Poste italiane e Anima, sì all'aumento di capitale

Matteo Del Fante
Poste Italiane

Poste Italiane punta ancora su Anima. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante - e presieduto da Maria Bianca Farina - ha fatto sapere di essere disponibile ad aderire all’aumento di capitale sociale a pagamento della società di gestione milanese. Come noto, il Consiglio di amministrazione di Anima aveva ricevuto delega di attuazione all’aumento per un importo fino a un massimo di 300 milioni di euro da parte dell’assemblea straordinaria della stessa Anima, svoltasi lo scorso 15 dicembre 2017. Un’operazione collegata al finanziamento per l’acquisizione di Aletti Gestielle SGR da Banco Bpm per un prezzo di 700 milioni soggetto ad aggiustamento.

Poste Italiane, che detiene una partecipazione in Anima del 10,04%, procederà quindi a sottoscrivere, secondo termini e modalità che saranno stabiliti dal consiglio di amministrazione di Anima, le azioni di nuova emissione della società di gestione per la quota di sua spettanza. L’operazione non stupisce vista la recente firma di un accordo lungo quindici anni tra Poste e Anima, che prevede la creazione di una piattaforma aperta con la SGR e la cessione a quest’ultima della gestione di 70 miliardi di euro di asset in cambio di 120 milioni.

L’idea di Poste italiane, che qualche giorno fa è stata resa pubblica in una conference call con gli analisti, è insomma quella di diventare “il principale accentratore di investimenti in Italia”. Da una parte infatti c’è l’accordo stipulato con Cassa depositi e prestiti sul servizio di raccolta del risparmio postale. Dall’altra il rafforzamento della partnership con Anima che punta a “offrire ai proprio clienti un portafoglio di servizio più ampio”, spiegava lo stesso Matteo Del Fante, affiancato da Andrea Novelli, a capo di BancoPoste. I piani futuri sono perciò tutt’altro che modesti. Come ha specificato lo stesso amministratore delegato il gruppo ha fissato un target 2018 per le commissioni derivanti dal collocamento dei prodotti di risparmio postale sul territorio nazionale pari o superiore a 1,8 miliardi di euro.