La rivoluzione ambientale è già iniziata

CONTRIBUTO a cura di Alexis Deladerrière, portfolio manager del Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio. Contenuto sponsorizzato da Goldman Sachs Asset Management.

Negli ultimi quarant’anni la battaglia contro i cambiamenti climatici è stata combattuta in un contesto di relativa indifferenza, se non di scetticismo, da parte di consumatori ed elettori in tutto il mondo. Fino ad ora.

L’ultima manifestazione di uno sforzo internazionale concertato per affrontare il problema del riscaldamento globale e ridurre le emissioni di CO2 è l’Accordo di Parigi del 2016. Al fine di limitare l’innalzamento della temperatura terrestre a 1,5°C, come previsto dall’Accordo di Parigi, l’evidenza scientifica suggerisce che le emissioni di CO2 (tecnicamente “CO2 equivalente”) debbano essere mantenute al di sotto dei 25 gigaton (Gt) da qui al 2030. Sulla base delle attuali politiche degli Stati membri, le emissioni raggiungeranno circa 50 Gt CO2e entro tale data1.

Il rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) delle Nazioni Unite, pubblicato il 9 agosto 2021 e redatto da 234 scienziati in oltre 60 paesi, spiega chiaramente che le misure politiche richieste per ridurre drasticamente le emissioni entro il necessario arco temporale impongono interventi immediati da parte di tutti i paesi del mondo. E anche se, l’IPCC indica un mancato allineamento tra l’opinione pubblica, l’industria e la politica nella volontà di innescare un cambiamento significativo a livello di riduzione delle emissioni e adozione di pratiche sostenibili, crediamo che la rivoluzione ambientale sia già cominciata.

Generazione Millennial

Oggi le generazioni più giovani, Millennial in primis, sono sempre più consapevoli delle potenziali conseguenze dovute, sul fronte dei cambiamenti climatici, all’inazione. Essendo cresciuti in un’epoca di maggiore coscienza ambientale, con una prospettiva globale facilitata dalla tecnologia, gli appartenenti a queste generazioni invocano un cambiamento urgente per proteggere il loro futuro e quello dei loro figli.

I consumatori Millennial, la generazione più “potente” a livello globale, stanno cominciando a votare in base ai propri interessi, e nel tempo le loro scelte, insieme a quelle della generazione Z, avranno un peso rilevante a livello politico.

Un aspetto cruciale è che i consumi delle generazioni più giovani cominciano a rifletterne i valori. Crediamo quindi che la domanda crescente di beni e servizi da fonti sostenibili obbligherà le aziende ad adattarsi e a trovare nuove soluzioni, perché questo sarà un nuovo imperativo di business e probabilmente anche politico, e riteniamo che l’adozione      di norme più efficaci rafforzerà lo slancio della transizione2,3.

In aggiunta all’inazione politica e sociale, finora le aziende hanno stentato a sviluppare quelle innovazioni tecnologiche necessarie a contrastare efficacemente i cambiamenti climatici e in grado di favorire la transizione industriale verso un futuro  sostenibile. Oggi, in piena era digitale, è probabile che lo sviluppo di nuove soluzioni subisca un’accelerazione.

Le curve dei costi spiegano spesso come una tecnologia vista solo nei film di fantascienza sia arrivata nella vita reale. Nell’ultimo decennio sia le rinnovabili sia le batterie per veicoli elettrici hanno raggiunto la parità di costi, diventando più competitive dei loro vecchi nemici: il carbone, il petrolio e il motore a combustione interna4.

Oggi stiamo osservando una riduzione delle curve dei costi in tutti i settori della green economy, comprese le soluzioni di economia circolare, i processi di cattura del carbonio e gli alimenti a base vegetale. In un contesto in cui la scalabilità commerciale sta diventando realtà in queste industrie, possono svilupparsi da un giorno all’altro settori    da miliardi di dollari che, oltre a migliorare la sostenibilità, offrono anche potenziali opportunità di investimento estremamente interessanti.

Poiché non esiste un pianeta “alternativo”, crediamo che sia importante concentrare gli investimenti sul pianeta in cui viviamo,che ha bisogno di un modello di crescita sostenibile da un punto di vista ambientale. Nell’ambito  di questa transizione, riconosciamo l’importanza di finanziare società innovative attivamente coinvolte nella risoluzione di alcune sfide future. Tra queste figurano le aziende che operano nelle aree dell’energia pulita, dell’efficienza delle risorse, del consumo sostenibile, dell’economia circolare e della sostenibilità idrica.

Oggi crediamo di essere giunti a un punto di svolta. Le società più innovative, allineate con questi cinque temi chiave, possono essere ben posizionate per guidare la rivoluzione ambientale e beneficiare di una dinamica positiva della domanda. Gli investitori si trovano quindi in una posizione unica per puntare su una storia di crescita pluridecennale  che, a nostro avviso, può condurre a una maggiore sostenibilità ma anche a rendimenti più elevati.

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1Fonte: Climate Action Tracker, a maggio 2021. A soli fini illustrativi.

2 Fonte: Deloitte Global Millennial Survey 2019. A soli fini illustrativi.

3 Fonte: Sustainable Brands Survey 2015: Millennials and Women Leading the Sustainable Investing Charge.

4 Fonte: BloombergNEF – Electric Vehicle Outlook, 2020. A soli fini illustrativi. “MCI” è l'abbreviazione di motore a combustione interna. Le previsioni economiche e di mercato contenute nel presente documento hanno finalità informative e sono aggiornate alla data di questa pubblicazione. Non può esservi alcuna garanzia che le previsioni si realizzino. Si vedano le note supplementari al termine del documento.

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