Orsi (SYZ AM): "Siamo un player indipendente e dedicato alla gestione attiva"

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Ci sono diverse novità in casa SYZ per l’anno 2018. La società è costituita da due anime: Banca SYZ, la divisione dedicata al private banking, e SYZ Asset Management, la società di gestione nata assieme alla Sicav di diritto lussemburghese Oyster. Il 2017 è stato un anno molto positivo per la società di gestione, non solo dal punto di vista della vendita, ma anche per la perfomance dei fondi. “Rispetto agli anni passati però, sui mercati è mancata un po’ di volatilità che non ha permesso alle nostre strategie generatrici di alpha di esprimersi al meglio, spiega Marco Orsi, country head of sales Italy di SYZ AM. “Ora la volatilità è tornata, il che è molto favorevole per un gestore attivo come noi”. 

In questi ultimi mesi il mercato è diventato più sfidante e sono aumentate le incertezze. “Per quanto riguarda il reddito fisso, la prospettiva pergli investitori appare più chiara, dato che c’è una tendenza generale alla normalizzazione delle politiche monetarie”, sostiene il manager. “E’ meno prevedibile il futuro dell’equity, perché nonostante l’economia dia delle buone prospettive in termini di fondamentali, questi elementi non si trasmettono più nei mercati finanziari che in questo momento stanno soffrendo”. I timori sono un ritorno dell’inflazione ed entrambe le valorizzazioni obbligazionarie e azionarie che rimangono ancora piuttosto alte. “In questo momento, per quanto riguarda l’obbligazionario, per trovare rendimenti attraenti è necessario assumere maggiore rischio, abbassando quindi il rating qualitativo del credito, oppure posizionandosi più lunghi in termini di duration accettando la volatilità che ne consegue”.

In questo contesto diventano una buona soluzione le strategie attive e quelle decorrelate dal mercato. Il DNA della società si fonda sulle strategie attive. “Secondo l’autorità europea, per essere un gestore attivo è necessario che si abbia una percentuale di active share in portafoglio maggiore al 60%, noi abbiamo tra il 90 e il 95% di active share nei fondi azionari europei”, spiega Orsi.

Per rispondere alle nuove sfide del mercato, SYZ AM ha introdotto anche un nuovo approccio sistematico ERP Long/Short (Equity Risk Premia) alla gestione azionaria per evitare di essere troppo legati, come nel precedente approccio, al ciclo economico o esposti a settori specifici. “Questa è stata la causa di diversi drawdown in passato. Per esempio, nel 2015, a seguito di una rotazione settoriale, sebbene i titoli fossero stati selezionati sulla base di corrette analisi fondamentali, questi non hanno potuto performare come ci si aspettava. Titoli invece di settori differenti, sebbene avessero dei bilanci con dei risultati d’esercizio inferiori alle attese, hanno ottenuto delle performance migliori", spiega Orsi. 

“Ora le nostre scelte di allocazione non si basano più su un singolo fattore (che poteva essere come nel passato il  momentum), ma su sei fattori, o risk premia, decorrelati (momentum, size, quality, safety, management e value). Questo ci ha permesso di avere maggiore stabilità e consistenza delle performance”, conclude il manager.