In occasione dell’Italian Equity Week 2019 in Borsa Italiana, si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Fondi di Investimento Alternativi: MIV il mercato per i veicoli che investono in economia Reale”.
Sebbene negli ultimi anni siano stati introdotti diversi veicoli che facilitano gli investimenti in economia reale, il mercato risulta ancora poco sviluppato. La volontà di investire c’è, ma ci sono ancora diversi ostacoli che frenano l’entusiamo degli investitori.
Davide Squarzoni, direttore generale di Prometeia Advisory SIM spiega che il maggior potenziale può essere espresso dai fondi pensione: “I fondi pensione in Italia valgono il 30% della capitalizzazione delle società quotate e l’80% del valore del loro debito”, fa notare. “Ciò che dovrebbero fare gli investitori è ridurre quindi la parte core di portafoglio e aumentare la diversificazione satellite nell’economia reale”.
Per dare un punto di vista del mercato assicurativo, Edoardo Marullo Reedtz, responsabile studi finanziari di ANIA, ricorda che le compagnie assicurative investono secondo un’ottica di medio lungo termine. “Per soddisfare le nostre esigenze, una soluzione d’investimento deve esssere liquida e avere flussi di cassa costanti, come ad esempio i long term bond. Inoltre deve rispettare i regolamenti definiti da Solvency II, che hanno dato la possibilità di investire in tutte le classi di attivo secondo i principi della persona prudente e i requisiti patrimoniali imposti da Basilea”.
Criticità
Patrizia Misciattelli delle Ripe, presidente di AIFO (Associazione Italiana dei Familty Officer), definisce cinque chiavi di lettura per la categoria:
- Necessità di crescita: Responsabilità sociale di chi detiene grandi patrimoni per l’investimento in economia reale, senza prescindere dalle valutazioni ESG.
- Lungo termine: L’obiettivo finale è la conservazione del capitale che deve andare di pari passo con il concetto di innovazione, altrimenti si rischia di uscire dal mercato.
- Esigenza di performance compensative: la necessità di strumenti con obiettivi di sovraperformare, in modo da compensare gap di reddito e di valore (beni artistici non valorizzabili, tassi a breve negativi, beni immobiliazzati non ottimizzati in zone di basso profilo, etc).
- Contenimento del rischio: cercare quegli investimenti che possano controllare il rischio a priori.
- Convergenza generazionale: ricercare scambio di idee con generazioni future.
Come fare?
Secondo Antonella Massari, presidente di AIPB rispetto a un tempo che c’era carenza di offerta di soluzioni che investono nell’economia reale, oggi si sono fatti enormi passi in avanti. Ma a questo punto se il mercato è pronto e l’offerta esiste, perché il mercato non si sviluppa. Secondo l’esperta le motivazioni sono da ricercare in:
- Difficoltà definita dalle soglie di accesso: “Oggi la soglia è ancora di 500.000 euro, che va contro i principi di diversificazione,
- Ci sono ancora pochi veicoli.
- Ci dovrebbe essere una maggiore promozione di questo tipo di investimento da parte dei market maker.
- È importante definire dare una chiara informativa ed educare in modo adeguato cliente e banker.
- Definire un regime fiscale agevolato e non con una fiscalità tipica della clientela retail.