Marcello Chelli: Mercati volatili? Come gli ETF possano proteggere il portafoglio

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L’opinione di Marcello Chelli, Referente in Italia, Lyxor ETF

L’inizio del 2018 ha registrato un balzo della volatilità sui mercati, come dimostra il rialzo considerevole dell’indice VIX. Se nel 2017 l'andamento della politica monetaria e dell'economia mondiale sembravano lineari, assistiamo ora ad un cambiamento di rotta nella percezione del rischio da parte del mercato che spinge molti investitori a rivedere le strategie di portafoglio. Livelli più alti di volatilità rispetto ai due anni scorsi possono comunque essere interpretati come un processo di normalizzazione. Anche in una fase di transizione dal punto di vista delle performance azionarie, gli ETF possono rivelarsi strategici. Alcuni ETF Smart Beta sono stati concepiti per proteggere i portafogli dai mercati volatili. 

Gli ETF Minimum Variance, partendo da un indice notorio a capitalizzazione, selezionano circa la metà dei titoli sulla base della correlazione e dei livelli storici della volatilità: l’obiettivo è ridurre sia la volatilità sia il max drawdown, al contempo mantenendo la diversificazione e un numero adeguato di componenti nel portafoglio. Ad esempio dal suo lancio (giugno 2015) il Lyxor FTSE Europe Minimum Variance UCITS ETF – Acc ha ridotto, rispetto all’indice market cap corrispondente, sia la volatilità (di quasi il 12% inferiore) sia la perdita massima, inferiore di ben il 23% (dato al 18/04/2018). La diversificazione e la flessibilità sono due elementi fondamentali in queste fasi di mercato per la costruzione del portafoglio. Gli ETF offrono un ampio ventaglio di strategie e sono strumenti ideali per affrontare la volatilità e costruire un portafoglio sia per il lungo termine sia per un approccio tattico di breve temine, combinandosi anche a fondi attivi.