La tecnologia rimane ad oggi il settore più grande e in più rapida crescita dello S&P 500. L'analisi di Paul Wick, gestore di Columbia Threadneedle. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Paul Wick, gestore del fondo Threadneedle (Lux) Global Technology. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
La tecnologia rimane ad oggi il settore più grande e in più rapida crescita dello S&P 500 e l'uso della tecnologia continua a permeare tutte le aree del mercato. Le aziende di tutti i settori stanno adottando innovazioni tecnologiche per migliorare le relazioni con i clienti, efficientare le funzioni organizzative, ottimizzare la forza lavoro e trasformare digitalmente i loro prodotti e servizi. Riteniamo che gli investitori a lungo termine abbiano ancora una grande opportunità di esporsi e partecipare alle numerose ed entusiasmanti tendenze tecnologiche secolari in atto nel mercato.
Come Columbia Threadneedle siamo, quindi, prudentemente ottimisti sul settore tecnologico nel 2023 per diversi motivi. In primo luogo, l'inflazione sembra aver raggiunto il suo picco, così come i tassi d'interesse. Le valutazioni delle società tecnologiche sono ampiamente inferiori a quelle di un anno fa e, per questo, stiamo trovando opportunità di investimento con valutazioni più fair. Inoltre, la scarsità di IPO nel 2022 implica che l'offerta di azioni si è ridotta, in quanto le società di private equity hanno continuato a privatizzare le società di software. In secondo luogo, stanno emergendo importanti cicli tecnologici che guideranno la domanda di tecnologia futura, tra cui lo sviluppo del 5-G in India e in Europa, la maggiore velocità delle reti ottiche nei data center, i veicoli elettrici, la rivoluzione robotica e l'intelligenza artificiale.
Sebbene nel 2023 una recessione dell'economia globale appaia più probabile, i prezzi delle azioni spesso scontano in anticipo un calo dei fondamentali, ed è molto probabile che tale calo si verifichi durante quest’anno. Troviamo oggi molte società che scambiano a basse valutazioni degli utili o del flusso di cassa. Ipotizzando uno scenario di ripresa per il settore tecnologico nel 2024, le valutazioni risultano interessanti per gran parte dell'universo tech. Da ultimo, anche alla luce dell’ingente raccolta di fondi da parte di alcune società di Private Equity, riteniamo probabile un consolidamento del settore nei prossimi due anni.
Approccio e strategia del fondo Threadneedle (Lux) Global Technology
Nel nostro fondo Threadneedle (Lux) Global Technology, dedicato alla tecnologia, adottiamo un approccio value tech, simile a quello del private equity nei mercati pubblici. Il nostro team di investimento ha sede nel cuore della Silicon Valley ed è composto da 11 membri con una media di 26 anni di esperienza combinata nel settore tecnologico e industriale. Alcuni dei principi fondamentali della nostra filosofia d'investimento sono risultati vincenti negli ultimi 33 anni di investimenti in titoli tecnologici.
In particolare, come Columbia Threadneedle, puntiamo a battere gli indici non assomigliando agli indici, convinti che le società a media capitalizzazione solitamente superino le società a grande capitalizzazione grazie alla legge dei grandi numeri e alle fusioni e acquisizioni. Restiamo fortemente focalizzati sulle società con una solida proprietà intellettuale e vantaggi competitivi duraturi, con un flusso di cassa libero e una generazione di utili attuali o a breve termine, e valutazioni che consentano di ottenere una solida performance senza correre rischi eccessivi.
Inoltre, ricerchiamo continuamente aziende che siano beneficiarie del cambiamento tecnologico, con buone opportunità di crescita, un certo numero di ricavi ricorrenti e un team di gestione capace. O società che siano interessanti obiettivi di acquisizione e con team di gestione in grado di creare attivamente valore attraverso acquisizioni intelligenti e ritorno di capitale agli azionisti. Di contro, evitiamo società "flash in the pan", le mode e i prodotti unici, aziende con valutazioni estreme o con perdite persistenti e un elevato cash burn.
Il ruolo chiave dei semiconduttori
Nel nostro fondo sovrappesiamo il settore dei semiconduttori dal 2013, in quanto i titoli dei semiconduttori e delle apparecchiature per semiconduttori scambiano a valutazioni interessanti e sembrano maturi per il consolidamento. I semiconduttori sono parte integrante dei trend tecnologici attuali, come l'aumento della velocità delle reti nei data center, Internet (IoT), l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, la robotica e i veicoli elettrici, solo per citarne alcuni. Il settore rimane interessante e l'aumento della spesa per i data center iperscalati a causa dell'intelligenza artificiale dovrebbe favorire i titoli dei semiconduttori come Broadcom e Marvell Technology. Il software di sicurezza è un'altra area su cui siamo positivi, poiché la spesa è rimasta stabile per le nostre partecipazioni in Fortinet e Palo Alto Networks. I Chief Information Officer sono riluttanti a tagliare i costi della sicurezza informatica, poiché sempre più aziende spostano il loro carico di lavoro nel cloud e i dipendenti che devono accedere alle reti aziendali adottano sempre più spesso un modello di postazione di lavoro remota o ibrida. Riteniamo, poi, che alcune delle nostre partecipazioni in processori di pagamento siano ben posizionate per sfruttare la continua digitalizzazione dei pagamenti a scapito dell'uso di contanti e assegni a livello globale.
Attualmente, tra i fattori che possono influenzare il mercato dei titoli tecnologici vi è da considerare anche la rivalità tra Stati Uniti e Cina, che potrebbe schiudere significative opportunità di investimento, soprattutto nel segmento dei semiconduttori. Consapevoli che sia sempre difficile prevedere cosa accadrà nel prossimo futuro, restiamo ottimisti sul fatto che il nostro fondo abbia il giusto mix di partecipazioni e, per questo, sia in grado di navigare al meglio le molteplici sfide presenti nel panorama odierno.