Quali costi deve sostenere un asset manager per entrare in un nuovo mercato?

13335168314_d05548ff5f_z
foto: autor Stella Papini, Flickr, creative commons

I fondi armonizzati vengono generalmente costituiti pensando alla distribuzione transfrontaliera; a volte questi sono venduti solo localmente - ad esempio nel paese di domiciliazione del fondo – mentre nella maggior parte dei casi  sono distribuiti in più giurisdizioni europee. “Bisogna essere adeguatamente informati e cercare di imparare quanto più possibile a riguardo di quello specifico paese" dicono Luca Bruni (Fund Channel), Attilio Veneziano (Veneziano & Partners) e Namir Yeroham (Fundsquare), in un recente articolo sui costi e le attività richieste nella distribuzione dei fondi. 

Qual è il break even point che ogni asset manager deve calcolare per decider se entrare o meno in un mercato specifico? Tra le attività principali relative alla distribuzione dei fondi e le diverse scelte operative segnalate dagli autori, uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione sono i costi. Ecco in dettaglio tutti i gli aspetti da valutare.

Produzione, mantenimento, traduzione e diffusione della documentazione del fondo: prospetti, relazioni annuali e semestrali e KIID sono i principali documenti richiesti. A seguito dell’adozione della direttiva UCITS IV, è richiesto che il solo il KIID sia tradotto nella lingua locale del domicilio target, lasciando ai gestori la decisione di tradurre o meno il resto della documentazione. Tutti questi documenti dovranno essere emendati sia in caso di modifiche delle informazioni statiche in essi contenute e dovranno inoltre essere regolarmente aggiornati con riferimento alle informazioni dinamiche, quali la performance. E’ non meno importante gestire l’aggiornamento degli stessi presso il mercato: quanti data vendors/ piattaforme di fondi hanno documenti  differenti (per lingue o data di aggiornamento) rispetto ad uno stesso fondo?   
Per evidenti economie di scala, il costo di tali attività per ogni documento diminuisce all’aumentare della quantità. La considerazione cruciale giace nella scelta operativa tra una struttura di gestione/disseminazione interna o esterna.  Questa decisione, spesso guidata dalla dimensione e dalla filosofia della società, potrebbe influenzare il budget annuale e la struttura del dipartimento, per determinare il numero di persone e le competenze richieste dalle risorse interne avocate a questo compito. 

Attività di pubblicità / Marketing: gli elementi principali sono i seguenti : aggiornamento e mantenimento di un sito internet, testate giornalistiche o pubblicazione online del NAV, aggiornamento e controllo dei data vendors. Molto più difficile determinare l’impatto in termini di costi, che sono di gran lunga dipendenti dalle strategie di marketing adottate dalla società. I costi relativi possono impattare diversi dipartimenti come ad esempio l’IT, sales/marketing. Anche in questo caso le economie di scala sono importanti, considerano in primis il numero di controparti con le quali la società è collegata e poi se ci sono fornitori che offrono una soluzione a sportello unico.

Distribuzione: molteplici canali distribuitivi in diversi paesi significa – tra gli altri – costi relativi ai compensi spettanti ai distributori, classi di azioni dedicate, gestione operativa di questi canali distributivi e dell’aggiornamento della documentazione, tasse o reportistica locale ove richiesta. 
Anche qui, l’impatto di questi costi dipende largamente dalla capacità di internalizzare o esternalizzare alcuni di questi compiti, cosi come la capacità di trovare sinergie con providers, in alcuni casi già incaricati della fornitura di altri servizi, che possano offrire delle soluzioni complete ed organiche.

Compliance: collegamento con le autorità di regolamentazione per il passaporto dei fondi, comparti e classi, archiviazione della documentazione, identificazione delle regole di marketing locale, de-registrazione. Più alto è  numero di paesi interessati dalla distribuzione transfrontaliera, più grande il rompicapo. A causa della continua evoluzione del mercato e delle diverse pratiche locali, questo è certamente un settore che potrebbe attrare dei costi significativi. 

"I costi dovrebbero essere attentamente quantificati in tutte le loro dimensioni e mantenuti costantemente sotto controllo. L’industria dei fondi ha certamente alzato le barriere all’ingresso, ma qual è l’impatto sulle performance dei fondi? In quale direzione si sta muovendo il mercato per poter ridurre i costi di distribuzione, oramai sempre più elevati?  Questi costi sono omogenei in tutti i paesi, oppure possono variare in base alla domiciliazione del fondo? Domande di rilevante importanza, la cui risposta può impattare positivamente le performance dei fondi in un clima dove la gestione o le commissioni di performance sono sotto il severo controllo da parte degli investitori" concludono gli esperti.