Qual è il ratio di turnover medio di un fondo italiano?

Yoyo_Turnover_rotacion
Flickr, Creative commons, Miguel

La rotazione media di un fondo di investimento italiano si trova vicino a 250. Questa cifra indica un'alta movimentazione di titoli anche nei portafogli con profili di più lungo termine. I fondi flessibili, che in teoria dovrebbero essere quelli che più movimentano il portafoglio, si trovano nel terzo posto indietro alle categorie alternativi e money market. 

Funds People, attraverso Morningstar Direct, ha fatto un'analisi del ratio di turnover per capire quante volte all'anno i portafogli locali si trasformano. Questo indicatore esprime la quota del portafoglio di un fondo che nel periodo di riferimento è stata sostituita con altri titoli o investimenti vari. Quando il ratio è 100 vuol dire che il 100% del portafoglio è stato modificato 1 volta nel periodo di valutazione.

Un dato interessante è l'alta proporzione di turnover visto sui portafogli money market italiani, superiore a 326. La categoria è la seconda che più ruota. In momenti di mercato dove i gestori monetari devono gestire un panorama di tassi e rendimenti bassi, il portafoglio si può trovare nella necessità di cercare attivamente altre fonti di rendimento. 

Da un altro lato, si trovano i portafogli flessibili. Questi comparti sono al terzo posto con una media di turnover di 230. Come parte dell'analisi, Eurizon Capital, attraverso Rossana Codazzi e Alessandro Costa, gestori del fondo Eurizon profilo flessibile difesa, ci raccontano che "il dato del turnover di portafoglio viene ufficializzato nel rendiconto annuale: 175,5% è il dato del rendiconto 2013 e non esistono limiti stabiliti. L’asset class maggiormente movimentata (in termini di peso %) è quella monetario/obbligazionaria", concludono.

Dall'altra parte, Anima Holding con Gianluca Ferretti, gestore del fondo Anima Sforzesco, ci illustra come viene gestito questo ratio e quali sono le asset class più movimentate quest'anno, in uno dei principali fondi flessibili per patrimonio in Italia. "Il dato del 2013 relativo al turnover di portafoglio è pari a 71. Per tutti i fondi non è previsto un limite prestabilito ma il dato di turnover viene comunque puntualmente monitorato: i gestori hanno cioè ragionevolmente discrezione nel cambiare i titoli in portafoglio in modo da cogliere le opportunità di investimento che si possono presentare, a vantaggio di uno stile di gestione attivo.

Il fondo Anima Sforzesco, che nel 2015 festeggerà i suoi primi 30 anni di vita, è uno dei fondi storici dell’offerta di Anima. Si tratta di un fondo obbligazionario misto, che investe principalmente in strumenti finanziari di natura obbligazionaria e fino al 20% in azioni dei paesi dell’Area Euro.
A riprova, in base agli ultimi dati (relativi al 31 agosto scorso) il portafoglio del fondo risulta composto per quasi il 70% in obbligazioni, la componente azionaria è pari all’11% e la parte residuale è investita in liquidità.

A livello settoriale, i titoli obbligazionari societari rappresentano il 44%, mentre i titoli di stato sono pari al 21,6%. Per quanto riguarda l’esposizione geografica si privilegiano i titoli dell’Europa che rappresentano il 61,9% e in particolare quelli italiani (42,5%), mentre i titoli americani sono pari al 4,7% del portafoglio", conclude.

Ecco il ratio di turnover medio per categoria della gamma dei fondi italiani:

Categoria Turnover medio
Alternativi 329,12
Money market 326,83
Flessibili 230,53
Azionario 198,08
Obbligazionari 163,34

Fonte: Morningstar direct, Dati al 31/08/2014