Transizione energetica: ALM ed equity premium

Transizione energetica
Matthew Henry (Unsplash)

CONTRIBUTO a cura di Marco Avonto, head of Institutional Clients Italy, Greece and Cyprus di Natixis Investment Managers. Contenuto sponsorizzato.

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Le infrastrutture legate alla transizione energetica possono far fronte alle passività di lungo termine, generare rendimenti elevati e migliorare i profili di sostenibilità dei fondi pensione.

Alla luce delle crescenti esigenze dei fondi pensione di rendimenti più elevati e di asset per compensare le passività, in un momento in cui è difficile trovare adeguati attivi sostenibili, tra le asset class emergenti ci sono le infrastrutture per la transizione energetica.

In che modo le rinnovabili sono adatte ai fondi pensione

Le infrastrutture per la transizione energetica, essendo una asset class illiquida, non sono adatte a tutte le tipologie di investitori. Al contrario, per i fondi pensione esistono numerose motivazioni a favore del loro impiego all’interno del portafoglio. In linea di principio, i fondi pensione scontano i flussi di cassa relativi alle date di pensionamento dei loro membri e investono sulle rispettive duration. Tuttavia, poiché gli asset liquidi stanno diventando troppo costosi o troppo scarsi, i fondi pensione hanno iniziato a cercare alternative e le attività illiquide, come le infrastrutture, sono utilizzate da un numero crescente di investitori previdenziali. La transizione energetica differisce di poco dai tradizionali asset infrastrutturali come ponti e ospedali: i flussi provenienti da asset infrastrutturali di transizione energetica ben strutturati sono prevedibili, e possono compensare la dinamica delle passività.

Se il debito illiquido, come alternativa al debito liquido, è adatto allo scopo, anche l’azionario infrastrutturale può essere ugualmente adatto, poiché ha il vantaggio di fornire rendimenti risk-adjusted più elevati rispetto al debito a lungo termine.

La maggior parte dei fondi pensione solitamente utilizza le azioni per aumentare le componenti più rischiose all’interno dei portafogli. Le allocazioni azionarie, tuttavia, sono limitate dalla volatilità, che ha il rischio di far deragliare gli obiettivi di accantonamento di un fondo pensione. Il notevole e inaspettato crollo delle valutazioni azionarie nella prima metà del 2020, quando è esplosa la pandemia di COVID-19, è solo un esempio di volatilità altamente dirompente.

Una strategia azionaria illiquida può offrire livelli di rendimento simili alle azioni quotate, ma con una volatilità notevolmente inferiore. Una strategia infrastrutturale per la transizione energetica può sia aumentare la diversificazione del portafoglio sia ridurre il rischio per il fondo.

Non da ultimo, gli investimenti in infrastrutture per la transizione energetica possono soddisfare le preferenze dei fondi attenti alla  sostenibilità, possono aiutare a esaudire le sempre maggiori richieste normative in merito alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e apportare ampi vantaggi per la società intera.

Evoluzione delle decisioni sull’allocazione

Man mano che i vantaggi delle infrastrutture di transizione energetica illiquida diventano evidenti, anche le decisioni di allocazione si stanno evolvendo. A livello globale, i fondi pensione nei mercati sviluppati sono sempre più a proprio agio con gli investimenti illiquidi e molti hanno allocazioni su strategie infrastrutturali in generale. Questa familiarità significa che i fondi sono disposti a investire in strategie infrastrutturali più di nicchia sia per aumentare la loro esposizione alle attività di transizione energetica sia per migliorare il profilo rischio-rendimento dei loro portafogli.

Alcuni consulenti con cui parliamo stanno rivedendo il loro universo investibile, inserendo strategie di transizione energetica più illiquide. Tra gli elementi chiave che motivano l’investimento in una strategia di transizione energetica si possono annoverare i benefici finanziari oltre al raggiungimento di una forte impronta sostenibile. Allo stesso modo, chiaramente, è importante che la strategia sia solida.

Prepararsi alla sostenibilità di prossima generazione

L'evoluzione è naturale nell’ambito dei fondi pensione, poiché sia le strutture del mercato sia le strutture sociali cambiano. Il crescente interesse per gli asset infrastrutturali della transizione energetica, un elemento chiave nella battaglia contro il cambiamento climatico, è un buon esempio di come le esigenze finanziarie e sociali si intersecano. Questa evoluzione può diventare rivoluzione, dato che i fondi investono in strategie sostenibili illiquide che finora non sono state considerate asset finanziari. Prepariamoci alla sostenibilità di prossima generazione.

La strategia di transizione energetica di Mirova

Mirova si è inizialmente concentrata su strategie greenfield, come progetti solari ed eolici in economie mature. Da allora ha ampliato il suo mandato per operare sull'intera filiera della transizione energetica, tra cui lo stoccaggio dell'energia, il biogas, l'idroelettrico, l'idrogeno e la mobilità elettrica. Dalla sua prima esperienza nelle energie rinnovabili nel 2002, Mirova ha intrapreso più di 175 progetti, collaborando con aziende per sviluppare infrastrutture in tutta Europa. Parlando ad esempio del settore del biogas, Mirova ha acquisito una partecipazione del 50% in Dana Gaz dalla società francese Engie, che gestisce nove unità operative, tra cui sette impianti di produzione di biometano con una capacità di 15,5 MWg e due impianti di cogenerazione con una capacità di 2 MWg. La partnership ha permesso a Engie di accelerare lo sviluppo dei suoi progetti con l'obiettivo di produrre 5TWh di biometano di origine francese entro il 2030.

Un’esperienza in campo idroelettrico di Mirova in Portogallo è una delle più grandi mai viste sul mercato europeo. Mirova ha contribuito a finanziare l'acquisto di una mezza dozzina di dighe idroelettriche da Energias de Portugal, per un valore di 2,2 miliardi di euro. Sebbene il prezzo dell'energia solare sia molto basso nelle ore centrali della giornata, aumenta notevolmente nei momenti in cui il sole non splende. In questi momenti l'energia idroelettrica può essere sfruttata al meglio e può garantire prezzi interessanti.

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