Investi oggi, per cambiare il domani

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Jamie Govan, senior ESG Investment Manager, Aberdeen Standard Investments

Contributo a cura di Jamie Govan, senior ESG Investment Manager di Aberdeen Standard Investments. Contenuto sponsorizzato.

Per entrare nel vivo del nostro approccio ESG, abbiamo scelto due storie d’investimento per noi particolarmente significative: la prima riguarda una società di gestione, Georgia Capital, con sede in un mercato di frontiera, la seconda riguarda la multinazionale italiana dell’energia Enel. A prima vista, queste due realtà potrebbero non essere percepite come società leader negli investimenti sostenibili. Tuttavia, la nostra attività di analisi e di engagement dimostrano il contrario, a riprova che bisogna scavare più a fondo per capire davvero come stanno le cose.

Georgia Capital

È una società di gestione degli investimenti che opera in Georgia, un mercato di frontiera emergente, con particolare propensione per investimenti nel settore sanitario e nel trattamento delle acque. Può sembrare una partecipazione insolita, ma la nostra ricerca ci ha convinti favorevolmente.

Nella sua veste di primario investitore istituzionale nel suo Paese, Georgia Capital è in una posizione favorevole per trarre vantaggio dalla rapida crescita economica domestica. La ricerca condotta dal nostro team Emerging Market Debt, che vanta una lunga esperienza d’investimento nei mercati di frontiera, arriva alla conclusione che l'economia della Georgia è in buone condizioni. Il nostro team si avvale di uno strumento di analisi ESGP all'avanguardia che affianca i fattori politici a quelli ambientali, sociali e di governance (da cui l’acronimo ESGP che sta per Environmental, Social, Governance and Political) per valutare i Paesi sulla base di vari parametri ESG.

Ma torniamo alla Georgia. A nostro avviso, l'impegno del governo a migliorare la governance e i pubblici servizi ha contribuito a trasformare il Paese in un hub regionale per gli scambi commerciali e l’attività di business. La Georgia ha un rating elevato rispetto ad altri Paesi similari nel nostro modello di classificazione ESG, che misura parametri come la governance interna, la corruzione e la facilità a fare impresa.

Il nostro team Emerging Market Equity, che aveva già partecipazioni nella maggiore banca privata del Paese e in controllate di Georgia Capital, ha avallato la nostra convinzione nei confronti di questo titolo.

Le credenziali ESG di Georgia Capital

Nel 2019, ci siamo recati direttamente in Georgia in tre occasioni con l'obiettivo di comprendere il panorama economico locale, incontrare il management della società e ispezionare i suoi principali asset. Georgia Capital possiede un'azienda di pubblici servizi nel settore idrico, che fornisce acqua potabile a 1,4 milioni di persone. Dall'acquisizione, le perdite di acqua sono sensibilmente diminuite. La società possiede inoltre il primo parco eolico del Paese e ha completato la costruzione di una nuova centrale idroelettrica. Ma i progetti non si fermeranno qui, visto che il Paese si è posto l'obiettivo dell'indipendenza energetica.

Attraverso altre operazioni, la società si sta adoperando per aumentare in misura significativa il numero di bambini che hanno accesso all'istruzione privata. Sta inoltre partecipando alle iniziative nazionali volte a qualificare la forza lavoro locale per il futuro del Paese. Nel comparto sanitario del mercato georgiano, è il principale operatore di aziende ospedaliere private. Georgia Capital ha allineato questi business ad alto potenziale di crescita ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU. Concordati a livello internazionale, essi forniscono le linee guida per aiutare il mondo delle aziende ad affrontare le grandi sfide del momento, dalla povertà al cambiamento climatico.

Per quanto riguarda i piani futuri, la società intende accelerare sul tema della sostenibilità. Da parte nostra, abbiamo incoraggiato il management a collegare le remunerazioni con gli obiettivi che l'azienda si è posta. Lo scorso anno, abbiamo discusso delle opzioni di finanziamento per alcuni asset della società nel settore energetico e dei servizi di pubblica utilità. Nel 2020, abbiamo dato il nostro contributo a Georgia Capital per l'emissione del primo green bond nella storia del Paese.

Nel complesso, il governo georgiano ha risposto bene alla crisi del Covid-19 e l'economia continua a dimostrare una buona capacità di tenuta. Grazie al nostro rapporto con il management di Georgia Capital, abbiamo elementi per credere che la società sia in grado di sostenere le sfide poste dalla pandemia. Anche se il suo ramo che opera nella ricettività alberghiera ha subito contraccolpi, il resto delle partecipazioni si colloca in settori difensivi e dovrebbe dimostrarsi resiliente.

Enel

L'italiana Enel è una società integrata che opera nel settore della distribuzione di energia elettrica e gas. È anche un primario operatore nel mercato globale della generazione di energie rinnovabili. Le centrali idroelettriche rappresentano attualmente due terzi della capacità aziendale nel comparto delle rinnovabili, anche se gli investimenti sono oggi orientati soprattutto verso il solare e l'eolico.

Per quanto ci riguarda, Enel ha dimostrato un impegno fuori dal comune nel contribuire alla transizione globale verso l'energia pulita. In particolare, il miglioramento dell'accesso a fonti di generazione di elettricità ed energia rinnovabile costituisce un elemento chiave della visione aziendale per il futuro. 

Le credenziali ESG di Enel

Come si evince dal piano strategico 2020-22, Enel si impegna esplicitamente a promuovere la decarbonizzazione e l'elettrificazione. Contribuisce pertanto in modo diretto ad attuare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, in particolare l'obiettivo numero 7 (Energia pulita e accessibile) e l'obiettivo numero 13 (Agire per il clima). Lo sviluppo di soluzioni e investimenti per la transizione energetica che sottostà al business delle energie rinnovabili coincide con ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio, allineati con l'Accordo di Parigi e il target di riduzione delle emissioni pari a zero entro il 2050. Inoltre, la società sta facendo investimenti considerevoli per concretizzare la sua visione. Sui 28,7 miliardi di euro di spesa in conto capitale prevista entro il 2022, ha destinato 12,5 miliardi al ramo Enel Green Power.

Nell'ambito delle nostre attività di analisi e di engagement, abbiamo incontrato il management di Enel alla fine dello scorso anno. I colloqui sono stati molto incoraggianti. In particolare, l'amministratore delegato ha dichiarato che la società intende dismettere le centrali a carbone nel più breve tempo possibile. Il gruppo ha confermato inoltre che questo obiettivo potrebbe portare il carbone a rappresentare meno dell'1% delle fonti totali di generazione elettrica entro il 2030. Si tratta di un obiettivo notevole, visto che il dato attuale per il carbone è pari al 17%.

Per quanto riguarda tematiche ESG di carattere più generale, un elemento chiave è l'impatto sociale che avrà la transizione energetica, dato che Enel è un datore di lavoro di grandi dimensioni. L’azienda ha confermato che la dismissione avverrà in linea con i target nazionali ed è fortemente impegnata a riqualificare i propri lavoratori per garantire una transizione equa e inclusiva.

È incoraggiante anche il fatto che Enel abbia emesso green bond esplicitamente legati alla capacità di energia rinnovabile e agli obiettivi di CO2. Inoltre, Enel ha stabilito una serie di target per aumentare in futuro il volume di finanziamenti provenienti da fonti sostenibili. A nostro avviso, questo è un chiaro segnale delle reali intenzioni della società e lo accogliamo con favore.

Questi sono solo due esempi del modo in cui la nostra ricerca ESG a livello globale e il confronto attivo con le società possono rivelarci opportunità d'investimento che sfuggono ad altri. Siamo convinti che aziende come Georgia Capital ed Enel rappresentino l'avanguardia del cammino verso un mondo più equo e sostenibile.

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