Commento a cura di Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management.
Il mio obiettivo è di analizzare le aspettative di ricchezza nel breve termine – che possono agire improvvisamente da catalizzatore verso acquisti compulsivi di asset rischiosi - e che statisticamente aumentano in determinate situazioni e in maniera talmente capillare da riuscire a contagiare anche quelle persone che tipicamente sarebbero le meno a rischio. E’ ciò che si intende per 'rialzo della cameriera' ovvero la parte terminale di un grande movimento al rialzo nonché ultimo colpo di coda che si intravede quando persone che non hanno mai fatto investimenti speculativi in vita loro cominciano a farli. Ciò significa che i grandi operatori specializzati vendono a prezzi alti le attività finanziarie che avevano comprato a prezzi bassi al cosiddetto 'parco buoi' formato dalla moltitudine di persone non esperte, che vengono ammaliate da prospettive di guadagni importanti, facili e rapidi.
Avete notato quanta pubblicità ci sia sui bitcoin in questo momento su internet? Ma l'episodio che mi ha fatto pensare a quanto poc'anzi descritto è avvenuto recentemente quando un collega mi ha detto che una sua cliente molto ricca di 82 anni gli ha chiesto di diversificare il proprio patrimonio sui bitcoin. La signora in questione mai e poi mai qualche anno fa avrebbe comprato qualcosa di speculativo mentre adesso pensa sia cosa buona, non avendo la minima idea di cosa sia nella realtà il bitcoin o una criptovaluta. Come quasi nessuno del resto aveva idea di cosa facessero le aziende tecnologiche alla fine del 1999, ma questo non impediva di vedere la fila fuori da banche e SIM per comprare le Tiscali o, per i più sofisticati, alcuni fondi specializzati.
Nel maggio del 2013 la piccola correzione che pulì gli eccessi spaventò i piccoli investitori che, non sfruttando minimamente la situazione, si persero il trend rialzista dei due anni successivi, che hanno visto l'indice S&P 500 salire di circa 30 punti. Poi nell'estate 2015 ci fu un'altra importante presa di beneficio che durò circa un anno tra alti e bassi mantenendo l'indice americano in un range tra i 2100 e1900 punti, ma anche in quel caso i clienti come la facoltosa signora di 82 anni che adesso vuole comprare i bitcoin non approfittarono dell'occasione per aumentare una sana componente azionaria perdendosi così un altro bel rialzo di 25 punti. La mia sensazione è che in realtà non siano poi così numerosi gli investitori che hanno cavalcato questo spettacolare bull market e quindi adesso si stia formando un esercito di possibili cacciatori dell'ultima ora, che potrebbe dare nuovo carburante ai vari mercati.
Ovviamente non sto dicendo di riempire i portafogli di titoli speculativi perchè potrebbe sempre accadere qualcosa in grado di spaventare la moltitudine e interrompere il flusso, ma se non dovesse succedere alcunché di eclatante, questo movimento potrebbe assumere le caratteristiche di un fiume che si gonfia sempre più, inondato dai molti affluenti che si riversano in esso formando la cosiddetta 'piena'. Esattamente quello che accadde in Cina, seppur sotto forma di fenomeno puramente locale, prima dell'estate 2015, quando fu conferita anche ai risparmiatori privati la possibilità di comprare azioni.
Cosa fare quindi? Il mio consiglio è di rimanere investiti e lasciarsi portare dalla corrente prestando però molta attenzione perchè se la velocità dovesse aumentare occorre iniziare a valutare come uscirne per tempo, per non cadere nella cascata finale.