Pictet, la sostenibilità fa bene al portafoglio

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immagine ceduta dall'entità

La sostenibilità consente di coniugare al meglio lo sviluppo economico con la capacità della natura di rigenerarsi: investire in modo sostenibile significa dare un sostegno a quelle aziende che operano a livello globale per assicurare una migliore qualità di vita, un ambiente meno inquinato e una società più vivibile. Parola di Luciano Diana, senior investment manager di Pictet Asset Management. Tra i fondi tematici del gruppo, spicca il Pictet-Clean Energy-R eur: il comparto persegue la crescita del capitale investendo almeno due terzi del patrimonio totale in azioni di società di tutto il mondo che beneficiano del passaggio ad energie a minore emissione di carbonio o che vi contribuiscono. Privilegia le società che operano nei settori delle risorse e delle infrastrutture a basso impatto ambientale, degli impianti e delle tecnologie che consentono di ridurre le emissioni di carbonio, della generazione, trasmissione e distribuzione di energia più pulita e dell'efficienza energetica. I dati di performance cumulata sono molto interessanti: +26,9% a un anno, +18,8% da inizio anno. Nella ripartizione geografica, al primo posto ci sono gli Stati Uniti, al secondo la Germania, seguono Francia, Cina e Hong Kong. Qualche titolo? Delphi Automotive, Sunedison Inc, Nxp Semiconductors Nv, Sensata Technologies Holding, Williams Companies, Spectra Energy, Borg Warner, Smith (A.O.) Corp, Atmel Corp, Nrg Yield Inc-Class A. I gestori sono Xavier Chollet e Luciano Diana. 

Come si coniugano benessere, sostenibilità ambientale e finanza?

Si può fare bene, finanziariamente parlando, contribuendo al tempo stesso al bene del pianeta. In questo senso la sostenibilità rappresenta la condizione necessaria che lega l’esigenza di soddisfare il fabbisogno alimentare del presente, garantendo il benessere alimentare a tutte le popolazioni, alle aspettative finanziarie degli investitori. In buona sostanza la sostenibilità permette di conciliare la sviluppo economico con la capacità della natura di rigenerarsi. Investire in modo sostenibile significa dare un sostegno a quelle aziende che operano a livello globale per assicurare una migliore qualità di vita, un ambiente meno inquinato e una società in migliore salute. Le Nazioni Unite hanno elencato otto obiettivi di sviluppo per il millennio che rispondono alle principali sfide aperte a livello mondiale. Il primo obiettivo in ordine di importanza è "sradicare la povertà estrema e la fame". Focalizzandoci sul tema alimentare l’investimento sostenibile consente di premiare quelle società che operano sull’efficienza della produzione e della distribuzione dei beni agricoli, andando quindi a ridurre gli squilibri. 

Tra le grandi variabili di cui tener conto, quali sono le principali?

La grande accelerazione dell'economia globale, la crescita della popolazione ma anche del PIl reale, oltre che l'attenzione al consumo energetico. Per questo per noi il messaggio fondamentale è che investire bene e far del bene all'ambiente non sono due cose in contraddizione. Da una parte abbiamo il consumo di risorse naturali, dall'altra la gestione dell'inquinamento che in alcune zone del pianeta sta raggiungendo livelli critici. Esatto. Di conseguenza riteniamo che il momento giusto per investire nella sostenibilità ambientale sia adesso. In particolare nel settore ambientale vediamo un potenziale di investimento da 2mila miliardi di dollari che cresce del 7% l'anno.

Dove sono le opportunità maggiori?

Nel settore dell'acqua e lo conferma la scelta della Cina di lanciare un piano da oltre 700 miliardi di dollari di investimenti pubblici e privati per migliorare il trattamento delle acque di scarico, per bonificare laghi e fiumi. Questo crea grandi opportunità per tutte le società interessate. Da non sottovalutare sono anche i settori della tecnologia e dell'innovazione finalizzati a un'ottimizzazione del consumo elettrico. 

In termini di rischio/rendimento cosa bisogna aspettarsi?

Una volatilità un pò più elevata rispetto all’indice Msci World, attorno al 3%, ma di contro c'è un ritorno superiore del 6%.