Investimenti a impatto: un passo avanti nella finanza sostenibile

Arturo Benito e Iñigo Serrats News
Arturo Benito e Iñigo Serrats, foto concesse (Impact Bridge)

CONTRIBUTO a cura di Arturo Benito, CEO and co-founder e Iñigo Serrats, managing partner and co-founder di Impact Bridge.

Negli ultimi due decenni, l'investimento socialmente responsabile (SRI) ha registrato una crescita enorme. L'impegno diffuso attorno all'Accordo di Parigi del 2015 e la recente integrazione dei criteri ESG in seguito alla spinta normativa fornita dall’introduzione della Tassonomia europea del 2020 sono stati la chiave di questa crescita esponenziale. Tuttavia, i problemi sociali e ambientali come la disuguaglianza, la povertà, la mancanza di risorse e le conseguenze del cambiamento climatico continuano ad aumentare anno dopo anno. L'impact investing è nato per affrontare direttamente e intenzionalmente questi problemi. Raggiunge un livello oltre rispetto a quello che oggi conosciamo come investimento sostenibile. Si concentra sul fornire alternative reali e misurabili ai problemi più pressanti del nostro mondo, promuovendo soluzioni a lungo termine, generando nuove risorse e reinvestendole in nuove soluzioni. Secondo il Global Impact Investment Network [1], l'investimento di impatto cresce su base annuale a un ritmo del 27%, e il GIIN lo definisce come: "investimenti effettuati in aziende, organizzazioni e fondi con l'intenzione di generare un impatto sociale e ambientale accanto a un ritorno finanziario"[2].

Si differenzia da altri tipi di investimenti per tre elementi chiave: intenzionalità, beneficio e misurabilità.

- Intenzionalità: l'intenzione di un investitore di generare un impatto sociale o ambientale positivo e misurabile;

- Beneficio: la capacità di generare un cambiamento o un miglioramento misurabile nel problema oggetto dell'investimento;

- Misurabilità: essere in grado di rendere conto e riportare il ritorno finanziario, sociale e/o ambientale degli investimenti.

L'impact investing rappresenta una grande opportunità per l'industria finanziaria per diverse ragioni: può incanalare nuove risorse verso la soluzione di problemi sociali e ambientali che preoccupano la società, genera un modello potenziante di finanziamento che identifica i reali bisogni dei beneficiari finali e permette un uso più efficiente delle risorse, e offre un nuovo strumento per migliorare la connessione e la comunicazione con i clienti e la società nel suo complesso.

L'investimento sostenibile è molto affermato e la maggior parte dei gestori di fondi e delle banche private includono la sostenibilità nelle loro offerte di investimento. Inoltre, i progressi nella regolamentazione, soprattutto in Europa, dei criteri ESG hanno contribuito all'omogeneizzazione del settore. Ma l'impact investing è un fenomeno nuovo e differente. Cerca di ottenere sia un ritorno finanziario che un ritorno sociale e/o ambientale. Quest'ultimo richiede una misurazione adeguata e molti investitori cercano l'allineamento con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite per attirare capitali da organizzazioni che la pensano come loro. Di particolare interesse è il caso dei fondi pensione, che trovano nell'impact investing un alleato per adempiere al loro dovere fiduciario e al loro impegno verso la società.

L'impact investing attira anche l'interesse di organizzazioni preoccupate per la conservazione del capitale e il loro impegno verso la società, come i family office o anche gli endowments di fondazioni private e università. È anche uno strumento di comunicazione molto efficace con i clienti, grazie alla sofisticazione dei sistemi di misurazione dell'impatto sociale e ambientale, che sono particolarmente interessanti per catturare l'attenzione di un pubblico sempre più difficile da sorprendere con risultati puramente finanziari. La difficoltà di applicare diversi approcci di misurazione (standard, certificazioni, indici, qualitativi vs. quantitativi, ecc.) rende indispensabile rivolgersi a gestori specializzati che abbiano un approccio adeguato a questo tipo di investimento, soprattutto data la natura dei suoi beneficiari finali, normalmente gruppi ed ecosistemi molto vulnerabili.

L'investimento a impatto è anche un buon complemento alla filantropia tradizionale e al finanziamento pubblico. Questi ultimi infatti, anche se necessari, non sono sufficienti a soddisfare le esigenze dei progetti ad alto impatto. Secondo le stime delle Nazioni Unite, c'è un deficit di finanziamento di 2,5 trilioni di dollari all'anno per le microimprese e le PMI mondiali. Questi tipi di imprese sono i principali generatori di occupazione a livello globale e rappresentano una percentuale significativa del PIL nei Paesi in via di sviluppo. Per molti, l'investimento a impatto è diventato la loro principale fonte di finanziamento.

A differenza degli aiuti allo sviluppo o della filantropia, il necessario ritorno positivo dell'investimento a impatto permette, da un lato, l'empowerment delle economie a basso reddito, che diventano clienti che possono scegliere se vogliono o meno il finanziamento ricevuto impegnandosi a rimborsarlo in futuro, o se al contrario preferiscono ricevere sovvenzioni non rimborsabili. D’altra parte, permette il reinvestimento dei profitti e la promozione di un maggior numero di progetti nel tempo.

I prossimi anni vedranno un grande boom degli investimenti a impatto. Come dichiarato da Peter Harrison, CEO di Schroders, all’atto dell’acquisto nel 2019 di una quota di maggioranza in BlueOrchard, un gestore d'impatto svizzero: "L'impact investing sarà la tendenza più importante nel nostro settore nei due prossimi decenni". Una recente ricerca indica che i millennials sono molto più allineati con i valori dell'impact investing rispetto alle generazioni precedenti e l'industria ne è consapevole[3].

Molti investitori e gestori, anche quelli più tradizionali, vogliono e vorranno partecipare a questo nuovo tipo di investimento in futuro. Per farlo nel modo più diligente possibile, è essenziale iniziare fin da principio con i più alti standard, sia finanziariamente che per l'intera strategia di misurazione dell'impatto sociale e ambientale. L'impact investing ha il potenziale di riunire le migliori pratiche di gestione patrimoniale con lo scopo di contribuire alla soluzione delle grandi sfide del nostro mondo.

[1] Fonte: Global Impact Investing Network (GIIN).

[2] Definizione dal Global Impact Investing Network (GIIN), vedi http://thegiin.org/impact-investing/.

[3] EY research: https://assets.ey.com/content/dam/ey-sites/ey-com/en_gl/topics/financial-services/ey-sustainable-investing-the-millennial-investor.pdf