Perché le società stanno razionalizzando la gamma dei fondi offerti?

Colores
foto: autor Arquera, Flickr, creative commons

Nel terzo trimestre dell'anno sono stati lanciati in Europa 453 nuovi fondi d'investimento. Questa cifra rappresenta una lieve flessione rispetto al volume dei lanci del trimestre precedente. Analizzando le tipologie di prodotto,166 sono fondi azionari, 97 obbligazionari e 137 fondi misti. I dati arrivano dall'ultimo report di Thomson Reuters (ora Broadridge), che mostra come nel corso del terzo trimestre i prodotti messi in vendita in Europa si sono ridotti di ben 193 unità. "Data la forte raccolta netta che l'industria sta vivendo, sorprende vedere come il settore mostri una certa cautela nel lanciare nuove strategie di mercato", dicono dalla società di analisi. C'è di più, la varietà offferta dalle SGR, lungi dall'aumentare, diminuiscono".

Conseguenza diretta di liquidazioni e fusioni di prodotti. In concreto tra luglio e settembre si sono liquidati 322 fondi (la cifra triemstrale più bassa degli ultimi anni) e se ne sono fusi 324 (il dato trimestrale più alto degli ultimi tempi). Una delle cause che potrebbe spiegare la decrescita dell'offerta è il processo di consolidazione che sta vivendo l'industria, che ha portato alcune entità a fondere la loro attività. Inoltre, le SGR hanno ancora a che fare con una gran pressione sui margini, cosa che sta contribuendo alla razionalizzazione delle gamme di prodotti. "Questa pressione potrebbe aumentare via via che s'imporrà il nuovo quadro normativo, in quanto non tutti gli aumenti dei costi potranno essere trasferiti all'investitore finale", spiegano. Secondo il team di Detlef Glow, capo analista di Lipper  per l'EMEA, l'aumento dei costi diventerà un onere per l'industria. "Nemmeno un ambiente di mercato favorevole per i titoli azionari e obbligazionari potrebbero fermare questo trend, anche se quantomeno poter rallentare il consolidamento, dato che l'aumento delle masse gestite si tradurrebbe in redditi più elevati per il settore".

Alla fine del mese di settembre ci sono stati 32.000 fondi d'investimento registrati per la vendita in Europa: il Lussemburgo è il domicilio fiscale per eccellenza (quasi un terzo dei prodotti venduti in Europa sono domiciliati nel Granducato). Sul totale dei prodotti disponibili per l'investitore europeo, la maggioranza (37%) sono fondi azionari. Seguono i misti, che rappresentano il 27%, e i prodotti obbligazionari (21% del totale). Il 4% dell'offerta sono prodotti monetari e il restante 11% sono fondi di real estate, materie prime, fondi garantiti e fondi di hedge funds.