Diversità, equità e inclusione sono ormai presenti nella maggior parte delle aziende ed è dimostrato che le imprese diversificate in termini di genere ottengono risultati migliori anche dal punto di vista della performance.
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Diversità, equità e inclusione sono ormai presenti nella maggior parte delle aziende, specialmente di grandi dimensioni. È dimostrato che la parità di genere abbia un effetto positivo sulla redditività e che le imprese diversificate in termini di genere ottengano risultati migliori anche dal punto di vista della performance. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi a riguardo e sempre più società stanno cercando di intercettare il cambiamento, riflettendolo anche in scelte di investimento. Tra queste Lyxor ETF, che comprendendo i benefici della parità di genere da una prospettiva di investimento, mette a disposizione degli investitori un modo semplice per agire a sostegno del ruolo delle donne all’interno della forza lavoro e investire in aziende contraddistinte dalla diversità.
Passi avanti ma ancora strada da fare
Divario salariale, congedi parentali retribuiti, posizioni di leadership: negli ultimi decenni le imprese hanno compiuto diversi passi avanti per colmare le differenze di genere, anche se restano criticità. “Credo che la parità di genere abbia fatto progressi negli ultimi decenni”, ma “c’è ancora molto da fare dal punto di vista aziendale”, spiega Margaret Johnston-Clarke, Global Chief Diversity Equity Inclusion Officer di L’Oréal. “È lecito affermare che non abbiamo fatto grandi progressi negli ultimi decenni. Al tempo stesso, tuttavia, è necessario un cambiamento perché sappiamo che la parità di genere non è solo un bene per la società, ma ha anche ripercussioni finanziarie favorevoli”, prosegue Johnston-Clarke. L’Oréal rientra nell’indice replicato dal Gender Equality ETF (Bloomberg ticker: ELLE) di Lyxor ETF. Nel suo 2021 Global Gender Equality Report, Equileap ha classificato L’Oréal come la prima società francese in termini di parità di genere e la quarta a livello globale.
“Ogni anno pubblichiamo un rapporto sulla performance di alcune aziende sul fronte della parità di genere; l’ultimo risale al 2021. Ci sono tre importanti risultati che posso condividere con voi. In primo luogo, siamo lontani dal raggiungere l’equilibrio di genere sul posto di lavoro”, afferma Diana van Maasdijk, ceo e co-fondatrice del fornitore di dati e organizzazione di ricerca Equileap. “Purtroppo, per quanto la situazione sia migliorata, notiamo che le donne occupano il 25% delle posizioni nei consigli di amministrazione e solo il 17% delle posizioni esecutive a livello globale. Da molti anni cerchiamo di puntare al 30%. A livello globale, non ci siamo ancora arrivati. Su questo dobbiamo ancora migliorare”, aggiunge la manager.
Sempre secondo il rapporto, inoltre, il 51% delle aziende non ha una politica contro le molestie sessuali e l’85%, ancora non pubblica informazioni sul proprio divario retributivo di genere. “In effetti, delle 4.000 imprese oggetto della nostra ricerca, solo 15 hanno affermato di aver colmato il divario retributivo di genere al loro interno. Questa è un’altra area in cui speriamo di osservare un miglioramento negli anni a venire”, sottolinea van Maasdijk.
Parità di genere, effetti positivi sulla redditività
Mentre gli argomenti morali ed etici a favore dell’uguaglianza di genere sono ormai ampiamente accettati, vi sono crescenti indicazioni che una forza lavoro diversificata in termini di genere ha anche un effetto positivo sulla redditività. “Ci sono anche significativi vantaggi aziendali che non sono ancora pienamente riconosciuti, il che è un peccato vista la crescente mole di ricerche che puntano in questa direzione”, continua van Maasdijk. “Diversi studi pubblicati da Harvard, MSCI, Credit Suisse e da imprese di ogni tipo sottolineano che una maggiore diversità di genere è associata a risultati finanziari migliori”, ricorda.
“Ad esempio, una delle ultime ricerche in materia è stata pubblicata alla fine del 2020 da una società di asset management chiamata Glenmede. Partendo dal Russell 1000, che contiene le 1000 più grandi aziende degli Stati Uniti, questo gestore le ha classificate in base al punteggio di parità di genere loro attribuito da Equileap. Glenmede ha poi esaminato i risultati finanziari di queste imprese dal 2014 al 2020, scoprendo che il primo 20% delle società considerate, ovvero quelle con il miglior punteggio di parità di genere, ha sovraperformato il 20% inferiore di quasi il 3%. In altre parole, le imprese più avanzate in termini di diversità di genere presentavano anche risultati finanziari migliori. E questo è solo uno di molti studi sull’argomento”, prosegue la CEO.
Come misurato dal punteggio di Equileap i benefici della parità di genere da una prospettiva di investimento sono significativi. Lyxor ETF ha trovato il modo di inserirlo nella propria strategia di investimento tramite il Lyxor Gender Equality (DR) UCITS ETF. Lo strumento, conforme all’Articolo 8 dell’SFDR, permette di investire in società contraddistinte dalla diversità di genere. L’Oréal costituiva una partecipazione nel Gender Equality ETF (Bloomberg ticker: ELLE) di Lyxor ETF.