di seconda generazione nelle zone rurali francesi dove aveva operato. Grazie all'aggiudicazione di nuove gare, il progetto ha affrontato nuove esigenze di finanziamento e ha beneficiato di un aumento significativo della vita residua del suo portafoglio e dei flussi di cassa previsti a più lungo termine. Pertanto, l'obiettivo principale dell'emissione obbligazionaria di 250 milioni di euro a 23 anni realizzata da Axione Infrastructures era quello di finanziare nuovi capex e di adattare la sua struttura di capitale all'evoluzione dell'azienda attraverso una piattaforma ottimale in grado di combinare asset brownfield e greenfield. Questa fu la prima transazione nel mercato francese FttH ad essere rifinanziata solo attraverso un unenhanced long-term amoritizing bond a lungo termine.
In un contesto di bassi tassi d'interesse, l'attenzione verso il debito infrastrutturale, caratterizzato da forte resilienza, dovrebbe rimanere alta per gli investitori istituzionali e, mentre alcune banche potrebbero vedere nel tempo alcune riduzioni di valore nei loro libri di prestiti societari generali, il loro appetito per finanziare buoni asset infrastrutturali dovrebbe essere in gran parte inalterato. Pertanto, nonostante una potenziale diminuzione temporanea della liquidità del mercato del debito a causa dell'attuale crisi da Covid-19, ci aspettiamo che gli asset infrastrutturali resilienti, vale a dire quelli con le caratteristiche fondamentali dell'infrastruttura e con una forte struttura del capitale, trovino fonti competitive di finanziamento in futuro.
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