Il classico indicatore di momentum MACD (sempre su base mensile) ha dato un segnale di acquisto dopo aver toccato la peggiore condizione di iper-venduto dal 1999. Analisi di Riccardo Ronco, head of Technical Analysis, Aviate
Riccardo Ronco
head of Technical Analysis, Aviate
Il mese di febbraio si chiude con un importante evento per il metallo giallo: la rottura confermata in chiusura di mese della resistenza in essere da ottobre 2012.
Questo segnale importante è confermato dalla chiusura della media mobile a 50 giorni sopra la media a 200 giorni, un altro segnale di tendenza molto importante per gli investori “macro”. Il classico indicatore di momentum MACD (sempre su base mensile) ha dato un segnale di acquisto dopo aver toccato la peggiore condizione di iper-venduto dal 1999. Il processo di recupero è agevolato dal contesto fondamentale di tassi d'interesse reali negativi, un fattore che ha sempre supportato nel medio periodo l’oro.
Un’altra importante considerazione va fatta a livello inter-market – quando si confrontano diverse “asset classes”: l’oro in termini relativi contro l’azionario globale (viene usato il MSCI World Index in dollari) manda un segnale importantissimo con una rottura di due anni verso l’alto, suggerendo una rotazione/riduzione della componente azionaria in un portafoglio globale ed un incremento dell’esposizione in oro. Questo segnale è molto più “drammatico” contro l’azionario europeo (si usa il Dow Jones 600 Total Return e l’euro come valuta di riferimento) considerando una rottura rialzista del rapporto oro/Europa a due anni mentre contro l’azionario americano siamo su una rottura a 12 mesi
Obiettivi rialzisti per l’oro? $1340-$1400.