Prospettive per il settore azionario

Jeremy Podger, notizia
Jeremy Podger, immagine concessa (Fidelity International)

CONTRIBUTO a cura di Jeremy Podger, Global Equity portfolio manager di Fidelity International. Contenuto sponsorizzato.

Siamo arrivati a metà del 2022, un anno che difficilmente sarebbe potuto essere più complesso in termini di performance per molte asset class nel contesto di un terribile conflitto, inflazione elevata e banche aggressive che cercano disperatamente di stabilizzare i prezzi.

Sul fronte degli utili aziendali il quadro finora è parso piuttosto positivo, con relativamente poche revisioni al ribasso da parte degli analisti. Negli ultimi mesi abbiamo osservato una crescita apprezzabile degli utili, mentre i mercati hanno ceduto quasi il 30% (un calo più o meno normale per un mercato ribassista). Sebbene nel complesso non si siano registrate moltissime revisioni al ribasso, ciò maschera una certa divergenza a livello settoriale. I titoli azionari del settore energetico, ad esempio, hanno sperimentato enormi revisioni al rialzo degli utili per via dei rincari energetici, ma ci sono state revisioni al ribasso in settori come i beni di consumo discrezionali e la tecnologia.

Per quest’anno continuiamo a prevedere una crescita degli utili, ma a nostro avviso il prossimo anno potrebbe essere piatta, poiché pronostichiamo una contrazione dei margini generalizzata a livello geografico. I nostri modelli inoltre mostrano alcuni scenari di recessione ed è evidente che un atterraggio duro non è ancora scontato dai dati del consensus. Per quanto riguarda i titoli azionari più ciclici lo scenario peggiore non risulta ancora scontato, nonostante i recenti cali. Ad ogni modo, ci sono anche aree dei mercati azionari in cui sta iniziando ad apparire un certo valore.

Value vs Growth

Per oltre dieci anni abbiamo visto i titoli growth sovraperformare quelli value, fino alla recente rotazione, che è coincisa con un aumento dei rendimenti obbligazionari (che hanno raggiunto il proprio picco a novembre dello scorso anno). Ovviamente in corrispondenza dell’aumento dei rendimenti le valutazioni di mercato tendono a comprimersi, data la riduzione delle valutazioni dei titoli a maggiore duration. Ciononostante, considerando i dati degli ultimi cinque anni, i titoli growth continuano a sovraperformare quelli value.

In caso di allentamento anche parziale delle pressioni inflazionistiche potremmo assistere a un indebolimento o a un’inversione della recente rotazione nel breve periodo, ma in un’ottica di lungo periodo, i titoli value appaiono comunque più interessanti di quelli growth in termini storici. Qualora avessimo ragione e negli anni a venire l’inflazione rimanesse elevata, quest’ultimo si rivelerebbe un fatto positivo per i titoli value. Nel complesso, piuttosto che investire esclusivamente nei settori value, gli investitori dovrebbero semplicemente dedicarvi una parte del proprio portafoglio: la crescita rimarrà sempre importante per l’azionario.

I settori su cui puntare

In questo momento è necessaria una certa prudenza. Cerchiamo caratteristiche difensive, come bilanci solidi, potere di determinazione dei prezzi, controllo dei costi ecc. Questo ci spinge verso settori come quello della sanità, che dovrebbe crescere anche in un contesto ancora più difficile (attualmente sta scambiando a un P/E stimato di 16x, in linea con la media di lungo periodo). Il settore sanitario sembra essere meglio posizionato rispetto a quello dei beni di consumo di base, ad esempio, dove individuiamo maggiori pressioni sui margini mentre la crisi del costo della vita costringe i consumatori a passare da prodotti di qualità superiore a beni meno costosi.

Ci sono un paio di aree di nicchia che secondo noi offrono opportunità: una è quella delle ferrovie statunitensi, l’altra sono i fornitori di auto globali. Per la seconda, negli ultimi due anni l’attività è stata frenata dalle difficoltà di approvvigionamento, dunque non escludiamo che ci sia una domanda repressa. Infine, abbiamo assistito a una svalutazione dello yen corretta per l'inflazione (circa il 30% in meno); di conseguenza, vediamo delle opportunità nel settore dell’export giapponese, che beneficerebbe enormemente anche della ripresa economica in Cina.


Le cose da sapere prima di investire

  • Qualunque affermazione e/o dichiarazione riportata nel presente documento non può essere considerata come legalmente vincolante per Fidelity o per il destinatario.
  • Gli investitori devono tenere conto del fatto che le opinioni qui riportate potrebbero non essere più attuali e che potrebbero anche essere già state modificate.
  • Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Il valore degli investimenti può diminuire o aumentare e un investitore/il cliente può anche non riottenere la somma investita

Disclaimer

Comunicazione commerciale.
AVVERTENZA: prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”), i quali sono stati debitamente pubblicati, in lingua italiana, presso la Consob e sono disponibili presso i soggetti collocatori, nonché sul sito www.fidelity-italia.it Se non altrimenti specificato, i commenti sono quelli di Fidelity. Queste informazioni non devono essere riprodotte o circolarizzate senza autorizzazione preventiva.
Fidelity fornisce esclusivamente informazioni sui suoi prodotti e non offre consulenza sugli investimenti basata su circostanze individuali, salvi i casi in cui ciò stato specificamente concordato da una società autorizzata in una comunicazione formale con il cliente.
Fidelity International si riferisce al gruppo di società che compone l'organizzazione globale di gestione di investimenti che fornisce informazioni su prodotti e servizi in determinate giurisdizioni, ad eccezione dell'America settentrionale. Questa comunicazione non è diretta e non deve essere diretta a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in paesi dove i fondi non sono autorizzati alla distribuzione o dove non è richiesta alcuna autorizzazione.
Salva espressa indicazione in senso contrario, tutti i prodotti sono forniti da Fidelity International e tutte le opinioni espresse sono di Fidelity International. Fidelity, Fidelity International, il logo di Fidelity International e il simbolo ""F"" sono marchi registrati da FIL Limited.
Il presente materiale è pubblicato da FIL Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). " SSO22IT0708