L'oro rimane un'opzione interessante sia come bene rifugio a fronte all'incertezza globale sia per il suo potenziale di crescita nel prossimo futuro.
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In un mondo in cui l'incertezza economica e geopolitica sembra essere la norma, l'oro è riemerso come un interessante bene rifugio per gli investitori. Nel 2024, il prezzo dell'oro ha raggiunto livelli record, superando i 2.500 dollari l'oncia, con un aumento del 21% dall'inizio dell'anno. Questo boom è sostenuto da una serie di fattori economici e strategici che hanno reso l'oro un bene essenziale nei portafogli di investimento.
Fattori economici e geopolitici
L'imminente cambiamento della politica della Federal Reserve (Fed) è considerato positivo per l'oro. Secondo Chris Mahoney di Jupiter AM, “le aspettative di tassi di interesse più bassi tendono a far salire i prezzi dell'oro”. Questa prospettiva è rafforzata dai tassi d'interesse reali negli Stati Uniti, che sono scesi al di sotto del 2%, aumentando l'attrattiva dell'oro come asset non remunerativo. Anche l'indebolimento del dollaro statunitense ha rafforzato l'attrattiva dell'oro. Questo fenomeno, insieme alle aspettative di riduzione dei tassi, ha spinto il prezzo dell'oro oltre i 2.500 dollari.
Inoltre, la domanda di oro da parte delle banche centrali è un fattore determinante per il rally dei prezzi. Dal 2010, le banche centrali hanno aggiunto più di 7.800 tonnellate alle loro riserve, alla ricerca di una diversificazione e di una minore dipendenza dal dollaro e dai Treasury statunitensi. Anche l'incertezza geopolitica ha stimolato la domanda d'oro. Durante i periodi di forte tensione geopolitica, come la Guerra del Golfo (1990-1991), la Guerra in Iraq (2003), gli attentati dell'11 settembre (2001) e il conflitto Russia-Ucraina (2022), i prezzi dell'oro hanno registrato un aumento significativo, consolidando la sua posizione di bene rifugio.
Oro come bene rifugio e opportunità di investimento
La domanda di oro è stata trainata in modo significativo dalle banche centrali, in particolare dai Paesi emergenti come Cina, India e Turchia, che dal 2010 hanno aggiunto più di 7.800 tonnellate alle loro riserve. Questo movimento riflette il desiderio di diversificazione e di minore dipendenza dal dollaro USA. Secondo Charlotte Peuron, fund manager di Crédit Mutuel Asset Management, “l'oro rimane una componente essenziale per la diversificazione dei portafogli di investimento. La sua capacità di fungere da copertura contro il rischio sistemico e la sua indipendenza da altri asset finanziari lo rendono particolarmente interessante nell'attuale contesto economico”.
Le prospettive degli esperti
Peuron sottolinea che l'oro non è solo un bene rifugio, ma anche un'opportunità di investimento redditizia, poiché i produttori di metalli preziosi stanno realizzando margini record grazie al controllo dei costi e all'aumento dei prezzi di vendita, generando un significativo flusso di cassa libero. Si prevede che l'oro continui a salire e le previsioni indicano che potrebbe raggiungere i 2.800 dollari l'oncia nel breve termine.
Il CEO di VanEck, Jan van Eck, ha recentemente commentato che le prospettive dei prezzi dell'oro per i prossimi cinque anni variano. Secondo alcune analisi, come quella pubblicata da Morningstar, il prezzo dell'oro potrebbe raggiungere i 3.000 dollari l'oncia, il che rappresenterebbe un aumento di oltre il 20% rispetto ai livelli attuali. Come Peuron, sottolinea che l'investimento in oro è la pietra angolare di un portafoglio diversificato.