Secondo il Sustainability rating di Morningstar ci sono cinque prodotti italiani che superano i 500 milioni di patrimonio. Due hanno il marchio FundsPeople.
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Cinquecentosedici prodotti per oltre 24 miliardi di raccolta. Più di ottanta miliardi per quanto riguarda il patrimonio promosso. I numeri appartengono ai fondi aperti sostenibili e responsabili in Italia, monitorati da Assogestioni, a fine 2020. Un anno difficile, dilaniato dalla pandemia, che però ha messo le basi per un possibile nuovo corso dell’industria del risparmio gestito. Più etico.
Lo dicono le cifre. La domanda di fondi ed ETF è cresciuta raggiungendo numeri record: per il 2020 Morningstar stima flussi per 233 miliardi di euro in Europa. Con un patrimonio netto che supera i mille miliardi e un aumento del 52% rispetto al 2019. Ma c’è di più. Lo scorso anno anche l’offerta di prodotti si è ampliata. Nel Vecchio Continente hanno debuttato 505 nuovi fondi, moltissimi azionari ma anche bilanciati e obbligazionari.
I più grandi fondi sostenibili italiani
Attraverso il database di Morningstar Direct, e guardando solo ai fondi italiani, abbiamo stilato una piccola classifica dei primi 15 prodotti per patrimonio, basandoci sul High Morningstar Sustainability rating. L’Etica Bilanciato, con quasi 1,5 miliardi, è il fondo con il patrimonio maggiore e si è aggiudicato anche il rating Blockbuster (B) FundsPeople 2021. Seguono una serie di prodotti che superano i 500 milioni e fanno tutti parte della categoria Global Equity Large Cap, come il Mediolanum Innovative Thematic Opportunities (786 milioni, anche questo con rating B FundsPeople), l’Eurizon Next Strategia Azionaria ESG (613), il Mediolanum Best Brands Global Leaders (599) e il Pramerica Sicav Low Carbon Euro (554).
Fondo | Società | Categoria Morningstar | Patrimonio |
Etica Bilanciato | Etica SGR | Moderate Allocation | 1.482,05 |
Mediolanum Innovative Thematic Opportunities | Mediolanum Gestione Fondi | Global Equity Large Cap | 786,03 |
Eurizon Next Strategia Azionaria ESG | Eurizon Capital SGR | Global Equity Large Cap | 613,49 |
Mediolanum Best Brands Global Leaders | Mediolanum Gestione Fondi | Global Equity Large Cap | 599,97 |
Pramerica Sicav Low Carbon Euro | Pramerica SGR | Moderate Allocation | 554,40 |
LUX IM Innovation Strategy | BG Selection | Allocation Miscellaneous | 416,14 |
Eurizon Next Allocazione Diversificata | Eurizon Capital SGR | Aggressive Allocation | 383,62 |
Euromobiliare Accumulo Smart Attivo | Euromobiliare SGR | Flexible Allocation | 328,30 |
LUX IM ESG Generali Investments Diversified Strategy | BG Selection | Aggressive Allocation | 279,75 |
NEF Ethical Balanced Conservative | NEAM | Cautious Allocation | 234,17 |
Fidelity Global Dividend FAM | Fineco Asset Management | Global Equity Large Cap | 217,52 |
Euromobiliare Digital Trends | Euromobiliare SGR | Allocation Miscellaneous | 208,07 |
Mediolanum BB Socially Responsible Collection | Mediolanum Gestione Fondi | Aggressive Allocation | 196,17 |
Euromobiliare Cities 4 Future | Euromobiliare SGR | Allocation Miscellaneous | 157,51 |
Anima Riserva Emergente | Anima SGR | Emerging Markets Fixed Income | 154,42 |
L’evoluzione normativa che aiuta
Un crescendo che si fa forte certamente di una nuova evoluzione normativa. Il 2020 ha visto la nascita a livello europeo di due provvedimenti chiave, il Sustainable finance disclosure regulation, meglio noto come Sfdr, che entrerà in vigore a giorni (il prossimo 10 marzo) e la regolamentazione sui benchmark. Inoltre a gennaio 2022 arriverà anche la legge sulla tassonomia delle attività eco-sostenibili.
La normativa più imminente, la Sfdr, impone una trasparenza maggiore in tema di investimenti sostenibili. L’exploit di questa tipologia di investimenti ha infatti alimentato il cosiddetto fenomeno del greenwashing, cioè una sostenibilità di facciata sia da parte delle aziende che degli asset manager. D’altronde basti pensare che lo scorso anno ben 253 fondi in Europa hanno deciso di ribrendizzarsi, secondo quanto riporta il FT. L'87% ha cambiato filosofia d’investimento, integrando i criteri ESG e quasi tutti hanno inserito la parola ESG, sostenibile, verde o investimento socialmente responsabile sostenibile nella denominazione. La nuova regolamentazione cercherà di migliorare proprio la comunicazione in merito ai principi di sostenibilità introdotti. Tutto a favore dell’investitore finale.
Per questo non solo le società di gestione ma anche i consulenti finanziari sono chiamati a fare la propria parte. Il regolamento stabilisce, infatti, "norme armonizzate sulla trasparenza per i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari per quanto riguarda l’integrazione dei rischi di sostenibilità e la considerazione degli effetti negativi per la sostenibilità nei loro processi e nella comunicazione delle informazioni connesse alla sostenibilità relative ai prodotti finanziari". In una nota recente, la stessa Ascofind ha invitato le società di consulenza finanziaria ad integrare i rischi di sostenibilità nella propria attività di consulenza e a fornire ai clienti informazioni corrette, chiare e non fuorvianti in merito alle caratteristiche di sostenibilità dei servizi di investimento e degli strumenti finanziari raccomandati.