Pisanti (Fopen): “Rendite, lifecycle e investimenti: le priorità per la nuova fase della previdenza complementare”

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Umberto Pisanti, foto Tetris Production per FundsPeople

Il 2025 si è caratterizzato come un anno in cui i mercati hanno sostenuto performance generose. E anche i fondi pensione negoziali hanno usufruito di questo andamento. Lo stesso Fopen, come conferma Umberto Pisanti, presidente dell’ente da gennaio 2023 non fa eccezione. Nato come fondo dei dipendenti Enel e oggi punto di riferimento per l’intero settore elettrico, il fondo conta circa 52 mila aderenti e un patrimonio che ha superato i 3 miliardi di euro, in aumento di oltre il 10% nei primi nove mesi del 2025. Numeri importanti, che confermano il ruolo ormai strutturale della previdenza complementare. Tuttavia, nel dialogare con FundsPeople presso gli uffici dell’ente a Roma, Pisanti insiste su un paradosso insito nella crescita del sistema: la difficoltà per le rendite di decollare. Il ‘non detto’, in questo caso, è il meccanismo in cui la previdenza complementare rischia di rimanere invischiata: “La gestione del rapporto di fine carriera perché la rendita risulti davvero appetibile per gli aderenti al fondo”.

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