Contributo a cura di David Choa, head of Greater China Equities, BNP Paribas Asset Management. Contenuto sponsorizzato.
Rispetto al ciclo di mercato del 2015 e all'andamento dei mercati azionari in altre regioni, non ho dubbi sul fatto che oggi le condizioni dei mercati azionari cinesi siano migliori. Il rally di quest'anno è stato determinato da una serie di fattori diversi.
Fondamentali forti
Finora, la Cina ha gestito il Covid-19 in modo più efficace rispetto a molte altre grandi economie. Il Paese è prossimo a uscire dal tunnel del Coronavirus e i suoi indicatori economici in tempo reale sono in gran parte tornati ai livelli pre-COVID. I dati relativi al PIL cinese del secondo trimestre 2020 sono stati veramente positivi. Nel terzo trimestre, l'espansione dell'economia si attesta al 4,9% su base annua, con la ripresa trainata dalla crescita industriale. La Cina sarà probabilmente l'unica grande economia a registrare una crescita positiva nel 2020.
Oggi, l'economia cinese è più equilibrata rispetto al passato. Le sue costanti riforme economiche strutturali stanno contribuendo all'allineamento di consumi e investimenti alla domanda interna, forti di una tecnologia innovativa e in rapida crescita e di un servizio sanitario d'eccellenza.
In caso di recrudescenza di Covid-19 o di una maggiore tensione geopolitica, il Paese disporrebbe ancora di una notevole potenza di fuoco sia fiscale che monetaria, in grado di garantire stabilità, anche alla luce della moderazione di cui il governo ha dato prova negli ultimi mesi riguardo a tali misure.
Le autorità cinesi hanno oggi un migliore controllo del bilancio. La riduzione del rischio nel sistema finanziario rimane una priorità assoluta. Si sta facendo luce sul sistema bancario ombra per limitare i rischi di mercato. Ad esempio, il ricorso alle operazioni di marginazione per l'acquisto di azioni oggi è meno diffuso rispetto al 2015. Gli afflussi registrati quest'anno nei titoli cinesi riflettono una maggiore propensione al rischio piuttosto che un'impennata dell'indebitamento.
Fattori tecnici molto favorevoli
Mentre finora la Cina è stata sottopesata nei portafogli di molti investitori internazionali, a mio parere, stiamo assistendo a un'inversione di tendenza. Nel mondo post-pandemico, è probabile che gli investitori abbiano bisogno di un'esposizione indipendente sulla Cina, piuttosto che della mera detenzione di titoli cinesi attraverso un'esposizione ai mercati emergenti.
L'accelerazione delle riforme nei mercati dei capitali cinesi sta garantendo un accesso più efficace al mercato locale. Sembra che gli investitori stranieri siano stati rassicurati da un panorama normativo più prevedibile, sorretto dal sistema di pianificazione quinquennale di Pechino. Gli obiettivi sono a) migliorare l'allocazione del capitale; e b) sviluppare prodotti pensionistici e assicurativi a lungo termine che offrano ai risparmiatori un'alternativa alla speculazione immobiliare o all'accettazione di scarsi rendimenti sui depositi bancari.
La forza del renminbi registrata quest'anno riflette il flusso di denaro oltreoceano verso i mercati finanziari cinesi. I titoli di Stato cinesi rendono attualmente il 3% circa, con una conseguente contrazione dei rendimenti nelle economie avanzate. I maggiori provider di indici obbligazionari e azionari hanno aggiunto la Cina ai loro principali benchmark per i mercati emergenti. Pechino è determinata a non interrompere questa tendenza. Il capitale straniero svolge un ruolo importante nello sviluppo dei mercati finanziari cinesi e nella ricapitalizzazione del sistema bancario cinese.
Gli effetti del quantitative easing 2.0: la liquidità è abbondante; gli investitori sono alla ricerca di regioni che garantiscano una crescita economica e, trovandone ben poca, intravedono opportunità in Cina.
Maggiore diversificazione del comparto tecnologico cinese
Si è discusso molto sul fatto che sia stato un numero ristretto di titoli tecnologici a trainare il rally delle azioni statunitensi registrato quest'anno. Quello tecnologico è un comparto allettante anche in Cina, ma la situazione è diversa per svariati motivi: Mentre nel mercato azionario statunitense solo pochi player tecnologici hanno una posizione effettivamente dominante, in Cina il comparto appare più diversificato:
- Ciascun settore vanta più leader piuttosto che uno solo. Ad esempio, sono numerosi i grandi operatori dell'e-commerce, ma nessuno di loro ha un ruolo predominate nel settore.
- Lo sviluppo tecnologico in molti settori è ancora in fase embrionale. La Cina ha aziende in rapida crescita lungo l'intera catena del valore, da monte a valle, dall'hardware al software, al cloud e alle infrastrutture.
- Tradizionalmente, l'attenzione della Cina alla tecnologia si è concentrata sulle applicazioni consumer, mentre ora si sta spostando verso le applicazioni aziendali, in cui si intravede un enorme potenziale di catch-up rispetto ai concorrenti globali. Questa rappresenta un'area strategica di crescita.
E, cosa ancor più importante, non è solo una questione di abilitatori tecnologici cinesi:
- Consumo. Il governo cinese continua a promuovere un maggior consumo locale, soprattutto quando la ripresa economica nel resto del mondo è più debole. I livelli di ricchezza hanno raggiunto un punto di flesso: i consumatori cinesi desiderano uno stile di vita migliore in termini di istruzione, tempo libero e cibo, piuttosto che solo beni fisici di marca.
- Settori tradizionali. Non va dimenticato che la Cina ha ancora enormi settori industriali e manifatturieri tradizionali. I brand e le aziende che capitalizzano la trasformazione digitale per migliorare la propria immagine, acquisire nuovi canali di vendita (ad esempio, online) e migliorare la produttività (ad esempio, una migliore informazione per standardizzare i canali di distribuzione) stanno conquistando quote di mercato e sono i beneficiari secondari del boom tecnologico.
- L'innovazione non si ferma alla tecnologia. La Cina sta risalendo la catena del valore nel settore sanitario, dalle organizzazioni di ricerca a contratto (CRO) competitive a livello mondiale, che svolgono ricerche all'avanguardia per aziende biotecnologiche globali ai produttori di dispositivi medici che producono apparecchiature come la tomografia computerizzata (TAC) e sistemi di scansione e imaging. Il divario qualitativo con i competitor internazionali della Cina si sta riducendo e si stanno compiendo progressi a costi molto più bassi.
Focus sulle azioni cinesi
Il nostro team si concentra sulle tre seguenti tematiche chiave:
Innovazione
La Cina sta dedicando risorse e dando molto rilievo alla promozione dello sviluppo tecnologico, non solo per sfuggire alla dipendenza dalla tecnologia statunitense, ma anche perché la Cina ha grandi settori tradizionali, come quello industriale, che hanno urgente bisogno di migliorare la propria produttività .
La Cina è unica nel senso che non è solo un importante polo produttivo, ma ha anche un vasto mercato interno. Ciò le garantisce maggiori sinergie e guadagni potenziali su entrambi i fronti.
A sua volta, questo significa che i beneficiari possono essere individuati al di là dei tradizionali abilitatori tecnologici, come i grandi marchi di beni di consumo su Internet. Ne trarranno vantaggio le aziende del settore sanitario e anche quelle non tecnologiche dei settori industriale e dei beni di consumo, che possono migliorare fatturato e margini attraverso un'ampia trasformazione digitale.
Consumo
I consumatori cinesi non vogliono più soltanto prodotti di marchi occidentali; ora sono alla ricerca di uno stile di vita migliore. I settori del mercato azionario che ne trarranno beneficio vanno oltre i tradizionali settori retail e si estendono ad ambiti quali l'istruzione, la sanità e il benessere, l'intrattenimento e il consumo di cibo. Data l'enormità della popolazione cinese, si tratta di un mercato vasto, con molti brand locali emergenti che stanno acquisendo consapevolezza e conquistando le opportunità di business offerte dai consumatori.
Consolidamento
Ora che il ritmo di crescita in Cina è più moderato dopo un decennio di rapida espansione, le aziende devono pensare a qualcosa di più del mero fatturato. Devono concentrarsi maggiormente su ricerca e sviluppo, produttività e costi. Chi ha una mentalità progressista dovrebbe essere in grado di allontanarsi sempre più dalla concorrenza e di trainare il consolidamento. Pare che ciò dovrebbe verificarsi non solo nei settori industriali tradizionali, ma anche nella new economy.
A nostro avviso, queste tematiche principali sembrano poter resistere alla prova del tempo, indipendentemente da fattori esogeni come il COVID-19. In effetti, le conseguenze della pandemia stanno velocizzando la loro dinamica. Questi temi sono le stelle polari del nostro portafoglio e li usiamo per generare idee e acquisire informazioni per il nostro posizionamento.
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