L’elevato costo di approvvigionamento energetico rappresenta una fonte di preoccupazione per le Banche centrali, poiché potrebbe determinare un nuovo aumento dei prezzi.
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I mercati azionari globali hanno perso slancio ad agosto. A preoccupare gli investitori sono il rallentamento della crescita economica in Cina e l'impatto a più lungo termine dei tassi d'interesse statunitensi elevati. “Tra i settori, quello dell'energia, spinto dall'aumento dei prezzi del petrolio, è stato l'unico a chiudere in territorio positivo. I titoli tecnologici hanno interrotto bruscamente il recente rally per via dei timori degli investitori in merito alle valutazioni elevate. Tuttavia, i flussi in entrata nel settore sono rimasti solidi”, spiega la strategy unit di Pictet Asset Management.
Categoria Morningstar | YTD | Rend. 3 mesi | Rend. 1 anno | Rend. 3 anni | Rend. 5 anni | Volatilità |
Azionari Settore Tecnologia | 20,09 | -2,6 | 10,62 | 2,55 | 10,56 | 22,35 |
Azionari Settore Private Equity | 17,47 | 7,38 | 18,91 | 14,37 | 9,45 | 22,01 |
Azionari Settore Comunicazioni | 16,14 | 1,26 | 11,11 | 4,37 | 3,9 | 15,75 |
Azionari Settore Beni e Servizi di Consumo | 8,6 | -3,63 | 9,52 | 3,12 | 3,45 | 18,01 |
Azionari Settore Servizi Finanziari | 8,44 | 2,91 | 12,36 | 12,71 | 4,24 | 22,06 |
Azionari Settore Energia | 8,14 | 13,53 | 15,3 | 35,36 | 5 | 27,13 |
Azionari Settore Beni Industriali | 4,67 | -1,86 | 13,47 | 10,62 | 7,03 | 18,78 |
Azionari Settore Acqua | 2,27 | -3,91 | 3,18 | 6,86 | 6,61 | 16,41 |
Azionari Settore Ecologia | -0,23 | -5,39 | 0,44 | 5,26 | 6,86 | 17,49 |
Azionari Settore Biotecnologia | -3,54 | -2,48 | -5,79 | 0,64 | 1,67 | 18,77 |
Azionari Settore Infrastrutture | -6,27 | -5,23 | -7,92 | 5,12 | 4,34 | 13,49 |
Azionari Settore Servizi di Pubblica Utilità | -7,53 | -6,38 | -6,39 | 4,6 | 6,17 | 15,46 |
Azionari Settore Metalli Preziosi | -9,84 | -6,02 | 1,27 | -9,62 | 8,44 | 26,68 |
Azionari Settore Energie Alternative | -14,43 | -12,00 | -18,92 | 4,88 | 13,13 | 25,11 |
“Sul fronte inflazione, la nota negativa è rappresentata, a livello globale, dall’aumento dei prezzi del petrolio, arrivato ormai a sfiorare i 100 dollari al barile per la prima volta nell’ultimo anno, sull’onda dei timori di una possibile riduzione dell’offerta da parte dei principali paesi esportatori, Arabia Saudita e Russia, e dell’annuncio da parte dell’OPEC+ di un calo di produzione pari a 3 milioni di barili per il quarto trimestre 2023”, spiega Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm.
WTI Crude Oil Prices, andamento a dieci anni

“L’elevato costo di approvvigionamento energetico rappresenta senza dubbio una grande fonte di preoccupazione per le banche centrali, poiché potrebbe determinare un nuovo aumento delle pressioni inflazionistiche proprio quando la fine del ciclo rialzista potrebbe essere vicina”, spiega l’esperto.
Carlo De Luca, responsabile asset management, Gamma Capital Markets aggiunge “il dato sull’inflazione americana (+0,7% mese su mese) che ad agosto ha rialzato la testa soprattutto a causa della fiammata nei prezzi, generata dal rincaro del petrolio, non si è rivelato una sorpresa. Almeno non per noi”.
In questo momento, Bluebay apprezza il settore dei beni strumentali, in particolare nelle aree con il potere di determinare i prezzi: “le società di tipo investment grade tendono ad avere bilanci consistenti e ci sono emittenti con ottime posizioni di mercato nell’automazione, robotizzazione, produzione di petrolio e gas e catene di approvvigionamento aerospaziali. Siamo particolarmente interessati a quelle che presentano un'esposizione verso gli Stati Uniti”, spiega Nesche Yazgan, senior corporate analyst, investment grade, RBC BlueBay.
Nitesh Shah, head of commodities and macroeconomic research, WisdomTree ricorda che l'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) continua a esprimere ottimismo sulla domanda di petrolio della Cina, attribuendo l'impennata della domanda globale ai viaggi aerei durante l'estate, all'aumento dell'utilizzo del petrolio nella produzione di energia e all'incremento dell'attività petrolchimica cinese. “Nel frattempo, i tagli dell'OPEC+ (l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e dei suoi partner), in particolare le riduzioni volontarie dell'Arabia Saudita, stanno irrigidendo il settore”, conclude l’esperto.