R&S: tema chiave per una sovraperformance sostenibile

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Contributo a cura di Hans Slob, senior portfolio manager NN Sustainable Equity di NN IP. Contenuto sponsorizzato.

Le aziende che investono importanti risorse in ricerca e sviluppo (R&S) spesso diventano “più solide e più a lungo”: investimenti mirati in questo campo consentono di acquisire un vantaggio concorrenziale nel lungo periodo. La strategia Global Sustainable Equity di NN Investment Partners (NN IP) mira a individuare compoundersostenibili, ovvero società in grado di trasformare con successo gli investimenti in ricerca e sviluppo in una crescita sostenibile duratura. La gestione attiva e l’approccio di NN IP alla catena del valore sono inoltre fondamentali per identificare queste opportunità e individuare le aziende vincenti a lungo termine.

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L’esigenza di innovazioni non è mai stata così forte. Nell’era digitale, nuovi concorrenti si materializzano più rapidamente che mai e i cicli di vita dei prodotti si accorciano. Le aziende che cercano di stare al passo con i tempi necessitano di un flusso continuo di innovazioni, che possano contribuire a sostenere i loro tassi di crescita e a mantenerne i vantaggi concorrenziali. Attraverso investimenti massicci in progetti di ricerca e sviluppo, attentamente selezionati e in linea con i loro obiettivi di fondo, possono rafforzare la loro redditività a lungo termine senza abbondare la dimensione sostenibile.   

Sono stati condotti molti studi sulla relazione tra R&S e valore di un’azienda. La maggior parte di questi studi ha mostrato che la R&S incide positivamente sia sui rendimenti dei titoli azionari che sul valore della società. Nello specifico, gli studi hanno rilevato che i livelli degli investimenti in ricerca e sviluppo e la loro crescita presentano entrambi una correlazione positiva con i rendimenti futuri (Chan e al. 2001; Eberhart e al. 2004).

Nel caso della strategia Global Sustainable Equity di NN IP, abbiamo riscontrato esempi evidenti di come la forte focalizzazione sulla R&S e sulle innovazioni possa ampliare il divario concorrenziale e guidare una crescita più solida e duratura, creando valore sostenibile per tutti gli stakeholder. All’interno di questa strategia, ricerchiamo aziende sostenibili che presentano modelli di business a prova di futuro, capaci di creare nuovi prodotti e processi, migliorando allo stesso tempo la produttività operativa.

Esiste inoltre una chiara relazione tra i livelli elevati di investimenti in ricerca e sviluppo e un profilo di sostenibilità più solido. Trovare una soluzione ai problemi sociali e ambientali più urgenti richiederà molti investimenti in soluzioni sostenibili. ASML, ad esempio, società olandese di componenti per il settore dei semiconduttori, sta lavorando su un nuovo foto ripetitore a wafer che aumenterà del 60% l’efficienza dei wafer di silicio dal punto di vista energetico. Allargando lo sguardo, il passaggio alla tecnologia cloud, alimentato da forti investimenti nella R&S da parte dei colossi tecnologici, tende a ridurre in modo significativo le emissioni di carbonio rispetto a una struttura informatica tradizionale. In definitiva, società che investono in misura insufficiente in R&S possono risparmiare sui costi, ma penalizzano le loro prospettive future.

La maggior parte delle aziende ad alta intensità di ricerca e sviluppo ha sede negli Stati Uniti. Uno studio condotto da HOLT mostra che, nel caso dei titoli azionari statunitensi, la R&S incide in misura del 17% sul deprezzamento degli asset, rispetto al 12% in Europa e all’8% tra le società appartenenti all’area Asia-Pacifico. Questo livello elevato di investimenti risulta premiante: le aziende con sede negli Stati Uniti, che investono in modo massiccio nella R&S tendono a registrare rendimenti migliori, ricavi più alti e crescita dei flussi di cassa più solida. Quasi tutte le società statunitensi con alti tassi di investimento in ricerca e sviluppo sono classificate come titoli azionari di qualità, e le loro quotazioni scontano una generazione record di flussi di cassa elevati in prospettiva futura.

Sebbene le società ad alta intensità di ricerca e sviluppo siano concentrate in misura maggiore negli Stati Uniti piuttosto che in Europa, gli investitori focalizzati sull’Europa possono ancora trovare “compounder” sostenibili dopo avere effettuato un’analisi approfondita. In questo caso, l’approccio alla catena del valore offre dei vantaggi: esaminare l’intera catena del valore, piuttosto che solo singoli settori, per identificare le aziende che presentano forte potenziale di crescita sostenibile.

Nel caso della strategia European Sustainable Equity di NN IP, abbiamo individuato alcuni sub-segmenti che offrono più opportunità di altri. In quanto all’avanguardia nelle energie rinnovabili, in Europa hanno la loro sede Siemens Gamesa e Vestas, due aziende leader nella tecnologia eolica onshore e offshore. I settori dei semiconduttori e quelli delle tecnologie mediche vantano solidi fondamentali settoriali e offrono opportunità interessanti, in linea con i principi di “compounder” sostenibili. Tra i contendenti figurano ASML, Infineon, Philips e Siemens Healthineers. Al contrario, alcuni dei maggiori settori europei, come quelli delle utility e delle telecomunicazioni, sono ostacolati dal quadro normativo che li caratterizza. Poiché in questi settori i rendimenti sono limitati, risulta difficile individuare “compounder” sostenibili in questo ambito.

Identificare società destinate a diventare “compounder” sostenibili è più facile a dirsi che a farsi. Non esiste una formula semplice che possa indicare se gli investimenti effettuati da un’azienda ad oggi aumenteranno il suo potenziale di mercato o amplieranno la sua base clienti. Tuttavia, gli investitori possono aumentare le probabilità di identificare aziende “più solide e più a lungo” adottando un approccio attivo, e approfondendo la conoscenza delle aziende attraverso una stretta attività di engagement. Prestare attenzione all’intensità, ai piani d’azione e alla crescita degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo risulta dunque uno dei fattori chiave per una sovraperformance sostenibile.

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