Riconoscimento facciale e diritti umani: che problemi comportano per gli investitori?

Contributo a cura di Benjamin Chekroun, Stewardship analyst e Sophie Deleuze, Lead ESG analyst, Stewardship di Candriam. Contenuto sponsorizzato.

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Un diversificato gruppo di aziende, tra cui alcune società leader su scala globale come Alibaba, Amazon, Apple, Facebook, Google, Huawei, IBM e Microsoft, devono rapportarsi con la tecnologia di riconoscimento facciale. Si stima che le videocamere di sorveglianza attive nel mondo siano più di un miliardo. Ma stiamo valutando con la dovuta attenzione rischi e responsabilità su questo fronte?

FRT: uno strumento controverso

La tecnologia di riconoscimento facciale (FRT), consente di sbloccare alcuni tra gli smartphone più sofisticati ed è in grado di rendere più rapidi i controlli negli aeroporti internazionali. È ritenuta la forma di riconoscimento biometrico più naturale, perché non richiede alcuna interazione fisica da parte dell’utente finale. Gli strumenti per il rilevamento di impronte digitali, scansioni dell’iride e altri dati biometrici sono più invadenti e impegnativi da utilizzare.

Mentre alcune persone accolgono la FRT come uno strumento positivo, per altri si tratta di una tecnologia controversa. Si verificano spesso errori di identificazione, che in alcuni casi hanno portato, negli Stati Uniti, all’arresto di innocenti. Questi errori colpiscono soprattutto persone di determinate etnie e specifici profili razziali. Oltre ai problemi che interessano i singoli individui, occorre considerare come il riconoscimento facciale possa essere utilizzato in modo sistematico contro alcune popolazioni, quasi come fossimo nel famoso romanzo di Orwell.

Al giorno d’oggi il riconoscimento facciale è un tema trattato in modo poco trasparente. La rapida diffusione di questa tecnologia ha portato alla luce rischi importanti legati all’impatto che può avere sulla privacy, sulla protezione dei dati e sulle libertà civili. Può darsi che sia necessario porre dei limiti all’uso della FRT. Senza trasparenza, non possiamo valutare adeguatamente questi aspetti controversi. È necessario aprire la strada all’analisi e al dialogo.

Il compito degli investitori

Come investitori responsabili, il nostro compito è integrare i fattori ambientali, sociali e di governance, ovvero i cosiddetti fattori ESG, nelle nostre decisioni in materia di investimenti ed esercitare un azionariato attivo. Cerchiamo di creare un valore a lungo termine per i nostri clienti e siamo consapevoli delle nostre responsabilità: abbiamo la possibilità di incanalare le risorse finanziarie in modo da favorire un miglioramento dell’ambiente e della società nel suo insieme. Siamo fermamente convinti che svolgendo le attività di investimento ed engagement con una conoscenza completa dei diversi aspetti della tecnologia di riconoscimento facciale sia possibile raggiungere più facilmente entrambi questi risultati.

Senza trasparenza, la FRT comporta diversi rischi per le aziende che la sviluppano, la vendono o la utilizzano. Questi rischi possono riguardare la reputazione aziendale o essere di natura operativa e finanziaria. Le autorità nazionali e locali stanno iniziando a muoversi e le aziende iniziano a reagire. Il tema sta diventando più scottante per l’opinione pubblica e le ONG stanno lanciando numerose campagne. A dimostrazione dei potenziali rischi, anche gravi, per gli investimenti, sono in aumento i casi di multe, divieti e inserimento in apposite blacklist.

I principali errori e problemi causati dalla FRT

La tecnologia ha assicurato al mondo incredibili benefici e straordinarie possibilità di investimento. Ad esempio, quando si è reso necessario il distanziamento a causa della pandemia, ha consentito a molte famiglie e aziende di continuare a comunicare. Tuttavia dobbiamo tenere presente che attualmente la tecnologia di riconoscimento facciale non richiede il consenso delle persone fotografate e non è adeguatamente supervisionata da organi ufficiali. In molti casi, veniamo sorvegliati dalla FRT senza esserne a conoscenza e gli errori di identificazione sono molto più frequenti di quanto si potrebbe pensare

Ora come ora, il modo in cui la FRT è progettata e utilizzata non solo mette considerevolmente a rischio i diritti umani fondamentali, ma ha anche profonde implicazioni sociali che interessano sia i diritti individuali di tutti noi, sia i diritti di intere comunità etniche. Ad esempio, si ritiene che alcune autorità governative abbiano identificato e tracciato specifiche popolazioni utilizzando le videocamere per il riconoscimento facciale posizionate in luoghi di ritrovo.

È arrivato il momento per gli investitori di giocare le proprie mosse

Gli investitori di Candriam sono consapevoli che i governi e le autorità hanno il dovere di sfruttare i vantaggi della FRT senza rinunciare al rispetto dei diritti umani fondamentali. In qualità di attori fondamentali del mercato in grado di guidare l’allocazione dei capitali, è naturale che gli investitori desiderino dare il proprio contributo per delineare i futuri confini dell’utilizzo di queste tecnologie.

Il prossimo passo è individuare con precisione tutti i problemi. La mancata richiesta di consenso, l’assenza di un’adeguata supervisione, il tasso di errore e le distorsioni delle prestazioni che determinano un aumento degli errori di identificazione in funzione di sesso e razza sono solo alcuni degli elementi controversi da chiarire. In molti casi, la fonte delle foto consente di capire che il database software è stato costruito senza il consenso delle persone i cui nomi e dati personali sono stati raccolti. Questi problemi possono riguardare l’intera catena di utenti della FRT, compresi i social network che vendono foto e nomi, le aziende informatiche e i governi.

Come investitori, prima di stabilire in che direzione muoverci, dobbiamo porci alcune domande. Ispirandosi ai Principi guida ONU su imprese e diritti umani (UNGP), la Dichiarazione degli investitori sul riconoscimento facciale promossa da Candriam intende dare voce a tutti gli investitori e invitare tutti i soggetti con un interesse nella tecnologia di riconoscimento facciale ad agire in maniera responsabile e proattiva. Le aziende e gli altri soggetti interessati devono dimostrare di essere consapevoli dei rischi legati a questa tecnologia e farne una questione prioritaria: è necessario agire con interventi mirati per individuare, prevenire e risolvere questi problemi.

Vi invitiamo pertanto a commentare la nostra proposta di Dichiarazione degli investitori e a unirvi a noi nell’attenta valutazione delle aziende in cui investiamo, per adottare una strategia complessivamente rispettosa dei diritti umani.

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