L’entità delle perdite è stata diversa per nazionalità (USA vs Europa), stile di gestione (attivo vs passivo) e asset class (tradizionali vs alternativi).
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Che gli ultimi due anni siano stati pieni di sfide per le società di gestione non è certo un segreto. Tuttavia, iniziano a emergere dati concreti che quantificano il prezzo che si sta pagando a causa dell’incertezza e dei rischi inaspettati. Gli ultimi sono stati pubblicati nell’indagine realizzata da Willis Towers Watson in collaborazione con la rivista americana Pensions&Investments. Oltre al ranking delle 500 SGR per patrimonio, il documento rivela che il loro volume totale di asset gestiti è calato nel 2015 per la prima volta dal 2011. Le masse sono diminuite di un 1,7% alla fine dell’anno scorso, fino ad arrivare a 76,7 trilioni di euro, rispetto ai 78,1 dell’anno precedente.
“Il calo degli asset a livello mondiale è frutto del difficile contesto di mercato e delle fluttuazioni valutarie”, ha affermato Alessandra Pasquoni, responsabile Willis Towers Watson in Italia per l’attività di investment consulting. L’esperta ricorda anche che l’indagine del 2014 già evidenziava un forte rallentamento della crescita, sebbene gli asset gestiti dai 500 fondi più grandi fossero aumentati del 2%.
Un calo a diversa scala
Le perdite patrimoniali a livello globale non sono state uguali ovunque. Secondo lo studio, gli asset gestiti dalle società nord americane hanno raggiunto i 44 trilioni di euro alla fine del 2015, un 1,1% in meno rispetto al 2014. Viceversa, il patrimonio dei gestori europei (incluso il Regno Unito) è calato di un 3,3%, fino a 25,1 trilioni di euro. Dal documento di Willis Towers Watson è possibile apprendere anche il dato relativo alle società di gestione con sede nel Regno Unito: i loro asset si sono ridotti di un 2%, arrivando a 6,6 trilioni di euro.
Questi risultati alimentano anche la polemica sul binomio gestione attiva/passiva: l’indagine rivela che gli asset gestiti attivamente – e che costituiscono ancora la maggioranza del totale degli attivi (78,3%) – sono diminuiti del 2,8% nel 2015. Il patrimonio in gestione passiva, invece, ha registrato una decrescita a un ritmo più veloce, del 5,5% durante l’anno.
Secondo l’indagine, gli asset tradizionali rappresentano ancora la maggior parte del patrimonio gestito (78,2%, così suddiviso: 45,4% nell’azionario e 33.8% nell’obbligazionario) ma sono diminuiti del 7,1% nel 2015. L’unica categoria in crescita durante il 2015 è stata quella degli asset alternativi che sono aumentati del 25,1%. Pasquoni afferma che “l'incremento delle attività alternative mostra che in un contesto di bassi rendimenti e crescente incertezza, gli investitori sono alla ricerca di nuove alternative per incrementare la diversificazione e i rendimenti. Questo cambiamento di strategia è essenziale affinchè l’industria si adatti alle sfide attuali e future”. Tuttavia, aggiunge, il mondo degli alternativi è molto più complesso degli asset tradizionali, per cui gli investitori dovranno focalizzarsi su nuove competenze nella selezione degli investimenti, su un approccio olistico al risk management e migliori alternative nell’implementazione di questi investimenti”.
Top 20 delle SGR a livello globale per patrimonio gestito
(In dollari, con data al 31 dicembre 2015)
Ranking | SGR | Paese | Tot. asset |
1 |
BlackRock |
USA |
$4,645,412 |
2 |
Vanguard Group |
USA |
$3,398,795 |
3 |
State Street Global |
USA |
$2,244,816 |
4 |
Fidelity Investments |
USA |
$2,035,658 |
5 |
Allianz Group |
Germania |
$1,926,034 |
6 |
J.P. Morgan Chase |
USA |
$1,722,503 |
7 |
Bank of New York Mellon |
USA |
$1,624,654 |
8 |
AXA Group |
Francia |
$1,489,132 |
9 |
Capital Group |
USA |
$1,390,432 |
10 |
Goldman Sachs Group |
USA |
$1,252,000 |
11 |
Deutsche Bank |
Germania |
$1,217,090 |
12 |
BNP Paribas |
Francia |
$1,195,853 |
13 |
Prudential Financial |
USA |
$1,183,673 |
14 |
UBS |
Svizzera |
$1,149,668 |
15 |
Legal & General Group |
Regno Unito |
$1,106,077 |
16 |
Amundi |
Francia |
$985,028 |
17 |
Wellington Mgmt. |
USA |
$926,918 |
18 |
HSBC Holdings |
Regno Unito |
$896,000 |
19 |
Wells Fargo |
USA |
$890,300 |
20 |
Northern Trust Asset Mgmt. |
USA |
$875,300 |
Fonte: The world’s 500 largest asset managers – Year end 2015