... e che differenza presenta rispetto ai portafogli di un investitore britannico, francese e spagnolo.
Storicamente, l'industria dell'asset management si è focalizzata sempre sul prodotto tralasciando il dibattito con i clienti circa le modalità con cui si devono costruire i portafogli. A pensarla così è Matt Shafer, direttore generale della distribuzione di Natixis Global AM, che in una recente intervista con Funds People, si mostrava molto critico sul focus generale del settore. Per colmare questo vuoto, la società quattro anni fa ha dato vita ad un gruppo di ricerca - il Portfolio Research and Consulting Group - con l'obiettivo di offrire ai clienti informazioni dettagliate su come sono configurati i portafogli in termini di correlazioni, volatilità o diversificazione. Per questo Natixis Global AM ha creato un team di 35 professionisti, basati a Boston e a Londra, dedicato esclusivamente a questo compito.
Il fine ultimo era mostrare al cliente dove si trovavano le inefficienze e fornirgli una risposta circa quale asset class avrebbe dovuto includere nel portafoglio per la sua ottimizzare secondo il binomio rischio/rendimento, rimanendo neutrale circa il prodotto e reallizzando questo lavoro in modo confidenziale ed indipendente rispetto al dipartimento di vendita. Tramite l'analisi dei diversi portafogli che sono stati presi in esame dal Portfolio Research and Consulting Group di Natixis Global AM, si è potuto determinare qual è la composizione tipica, per asset class, di un portafoglio di un investitore italiano e di confrontarla con quelle di investitori di altri Paesi europei, come Regno Unito, Francia o Spagna.
La prima conclusione che si può trarre dallo studio, è che l'Italia è il Paese con maggior peso del reddito fisso in portafoglio (52%), seguito dalla Spagna (35%) mentre questo settore riveste un ruolo minore in UK (21%) e in Francia (18%). Tuttavia, nel caso della Francia, è importante notare l'elevata percentuale all'interno del portafoglio che gli investitori riservano agli attivi del mercato monetario (16%), mentre in Italia questo dato scende al 2%. Il secondo aspetto che risulta dall'analisi è che la ponderazione del mercato azionario nel portafoglio di un investitore italiano è la più bassa d'Europa (12%). Il peso delle azioni in portafoglio ha una rilevanza maggiore in UK (52%), seguito da Spagna (28%) e da Francia (24%).
Il terzo aspetto importante si riferisce al peso che hanno le strategie alternative nel portafoglio degli investitori. Francia e Spagna sono i Paesi dove i fondi alternativi hanno un maggiore presenza, concretamente il 12%. Una percentuale leggermente superiore a quello italiano (10%) ma molto più elevato rispetto a quello del Regno Unito (7%).
Lo studio di Natixis Global AM parte dall'analisi effettuata nel corso degli ultimi dodici mesi dal Portfolio Research and Consulting Group di 24 portafogli italiani, 9 spagnoli, 263 britannici e 80 francesi.