“Una sorpresa ma anche il risultato di relazioni consolidate in molti anni di lavoro sul mercato italiano”, dice Oriana Bastianelli, senior equity analyst di Kairos. Alla 43esima edizione dei cosiddetti Oscar della City, che premiano l’eccellenza, la società milanese fa doppietta e si porta a casa il premio più ambito del settore finanziario: migliore società di gestione e migliore professionista del settore degli Extel Awards. Un premio, che arriva dopo gli apprezzamenti di oltre 20mila esperti. Nella sezione dei migliori professionisti della gestione in Italia, quest'anno ci sono ben 68 new entry, ovvero professionisti che nel 2015 non sono stati riconosciuti, proprio come nel caso del primo in classifica, Oriana Bastianelli.
Lei, insieme al portfolio manager Vittorio Villa, si occupa del KIS- KEY (KEY sta per Kairos Equity Yield), un comparto di diritto lussemburghese di Kairos International Sicav. Il prodotto è un'azionario concentrato nel settore delle infrastrutture che, nonostante le tempeste borsistiche, nel primo trimestre 2016 ha segnato un +2,27% di performance. “Abbiamo la fortuna di lavorare in un settore che ha degli asset reali, con valore intrinseco”, spiega la Bastianelli. “Sono dei business difficilmente replicabili e sostituibili, come gli aeroporti per esempio. Così anche in momenti di debolezza i nostri asset rimangono stabili, nel lungo termine. Anzi il momento potrebbe essere una buona opportunità di accumulo di posizioni”.
Per scegliere i titoli “giusti”, l’analista, che vanta 17 anni di esperienza (11 di questi in Kairos), spiega di utilizzare un approccio analitico accurato: “Studiamo i bilanci storici, in un arco di tempo abbastanza lungo e se vediamo che la società è stata in grado di produrre buoni andamenti di cassa, allora incontriamo il management per un confronto sui numeri e sulle aspettative”. In ultimo si discute delle strategie, concentrandosi sull'uso della generazione di cassa. Il fondo, focalizzato su business regolati che presentano dividend yield elevati, punta su società di infrastrutture, dalle utilities alle telecomunicazioni, su scala europea. “Preferiamo confrontarci con chi conosciamo”, aggiunge Bastianelli. “Spesso il nostro team conosce queste società da almeno 15 anni. Si tratta di aziende a capitalizzazione medio-grande che spesso hanno una regolamentazione di settore, con cui ci confrontiamo”. Il fondo è pertanto molto concentrato: le prime dieci posizioni corrispondono al 50% dell’investito e la concentrazione principale sta soprattutto nelle utilities, nel settore delle torri e nel gaming (che è comunque un business in concessione).
“Ho sempre seguito molto da vicino il settore degli aeroporti e società operanti negli aeroporti: l'aeroporto di Zurigo e Vienna ma anche Autogrill ci hanno dato soddisfazioni. Qualche scelta sbagliata c’è stata: abbiamo creduto troppo presto in alcuni titoli, che poi ci hanno deluso. Ma non abbiamo mai avuto perdite rilevanti”. D’altronde “il lavoro in team - conclude Oriana Bastianelli - riduce il rischio di errore”.