Il collaterale va inteso come un bene prezioso da valutare e comprendere, con diversi usi e rendimenti, non semplicemente per coprire l'esposizione ma anche una serie di altri rischi.
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La gestione del collaterale include diversi prodotti (derivatives, repos, buy-sell back, securities lending), che per quanto simili hanno leggi e contratti che li governano differentemente, con diversi livelli di rischio e con modalità di contabilizzazione diverse. Si tratta di un’attività utilizzata con obiettivi diversi. Infatti può succedere che all’interno del medesimo intermediario ci siano desk differenti che trattano la medesima tipologia di prodotto, e che per questi motivi il collaterale sia posto in portafogli differenti (trading, available for sale, holding to maturity). Poiché la collateralizzazione delle transazioni è divenuta sempre più necessaria per attenuare il rischio di credito e soprattutto il rischio sistemico, l'implementazione di una strategia di gestione del collaterale volta all’utilizzo coerente della liquidità e di tutti i titoli ammissibili e disponibili come collaterale per le varie attività sottostanti, è indispensabile sia per il buy-side che per il sell-side. Il collaterale va, dunque, inteso come un bene prezioso da valutare e comprendere, con diversi usi e rendimenti, non semplicemente per coprire l'esposizione ma anche una serie di altri rischi (liquidità, compliance, reputazionale). Come tutti i beni preziosi esso non va disperso bensì ottimizzato. Per gli asset manager e le istituzioni finanziarie le decisioni in materia di gestione del collaterale e di liquidità impattano sulla crescita futura delle loro attività di investimento globali. Gli effetti combinati del regolamento sull'infrastruttura del mercato europeo (EMIR), della legge Dodd Frank (DFA), di Basilea III e della direttiva MiFID hanno cambiato lo scenario dei mercati finanziari. Per affrontare questi nuovi requisiti introdotti un paio di anni fa, le imprese sono state costrette a migliorare le loro capacità di elaborazione e reporting, di gestione dei costi associati e di perfezionamento delle loro strategie di finanziamento.
Un'efficace gestione del collaterale per un'impresa vuol dire anche risparmi significativi in termini di costi, grazie all'ottimizzazione e trasformazione del collaterale. La funzione di amministrazione del collaterale prevede la gestione della movimentazione e la liquidazione delle garanzie per coprire esposizioni in sospeso. L'ottimizzazione, invece, comporta la movimentazione dello stesso, che può essere frammentato garantendo la corretta allocazione sulla base dei parametri di eleggibilità. Nei casi in cui un'impresa non disponga di collaterale della qualità richiesta nel suo portafoglio, possono essere richiesti servizi di trasformazione (spesso tramite Repos) per soddisfare questa specifica esigenza.
Dove è l'opportunità?
In questo contesto, le imprese che possono utilizzare in modo efficiente il collaterale disponibile nel loro portafoglio potranno ottenere ulteriori profitti. Ma per poter raggiungere questi risultati è necessario avere accesso alla corretta posizione globale delle proprie posizioni in titoli e sulla loro allocazione. Devono essere in grado di identificare il collaterale più economico da utilizzare in ogni contesto specifico, tenendo conto di tutti i vincoli di eleggibilità (criteri di ammissibilità, tagli minimi, rapporti di concentrazione, rischio di errore, preferenze di assegnazione e fattori economici), che potrebbero essere applicabili.
Inutile dire che questo è un processo complesso. Alcuni asset manager possono avere le competenze e le risorse per farlo internamente. Ma molti potranno farlo solo beneficiando di un servizio di outsourcing fornito da operatori specializzati. I parametri di ammissibilità del collaterale e l'identificazione della modalità di finanziamento ideale può essere complicata quando sono coinvolte più controparti. Accanto a questo, dobbiamo considerare i costi di regolamento delle garanzie, che potrebbero avere un impatto significativo sul costo complessivo delle medesime. Questi costi di regolamento possono essere controllati con l'aiuto di un fornitore di outsourcing, attraverso l’utilizzo di un servizio di post-trade integrato, che combina sia servizi di gestione del collaterale sia di custodia.