Il gruppo assicurativo internazionale è specializzato nell’ideazione, strutturazione e distribuzione di prodotti assicurativi vita unit-linked.
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Un mercato (quello italiano) appetibile, una compagnia solida e una clientela sempre più alta e sofisticata. Non a caso Fabrizio Palumbo, country head per l’Italia del Gruppo Octium, parla di polizze “private”. Il gruppo assicurativo internazionale è specializzato nell’ideazione, strutturazione e distribuzione di prodotti assicurativi vita unit-linked. E il mercato italiano, come conferma anche Francesco Camerlingo, Group head of Sales & Business development di Octium, rappresenta il mercato più importante in termini di attivi patrimoniali in gestione.
La struttura
Con quartier generale in Lussemburgo, il gruppo gestisce le compagnie di assicurazioni Octium Life DAC a Dublino e Octium Assurance AG a Vaduz, oltre all'intermediario assicurativo Octium International Insurance Agent in Liechtenstein e branch a Zurigo. È invece dalla compagnia di Vaduz che dipende la branch italiana: “siamo presenti a Milano con una squadra di circa otto professionisti ma siamo in cerca di nuove leve”, spiegano i due manager. Si parla di circa 20 posizione aperte, tra Dublino, Vaduz, Zurigo e Milano, ma anche di una serie di ulteriori acquisizioni già in programma, dopo l’acquisizione e l’integrazione di UBS International Life DAC nel 2017 e di Credit Suisse Life & Pensions AG lo scorso anno.
La strategia in Italia
L’offerta principale è quella di un prodotto assicurativo per la gestione patrimoniale e di successione con focus sulla clientela High Net Worth, un segmento che offre un potenziale di sviluppo nel Paese. “Offriamo uno strumento che combina le caratteristiche assicurative, con vantaggi tipici di natura civilistica e fiscale, di pianificazione successoria e protezione di patrimonio, che ben si abbinano con un prodotto di investimento. Un trend sempre più crescente nel cliente facoltoso medio italiano, complice il passaggio generazionale in questi anni tristi di pandemia, quando il numero di decessi ha sollevato il problema”, racconta Palumbo.
L’approccio culturale del cliente italiano sta cambiando. “Fino a poco tempo fa questo tipo di soluzione era considerata un po’ ‘l’ultima chance’”, continua l’esperto. “Se facciamo un raffronto, in Italia l’età media dei clienti che si rivolgono ad uno strumento assicurativo di questo tipo è di 70/75 anni. In Europa, in media, già a 50 anni si tende a immaginare una pianificazione del patrimonio e si individua il prodotto assicurativo come uno strumento efficace”. Proprio per questo lo stesso gruppo Octium porta avanti un’attività di formazione ed educazione finanziaria, non solo coi clienti ma anche con tutti i partner commerciali, dalle banche agli asset manager, passando per le fiduciarie. “il mercato italiano è il secondo mercato più importante dopo quello francese, in Europa, per bacino di clientela HNWI. È su questo che stiamo puntando”, afferma il country head.
Ulteriore crescita
Ma la strategia del gruppo rimane sempre quella di crescere, aumentare gli asset in gestione e le ulteriori acquisizioni. Anche fuori dal Belpaese. Dal mercato UK a quello greco, dalla Spagna alla Turchia. “Abbiamo in programma di lanciare una nuova tipologia di prodotto per una clientela più internazionale, che si sposi con le richieste del mercato”, anticipa Francesco Camerlingo.
Se il 2021 è stato un anno di consolidamento, oggi l’idea del gruppo è quella di espandersi ulteriormente, pur mantenendo un core business definito. “La competizione è molto forte: ognuno cerca di differenziarsi con una serie di dettagli, un valore aggiunto attraverso i professionisti. La clientela private d’altronde è molto esigente: velocità, soluzioni su misura e supporto totale alle risposte complesse sono il nostro punto di forza”, conclude Palumbo.