L'analisi del capo comparto Sustainable & Responsible Investment della società sullo sviluppo degli investimenti sostenibili tenendo in considerazione i megatrend.
Doppio rendimento, da una parte ottenere una performance elevata e dall'altra raggiungere un impatto sostanziale positivo. Questo è l'obiettivo di Wolfgan Pinner, CIO Sustainable&Responsible Investment di Raiffeisen Capital Management e responsabile della gestione del fondo Raiffeisen Bilanciato Sostenibile (5 globi Morningstar) e Marchio FundsPeople per il 2021 con rating B (Blockbuster) intervenuto a margine del Salone del Risparmio.
"Per raggiungere il doppio rendimento è possibile investire in tematiche quali le energie sostenibili, rinnovabili, trend come quello demografico o in settori che evitano lo spreco della plastica riciclandola. Ci piacciono aziende come TOMBRA, Umicore o ancora Vestas Wind che si è focalizzata sull'energia eolica, seguendo i megatrend sostenibili".
megatrend ma non solo
In Raiffeisen, spiega Pinner, esistono due binari sui quali viaggiare. Da una parte esistono dei fondi con uno spettro ampio in cui "non agiamo escludendo i settori ma cerchiamo i migliori titoli all'interno degli stessi. Chiaramente però non è possibile per un fondo sostenibile investire nelle armi o nel lavoro minorile. Dall'altra parte invece ci sono investimenti tematici, come dicevo prima, smart energy, tecnologia o salute. Sono due approcci diversi, il primo per il cliente è più vicino al benchmark mentre il secondo è più lontano. Entrambi per noi sono interessanti possiamo definirli uno core e l'altro satellite".
bolla all'orizzonte
In molti, parlando di sostenibilità, sottolineano il costo delle valutazioni ormai diventato in alcuni casi elevato. "Un esempio in questo senso sono i i titoli nell'ambito dell'idrogeno. Lo scorso anno c'è stata una bolla poi esplosa a inizio 2021. Di solito quando passiamo al vaglio tutti i settori, le aziende ESG sono un po' più care rispetto a quelle che non seguono criteri di sostenibilità. Ma parliamo di qualche punto percentuale. Ci sono temi caldi che riguardano la tassonomia e in cui possiamo è possibile scorgere all'orizzonte una una bolla speculativa, l'importante è che non esploda. C'è invece l'eventualità che i titoli si consolidino ma la bolla non deve necessariamente scoppiare" spiega l'esperto della società austriaca.
Un distinguo importante da fare è quello tra articolo 8 e quello 9 nei vari Paesi in cui è entrata in vigore la normativa SFDR. "In Austria al momento abbiamo molti fondi articolo 8 e un minor numero articolo 9. Nella nostra società siamo ancora in una fase di cambiamento dell'intera gamma. Il nostro orizzonte temporale è uno al massimo due anni affinché la maggior parte dei fondi arrivino a essere sostenibili, rimarranno pochissimo fondi articolo 6. Vorrei però sottolineare che la differenza tra i due articoli dipende molto da ciascun Paese. Vediamo come si svilupperà in futuro la normativa. Dal mio punto di vista è abbastanza facile ricevere un articolo 8 per essere sostenibile e soddisfare le esigenze dei clienti" conclude la sua analisi Pinner.