State Street, mercati privati: una crescita significativa nei prossimi tre-cinque anni

Denis Dollaku country head Italy
Denis Dollaku country head Italy

Contributo a cura di Denis Dollaku, country head Italy e membro dell’Executive Management Board di State Street Bank International GmbH.

Il contesto odierno, caratterizzato da tassi d’interesse bassi e un substrato economico inondato da un eccesso di liquidità, comporta un’esigenza d’investimento della stessa e la ricerca del rendimento in asset class diverse da quelle tradizionali: le strategie di investimento degli investitori hanno un impatto diretto sul nostro business, ed è per questo motivo che osserviamo con attenzione le tendenze di mercato. Dal nostro osservatorio di depositaria riscontriamo un interesse crescente sia dall’universo degli gestori tradizionali e di tipo private e sia i investitori istituzionali (fondi pensione, casse di previdenza e assicurazioni) per i cd. private markets in un’ottica di diversificazione del portafoglio che garantisca un rendimento più elevato rispetto alle asset class tradizionali.

Per capire e analizzare meglio il mercato e quali driver spingono gestori e clientela istituzionale verso i mercati privati, State Street ha recentemente condotto un sondaggio su 170 asset manager e asset owner europei ed internazionali attivi nei mercati privati da cui è emerso che la domanda di investimenti in queste asset class crescerà nei prossimi tre-cinque anni fino a raggiungere i 14,4 mila miliardi di dollari nel 2025.

Il sondaggio

Dai risultati del sondaggio si evince che gli asset manager si aspettano che la loro allocazione media negli asset privati salga dal 30% al 35%, mentre gli asset owner stimano un incremento dal 22% al 28%. Gli intervistati hanno affermato che i principali driver di questo incremento sono la volontà di diversificare spostandosi dai mercati tradizionali (59% degli asset manager e 67% degli asset owner) e le migliori opportunità di generare rendimenti positivi (52% degli asset manager e 52% degli asset owner). Il 40% degli asset manager, inoltre, ritiene che i mercati privati rappresentino una fonte di rendimento interessante e/o stabile.

Se volessimo concentrarci sul panorama italiano, potremmo dire che il mercato domestico è interessato dagli stessi trend che stanno attraversando altre parti del mondo, con numeri un po’ più piccoli ed un’emotività un po’ più forte: i private asset sono oggetto di discussione sempre più centrale, sia dal punto di vista degli investitori che degli asset manager. Riscontriamo un proliferare nelle diverse aree dei private asset (private equity, private debt, real estate e investimenti infrastrutturali) con un accento marcato, in Italia così come a livello europeo, sui meccanismi di trasmissione all’economia reale di questo tipo di investimenti. Sapere quanto e come questo tipo di investimenti impattano sull’economia locale aiuta gli investitori a dare una direzione alle proprie scelte di allocazione, ma le informazioni relative a questo tipo di investimenti sono notoriamente molto complesse. Il nostro sondaggio ha registrato come la qualità e la standardizzazione dei dati siano tra gli ostacoli principali alla crescita dell’esposizione ai mercati privati. Il 68% degli asset owner ha riscontrato un significativo costo-opportunità nell’utilizzo dei dati dei mercati privati e richiede una maggiore qualità nella fornitura dei dati. Il 58% afferma inoltre che la gestione dei dati e la validazione della loro qualità sono ormai parte integrante del processo di due diligence necessario nel processo di selezione di un gestore.

Gli asset owner richiedono un maggiore utilizzo della tecnologia per migliorare la qualità e la tempestività delle informazioni da parte degli asset manager, ma desiderano anche avere una visione d’insieme più precisa e top down del loro portafoglio in tutte le asset class.

Dalla necessità di fornire servizi, strutture e competenze per permettere ad asset manager ed asset owner di navigare meglio la complessità dei mercati privati nasce a Settembre 2021 l’acquisizione di Mercatus, che ha permesso a State Street di completare la filiera delle soluzioni disponibili ed il lancio di “State Street AlphaSM for Private Markets” che consente agli investitori istituzionali di gestire l’intero ciclo di vita dei propri investimenti in infrastrutture, private equity, immobiliari, fondi di fondi, attraverso un’unica piattaforma digitale front-to-back completamente integrata, includendo anche la capacità di fornire l’esposizione dell’intero portafoglio ai gestori che investono nel settore pubblico e nei mercati privati.