CONTRIBUTO a cura di Hyun Ho Sohn, portfolio manager di Fidelity Global Technology Fund. Contenuto sponsorizzato da Fidelity International.
Il contesto macroeconomico di tassi “più alti più a lungo” sta colpendo in maniera sproporzionata le valutazioni del settore tecnologico, il cui andamento dipende in maniera relativamente più marcata dalle prospettive di crescita futura degli utili. Investire semplicemente sul settore nel suo complesso difficilmente consentirà di sovraperformare; gli investitori, pertanto, dovrebbero guardare a società dotate del potere di generare utili e disponibili a valutazioni interessanti.
Data l’ampiezza del comparto, composto da una varietà di società diverse tra loro per fase di sviluppo, posizione nella catena del valore, presenza geografica e offerta di prodotti, la sua attrattiva strutturale rimane invariata e vi sono molte opportunità di crescita degli utili, purché gli investitori seguano una strategia disciplinata e attenta alle valutazioni.
Un contesto di tassi più elevati
Dal 2022 chi investe nel settore tecnologico ha dovuto fare i conti con un contesto di mercato diverso da quello dei circa 10 anni precedenti. I tassi d’interesse e di inflazione, compresi tra il 4 e il 6%, sono più vicini ai propri livelli storici che a quelli che hanno caratterizzato il quadro degli anni 2010. Questo cambio di passo ha fatto seguito alla pandemia globale, che ha dato luogo a significativi cambiamenti del nostro modo di lavorare. A causa del mix tra aumento dei tassi e inasprimento delle condizioni di liquidità gli investitori devono valutare la possibilità di adattare il proprio approccio ponendo maggiore enfasi su società in grado di generare utili e disponibili a valutazioni interessanti.
Dalla pandemia di COVID-19 in poi è aumentata la domanda nei confronti di quelle società capaci di fornire soluzioni adatte a stili di vita più incentrati sulla casa, come streaming, consegna di cibo e comunicazioni video. Con la fine dei lockdown e la normalizzazione dell’economia si sono sviluppate pressioni inflazionistiche e le principali banche centrali hanno innalzato i tassi d’interesse.
L’effetto più evidente dell’aumento dei tassi ha riguardato le valutazioni, per via dell’incremento dei fattori di sconto. Poiché una quota relativamente elevata degli utili delle società tecnologiche dipende dalle loro prospettive di crescita future, l’effetto di tale sconto è amplificato dall’aumento dei tassi. L’impatto del rialzo dei tassi è risultato piuttosto pronunciato nel mercato delle IPO, dove si è registrato un drenaggio della liquidità incanalata verso le società nelle prime fasi di sviluppo da cui erano dipese innovazione e nuove dinamiche di concorrenza.
Al contempo abbiamo assistito all’inversione di alcuni trend che hanno caratterizzato il periodo pandemico. Con la normalizzazione delle economie, ad esempio, una parte della domanda sorta nel corso della pandemia si è ridimensionata; un caso è quello della migrazione al cloud, sovrastimata durante la pandemia e la cui crescita sta andando oggi incontro a una moderazione. In un’ottica più di lungo periodo, tuttavia, il trend della migrazione al cloud è destinato a proseguire per molti anni. Nell’ambito di determinati prodotti di cui si sono registrate carenze, e specialmente in quello dei semiconduttori, gli acquirenti hanno fatto più ordini del necessario e oggi stanno smaltendo le scorte accumulate.
Settore tecnologico: le performance di quest’anno sono state trainate da sicurezza e IA
Pur essendo stato un anno difficile per il comparto tecnologico, il 2022 ha visto una ripresa trainata dai buoni risultati ininterrotti sul fronte degli utili di molte società large cap, che hanno rappresentato un’oasi sicura per gli investitori in un momento di incertezza macroeconomica e di mercato. Alcune di esse, come Apple, sembrano aver raggiunto la loro piena valutazione e costituiscono una fonte di fondi che possono essere reimpiegati per sfruttare altre interessanti opportunità nel settore.
La crescita sperimentata quest’anno dall’IA ha suscitato molto clamore, con un’impennata delle valutazioni delle società tecnologiche esposte a essa. Un esempio è quello di NVIDIA, che produce GPU (graphics processing unit, ovvero unità di elaborazione grafica) ampiamente utilizzate in applicazioni dell’IA grazie alla reputazione di prestazioni elevate di cui godono e che ha visto il valore del proprio titolo quasi quadruplicare negli ultimi 12 mesi. Gran parte del rendimento dell’indice S&P 500 di quest’anno, in effetti, è stata generata da un ristretto gruppo composto da sette titoli legati all’IA.
Performance dell’S&P 500 trainate dai titoli delle “magnifiche sette”
Fonte: Goldman Sachs, ottobre 2023. Nota: i “primi sette titoli” sono quelli di Meta, Amazon, Apple, Microsoft, Alphabet, Tesla e NVIDIA.
Il trend dell’IA ha una sua sostanza, ma a trainare le performance azionarie sono stati i flussi dei fondi, non la visibilità degli utili. Gli investitori stanno proiettando la domanda di oggi sul futuro, con un sorpasso delle valutazioni sui fondamentali. Data la debolezza del resto del mercato vi è un’elevata domanda di una manciata di titoli verso cui sono stati incanalati i capitali.
Sebbene quest’anno i risultati del mercato siano dipesi da una platea ristretta di società, la gamma delle opportunità offerte dal settore tecnologico rimane più ampia che mai dato il ruolo essenziale svolto dalle aziende del comparto per il progresso e l’efficienza di tutta l’economia.
Il settore tecnologico come componente fondamentale dell’economia
Pur continuando a evolversi, il settore tecnologico è ormai una componente essenziale di tutti gli altri. Si tratta di una piattaforma a supporto di tutti gli altri comparti: non un optional, bensì uno strumento fondamentale per poter competere. Il settore tecnologico fornisce le infrastrutture di base di cui hanno bisogno consumatori, imprese e Stati per svolgere le proprie attività. È per questo che molte società dotate di sistemi tecnologici obsoleti li stanno modernizzando per rimanere al passo.
Il ruolo della tecnologia è rendere possibile una crescita strutturale e un futuro migliore. Le innovazioni tecnologiche favoriscono IA e sostenibilità. Molte società nel campo ambientale, ad esempio, stanno sviluppando nuove tecnologie per la cattura del carbonio, la creazione di indicatori di biodiversità o l’ampliamento della produzione di idrogeno verde. Le tecnologie rappresentano un asset strategico anche per la loro capacità di fornire vantaggi competitivi al relativo proprietario. Ciò significa che le società tecnologiche, spesso, divengono target di operazioni di acquisizione per imprese di maggiori dimensioni che vogliono entrare in possesso di tali asset.
Il ruolo di “piattaforma” del settore tecnologico consente alle aziende di acquisire flussi di ricavi ricorrenti. I fornitori di soluzioni tecnologiche stanno passando a modelli di business ad abbonamento che garantiscono una maggiore fidelizzazione della clientela, dando luogo a margini più stabili e a una crescita costante. Queste aziende, a tutti gli effetti, stanno monetizzando l’engagement con i propri clienti; dunque fintanto che questi continueranno a utilizzarne le tecnologie, la domanda rimarrà resiliente.
Le opportunità offerte dagli investimenti nel settore tecnologico
Un contesto di aumento dei tassi rappresenta un problema per le valutazioni, rendendo più importanti la qualità di utili e flussi di cassa come fattori alla base delle performance dei titoli. In un quadro di tassi bassi gli investitori attribuiscono meno peso alla qualità dei profitti, dal momento che il tasso di sconto fa relativamente poca differenza per le valutazioni nel loro complesso. In un’economia caratterizzata da tassi elevati, invece, un tasso di sconto maggiore spinge gli investitori a porre più enfasi sulla robustezza degli utili, che indica se l’azienda è redditizia e se le sue valutazioni sono giustificate. In questo nuovo contesto di aumento dei tassi il settore tecnologico offre numerose opportunità d’investimento.
Le aree geografiche al di fuori degli Stati Uniti rappresentano un ricco bacino di società su cui fare ricerca; queste scambiano infatti generalmente a multipli più contenuti rispetto alle aziende USA, più rinomate e oggetto di un’ampia copertura. In Europa, ad esempio, ci sono società interessanti come Adyen e Amadeus che, nonostante una forte presenza globale, presentano valutazioni significativamente inferiori a quelle delle proprie omologhe statunitensi.
Il trend strutturale vissuto dal settore tecnologico prosegue
Il trend strutturale sperimentato dal comparto tecnologico prosegue e potrebbe perfino rafforzarsi dato lo stretto legame tra capacità tecnologiche e competitività. In qualsiasi settore una società operi, dovrà modernizzare i propri sistemi obsoleti e dotarsi di risorse tecnologiche aggiornate e interconnesse.
In questo contesto di aumento dei tassi d’interesse, tuttavia, a mettere a segno i migliori risultati saranno quelle aziende con un potenziale di rialzo interessante e capaci di generare utili. Un mix tra selezione di società con solide prospettive di crescita e disciplina sul fronte delle valutazioni rappresenta a nostro avviso la strategia più bilanciata per operare nel settore tecnologico e meglio in grado di conseguire una sovraperformance a lungo termine. Seguendo quest’approccio gli investitori più disciplinati potranno scoprire un gran numero di opportunità.
Gli investitori devono tenere conto del fatto che le opinioni qui riportate potrebbero non essere più attuali e che potrebbero anche essere già state modificate. Gli investimenti in mercati esteri possono risentire delle oscillazioni dei tassi di cambio. Gli investimenti in mercati emergenti possono andare incontro a maggiore volatilità rispetto ad altri mercati più sviluppati.